Fai clic o trascina il file su quest'area per caricarlo.
(Formato .pdf/.doc/.txt)
Leggi qui la Privacy Policy

Per questo topic presenza di

2008

L.AIGNER FORESTI, Sopravvivenza di istituzioni etrusche in età imperiale, in: G.Urso (ed.), Patria diversis gentibus una? Unità politica e identità etniche nell’Italia antica, Atti del Convegno Internazionale Cividale del Friuli, 20-22 settembre 2007, Pisa 2008, 99-114.

C.ANDO, The Matter of the Gods: Religion and the Roman Empire, Berkeley 2008.

L.ANTOLINI, Rilettura di un’iscrizione repubblicana dall’ager Praetutianus, Sylloge Epigraphica Barcinonensis 6, 2008, 43-50.

G.BANDELLI – M.CHIABÀ, Le amministrazioni locali nella Transpadana orientale dalla Repubblica all’Impero. Bilancio conclusivo, in: C.Berrendonner – M.Cébeillac Gervasoni – L.Lamoine (eds.), Le quotidien municipal dans l’Occident romain, Actes du Colloque tenu à Clermont-Ferrand, du 19 au 21 octobre 2007, Clermont-Ferrand 2008, 19-36.

C.BERRENDONNER, Ex aere conlato. Souscriptions publiques et collectes dans les cités de l’Italie romaine, in: C.Berrendonner – M.Cébeillac Gervasoni – L.Lamoine (eds.), Le quotidien municipal dans l’Occident romain, Actes du Colloque tenu à Clermont-Ferrand, du 19 au 21 octobre 2007, Clermont-Ferrand 2008, 319-332.
Partendo dall’analisi delle ricorrenze dell’espressione ex aere conlato e varianti nella documentazione epigrafica proveniente dalle comunità dell’Italia romana, l’A. analizza la diffusione dell’istituto della colletta pubblica, conlatio, nei primi tre secoli dell’impero. Dopo aver fornito una lista delle attestazioni dell’espressione in esame [pp. 320-321], l’A. mette in luce alcuni aspetti delle sottoscrizioni pubbliche così come appaiono nel materiale in analisi. In primo luogo, si pone in risalto il ruolo predominante del decurionato rispetto al popolo: è difatti il decurionato a indire nella maggior parte dei casi la sottoscrizione, mentre la funzione del popolo sembra essere quasi sempre quella di approvare quanto stabilito dal senato locale; si ipotizza di conseguenza che la menzione del popolo fosso poco più che una formalità o una formularità e in questo senso vengono individuati precisi paralleli tra la pratica locale, l’uso di Roma città e altri esempi di ambito provinciale [pp. 326-328]. In secondo luogo, si evidenzia come nella quasi totalità dei casi, e soprattutto a partire dall’età augusteo-tiberiana, lo scopo di tali sottoscrizioni fosse quello di onorare con statue o altri monumenti membri dell’élite locale; solo in età repubblicana sono sporadicamente attestati casi in cui la conlatio aveva funzione edilizia. Da qui l’ipotesi, sostenuta dall’A. [pp. 322-324], che le sottoscrizioni pubbliche coinvolgessero solo le classi più elevate, che amavano “autorappresentarsi” e “autocelebrarsi” tramite questa pratica. Altri problemi emergono nello studio della casistica in esame: ad esempio, si pone la questione se il denaro raccolto fosse destinato all’aerarium della comunità o se piuttosto fosse posto in una cassa a parte; sempre a riguardo della gestione di tali somme, si ipotizza la presenza di un magistrato speciale, di nome sempre diverso a seconda della città, che aveva lo scopo di amministrarle. In quanto forma di autorappresentazione, la colletta pubblica viene poi paragonata dall’A. alla pratica dell’evergetismo privato [pp. 324-325]: tramite una serie di esempi, l’A. dimostra come quest’ultimo, a differenza della pratica della sottoscrizione, aveva molto più spesso la funzione di dotare la città di strutture edilizie. L’analisi si arricchisce poi di alcuni esempi che mostrano come il ruolo del popolo nel sottoscrivere o indire collette pubbliche sia talvolta più attivo di quello dei decurioni (si cita un caso dove sono dei vicani a dedicare una statua grazie ad una conlatio, p. 329). Lo studio si conclude ponendo in risalto le differenze tra le collette pubbliche delle città greche e quelle delle città dell’Italia romana [pp. 330-331]: il fatto che in Grecia le sottoscrizioni pubbliche servissero quasi esclusivamente a costruire nuovi edifici o a ristrutturare quelli già esistenti e fossero soprattutto espressione dell’intero corpo civico (e non solo di una parte di quello) mostrerebbe una volta in più, secondo l’A., l’assoluta peculiarità delle conlationes delle città dell’Italia, volte solo ad (auto)onorare i membri delle stesse classi che indicevano tali sottoscrizioni. [F. Russo]

C.BERRENDONNER – M.CÉBEILLAC GERVASONI – L.LAMOINE (eds.), Le quotidien municipal dans l’Occident romain, Actes du Colloque tenu à Clermont-Ferrand, du 19 au 21 octobre 2007, Clermont-Ferrand 2008.

W.BROADHEAD, Migration and Hegemony: Fixity and Mobility in Second-Century Italy, in: L.de Ligt – S.Northwood (eds.), People, Land, and Politics. Demographic Developments and the Transformation of Roman Italy 300 BC – AD 14, Leiden – Boston 2008, 451-470.

M.BUONOCORE, Comunicazione di un passato non ancora
trascorso. Due esempi di propaganda municipale ad Aesernia romana
, in: M.G.Angeli Bertinelli – A.Donati (eds.), La comunicazione nella storia antica. Fantasia e realtà, Atti del III Incontro Internazionale di storia antica, Genova, 23-24 novembre 2006, Roma 2008, 153-168.

A.CABALLOS RUFINO, ¿Típicamente romano? Publicación de documentos en tablas de bronce, Gerión 26.1, 2008, 439-452.

M.L.CALDELLI, L’attività dei decurioni ad Ostia: funzioni e spazi, in: C.Berrendonner – M.Cébeillac Gervasoni – L.Lamoine (eds.), Le quotidien municipal dans l’Occident romain, Actes du Colloque tenu à Clermont-Ferrand, du 19 au 21 octobre 2007, Clermont-Ferrand 2008, 262-286.

F.CAMIA – A.D.RIZAKIS, Magistrati municipali e svolgimento delle carriere nelle colonie romane della provincia d’Acaia, in: C.Berrendonner – M.Cébeillac Gervasoni – L.Lamoine (eds.), Le quotidien municipal dans l’Occident romain, Actes du Colloque tenu à Clermont-Ferrand, du 19 au 21 octobre 2007, Clermont-Ferrand 2008, 233-245.

G.CAMODECA, Un decretum decurionum del 129 de decernendis ornamentis decurionalibus, Index 36, 2008, 585-591.

G.CAMODECA, La popolazione degli ultimi decenni di Ercolano (App.: Nuova edizione degli albi epigrafici), in: M.Borriello (ed.), Ercolano. Tre secoli di scoperte, Catalogo della Mostra Napoli, Museo Archeologico Nazionale 16 ottobre 2008 – 13 aprile 2009, Napoli 2008, 86-103.

G.CAMODECA, I ceti dirigenti di rango senatorio, equestre e decurionale della Campania romana, I, Napoli 2008.

G.CAMODECA, I curatores rei publicae in Italia: note di aggiornamento, in: C.Berrendonner – M.Cébeillac Gervasoni – L.Lamoine (eds.), Le quotidien municipal dans l’Occident romain, Actes du Colloque tenu à Clermont-Ferrand, du 19 au 21 octobre 2007, Clermont-Ferrand 2008, 507-521.

S.CAMPOREALE – H.DESSALES – A.PIZZO (eds.), Arqueología de la construcción, I. Los procesos constructivos en el mundo romano: Italia y provincias occidentales, Workshop celebrado en Mèrida el 25-26 de Octubre de 2007, Anejo de Archivo Español de Arqueología L, Madrid 2008.

C.CASTILLO GARCÍA, La tabula rivi Hiberiensis: carácter del documento, Espacio, tiempo y forma. Serie II, Historia Antigua, 21, 2008, 255-258.

M.CÉBEILLAC GERVASONI, Les élites politiques locales du Latium et de la Campanie de la fin de la Républic à Auguste: une revision vingt ans après, in: M.L.Caldelli – G.L.Gregori – S.Orlandi (eds.), Epigrafia 2006, Atti della XIVe Rencontre sur l’épigraphie in onore di S.Panciera con altri contributi di colleghi, allievi e collaboratori, Roma 2008, 595-613.
Attraverso nuove acquisizioni epigrafiche, riletture e nuove datazioni di epigrafi edite [vd. le Tavv. alle pp. 597-603] si arricchiscono le informazioni relative ai membri delle classi dirigenti locali nei centri del Lazio e della Campania settentrionale dal III sec. a.C. all’età augustea. Sui magistrati locali impegnati nel controllo e nell’inaugurazione di lavori pubblici di ambito civile e religioso effettuati su decisione del senato e sotto il suo controllo; manifestazioni evergetiche, prevalentemente ludi. Accesso alle magistrature locali limitato a poche famiglie aristocratiche unite per generazioni da legami matrimoniali. Risorse dell’aristocrazia locale legate all’agricoltura ed ai suoi prodotti [pp. 605-607]. Sull’importante ruolo giocato dalla classe dirigente campana (esempi da Cuma, Teanum Sidicinum, Abellinum, etc.) nell’ascesa di Ottaviano Augusto e nel consolidamento del suo potere [pp. 607-611]. [L. Cappelletti]

M.CHELOTTI, Epigrafia e topografia delle città della Puglia tra I a.C. e II sec. d.C.: classe dirigente, ideologia e forma urbana, in: M.L.Caldelli – G.L.Gregori – S.Orlandi (eds.), Epigrafia 2006, Atti della XIVe Rencontre sur l’épigraphie in onore di S.Panciera con altri contributi di colleghi, allievi e collaboratori, Roma 2008, 615-643.

M.CORBIER, L’Empire romain et ses langues, in: I.Piso (ed.), Die römischen Provinzen. Begriff und Gründung, Colloquium Cluj-Napoca, 28. September – 1. Oktober 2006, Cluj – Napoca 2008, 25-49.

F.CORDANO, Epigrafia greca nell’Italia romana, in: G.Urso (ed.), Patria diversis gentibus una? Unità politica e identità etniche nell’Italia antica, Atti del Convegno Internazionale Cividale del Friuli, 20-22 settembre 2007, Pisa 2008, 63-72.

R.CORDELLA – N.CRINITI, Ager Nursinus. Storia, epigrafia e territorio di Norcia e della Valnerina romane, Perugia 2008.

A.COŞKUN, Freundschaft und Gefolgsschaft in den auswärtigen Beziehungen der Römer (2. Jahrhundert v.Chr. – 1. Jahrhundert n.Chr.), Frankfurt 2008.

M.H.CRAWFORD, The IIIIviri of Pompei, in: C.Berrendonner – M.Cébeillac Gervasoni – L.Lamoine (eds.), Le quotidien municipal dans l’Occident romain, Actes du Colloque Clermont-Ferrand, 19-21 oct. 2007, Clermont-Ferrand 2008, 171-181.

A.DI NOIA, Potentia. La città romana tra età repubblicana e tardo antica, Potenza 2008.

P.ERDKAMP, Mobility and Migration in Italy in the Second Century BC, in: L.de Ligt – S.Northwood (eds.), People, Land, and Politics. Demographic Developments and the Transformation of Roman Italy 300 BC – AD 14, Leiden – Boston 2008, 417-450.

D.J.GARGOLA, The Gracchan reform and Appian’s representation of an agrarian crisis, in: L.de Ligt – S.Northwood (eds.), People, Land, and Politics. Demographic Developments and the Transformation of Roman Italy 300 BC – AD 14, Leiden – Boston 2008, 487-518.

A.GIOVANNINI, Die Tabula Heracleensis. Neue Interpretationen und Perspektiven. Teil II: Die lex Iulia municipalis, Chiron 38, 2008, 47-62.

G.P.GIVIGLIANO, Fondazione di colonie romane e latine nei Bruttii postannibalici. Brevi note sul contesto storico e politico, Miscellanea di Studi Storici 15, 2008, 49-61.

J.GONZÁLES, Epigrafía jurídica de la Bética, Roma 2008.

D.GOROSTIDI PI, Il collegio degli aeditui e gli aediles lustrales di Tusculum, in: in: M.L.Caldelli – G.L.Gregori – S.Orlandi (eds.), Epigrafia 2006, Atti della XIVe Rencontre sur l’épigraphie in onore di S.Panciera con altri contributi di colleghi, allievi e collaboratori, Roma 2008, 853-868.

M.G.GRANINO CECERE – G.MENNELLA, Le iscrizioni sacre con la formula LDDD e la gestione dello spazio santuariale da parte delle comunità cittadine in Italia, in: C.Berrendonner – M.Cébeillac Gervasoni – L.Lamoine (eds.), Le quotidien municipal dans l’Occident romain, Actes du Colloque tenu à Clermont-Ferrand, du 19 au 21 octobre 2007, Clermont-Ferrand 2008, 287-300.

G.L.GREGORI, Il funzionamento delle amministrazioni locali a Brixia e nella res publica Camunnorum, in: C.Berrendonner – M.Cébeillac Gervasoni – L.Lamoine (eds.), Le quotidien municipal dans l’Occident romain, Actes du Colloque tenu à Clermont-Ferrand, du 19 au 21 octobre 2007, Clermont-Ferrand 2008, 53-65.

F.GRELLE, Le colonie latine e la romanizzazione della Puglia, in: G.Volpe – M.J.Strazzulla – D.Leone (eds.), Storia e archeologia della Daunia in ricordo di M.Mazzei, Foggia 19-21 maggio 2005, Bari 2008, 365-387.

M.GUALTIERI, Lucanian Landscapes in the Age of ‘Romanization’ (Third to First Centuries BC: Two Case Studies), in: L.de Ligt – S.Northwood (eds.), People, Land, and Politics. Demographic Developments and the Transformation of Roman Italy 300 BC – AD 14, Leiden – Boston 2008, 387-413.

M.-L.HAACK, Il concetto di “transferts culturels”: un’alternativa soddisfacente a quello di “romanizzazione”? Il caso etrusco, in: G.Urso (ed.), Patria diversis gentibus una? Unità politica e identità etniche nell’Italia antica, Atti del Convegno Internazionale Cividale del Friuli, 20-22 settembre 2007, Pisa 2008, 135-146.

S.HIN, Counting Romans, in: L.de Ligt – S.Northwood (eds.), People, Land, and Politics. Demographic Developments and the Transformation of Roman Italy 300 BC – AD 14, Leiden – Boston 2008, 187-238.

E.-M.LACKNER, Republikanische Fora, München 2008.

Y.LE BOHEC, Romanisation ou Romanité au temps du Principat: question de méthodologie, REL 86, 2008, 127-138.

J.LIU, Pompeii and collegia: a new appraisal of the evidence, Ancient History Bulletin 22.1-2, 2008, 53-69.

E.LYASSE, L’utilisation des termes res publica dans le quotidien institutionnel des cités. Vocabulaire politique romain et réalités locales, in: C.Berrendonner – M.Cébeillac Gervasoni – L.Lamoine (eds.), Le quotidien municipal dans l’Occident romain, Actes du Colloque Clermont-Ferrand, 19-21 oct. 2007, Clermont-Ferrand 2008, 187-202.
L’A. propone un’analisi delle ricorrenze dell’espressione res publica in ambito epigrafico. Riallacciandosi ad un precedente studio (E.Lyasse, Les notions de res publica et civitas dans la pensée romaine de la cité et de l’Empire, Latomus 66, 2007, 580-605), dove il concetto di res publica è esaminato a partire dalle fonti letterarie [riassunto alle pp. 183-189], l’A. si concentra adesso sul dato epigrafico, proponendo di distinguere le ricorrenze di res publica in iscrizioni di vario genere e provenienza in almeno tra classi distinte (sebbene talvolta sovrapponibili). Ad un primo gruppo appartengono le iscrizioni dove res publica indica essenzialmente la cassa pubblica di una comunità, rimandando a vari aspetti della vita finanziaria del centro, quale ad es. la ristrutturazione di edifici, intese come una sorta di evergetismo pubblico [p. 190-191]: a questo proposito si citano incarichi quali l’arcarius rei publicae, il quaestor rei publicae ed il servus rei publicae [p. 191]. L’A. pone in risalto come tale accezione concreta di res publica non ricorra nelle fonti letterarie, che dimostrano invece di avere del concetto di res publica un’accezione molto più astratta, che attinge alla riflessione politica piuttosto che alla vita quotidiana della città [p. 191]. Una seconda classe di iscrizioni è quella dove l’espressione res publica è citata in decreti di attribuzione di onori particolari ad esponenti della comunità stessa; la res publica comparirebbe non come soggetto attribuente l’onore, quanto piuttosto come la causa stessa dell’attribuzione dell’onore [p. 192-193]. La terza classe, infine, rappresenta una sorta di sovrapposizione tra le prime due, in quanto raccoglie epigrafi di carattere onorario ma relative alla costruzione di monumenti. In questo caso, l’onore è giustificato dalla res publica ed attribuito dai decurioni e dal popolo [p. 193-194]. Tale uso porta l’A. ad ipotizzare una sovrapposizione d’uso, valida solo in ambito epigrafico municipale (o comunque non afferente alla città di Roma), tra i concetti di populus e res publica. Laddove il primo sarebbe regolarmente impiegato a Roma, il secondo sarebbe tipico per i centri locali, pur conservando anche il significato di populus stesso [p. 193]. Il caso della Lex Irnitana, dove compare la formula rei publicae municipii Flavi Irnitani, richiama una documentazione epigrafica dove res publica è seguita dal genitivo di sostantivi quali colonia, municipium gens, castellum, etc. [p. 194]. Segue quindi l’analisi di documenti epigrafici dove res publica compare insieme all’ordo decurionum e al populus [p. 195-196]. Speciale attenzione è rivolta al caso di Corfinium, per cui ben tre iscrizioni testimoniano la formula res publica populusque (CIL IX, 3308; 3152; 3162). Trattandosi di epigrafi relative alla ristrutturazione/costruzione di edifici pubblici, secondo l’A. populus e res pubblica rappresenterebbero due entità ideologicamente oltreché finanziariamente distinte [p. 197]. Il corpus di iscrizioni esaminato viene infine riassunto [p. 197-200] da un punto di vista geografico (si pone in risalto la preponderanza di occorrenze epigrafiche di res publica in Italia, Spagna, particolarmente in Betica, e Africa Proconsolare, in contrasto con la scarsezza della documentazione proveniente dalle Gallie) e cronologico (preponderanza dell’età severiana). In base anche allo studio [p. 201] della formula, ricorrente in ambito spagnolo, omnibus honoribus in re publica suo functo (CIL II, 4197), si propone di vedere nell’uso epigrafico di res publica prova [p. 201-202] di un alto grado sia di romanizzazione (res publica era concetto politico romano) sia di autonomia (res publica reimpiegato in ambito locale secondo un uso originale). [F. Russo]

M.MAHÉ-SIMON, Les Samnites existent-ils encore à l’époque d’Auguste?, in: G.Urso (ed.), Patria diversis gentibus una? Unità politica e identità etniche nell’Italia antica, Atti del Convegno Internazionale Cividale del Friuli, 20-22 settembre 2007, Pisa 2008, 73-87.

S.M.MARENGO – S.ANTOLINI – F.BRANCHESI, Il quotidiano amministrativo nella V Regio Italiae, in: C.Berrendonner – M.Cébeillac Gervasoni – L.Lamoine (eds.), Le quotidien municipal dans l’Occident romain, Actes du Colloque tenu à Clermont-Ferrand, du 19 au 21 octobre 2007, Clermont-Ferrand 2008, 37-52.

N.MORLEY, Urbanisation and Development in Italy in the Late Republic, in: L.de Ligt – S.Northwood (eds.), People, Land, and Politics. Demographic Developments and the Transformation of Roman Italy 300 BC – AD 14, Leiden – Boston 2008, 121-138.

H.MOURITSEN, The Gracchi, the Latins, and the Italian Allies, in: L.de Ligt – S.Northwood (eds.), People, Land, and Politics. Demographic Developments and the Transformation of Roman Italy 300 BC – AD 14, Leiden – Boston 2008, 471-483.
Secondo l’A. il vero scopo delle riforme agrarie e de civitate graccane sarebbe stato il potenziamento delle legioni romane. Il tema della “compensazione” terra/civitas ricorrente nella narrazione di Appiano sarebbe una costruzione puramente letteraria. Sull’esclusione degli Italici dal progetto di riforma agraria di Tiberio Gracco [pp. 471-473]. Sulla proposta de civitate di M. Fulvio Flacco, di cui l’A. ritiene destinatari Latini, Italici emigrati a Roma e cives sine suffragio [pp. 475-477]. Sulla proposta de civitate di C. Gracco, di cui l’A. reputa destinatari Latini e cives sine suffragio [p. 478]. Considerazioni in merito alla colonizzazione di diritto latino e di diritto romano [pp. 478-480]. Possibili ragioni dell’opposizione senatoria all’estensione della civitas Romana [pp. 481-482]. [L. Cappelletti]

D.NÖRR, Prozessuales (und mehr) in der lex rivi Hiberiensis, ZRG RA 125, 2008, 108-188.

E.M.ORLIN, Octavian and Egyptian cults: Redrawing the Boundaries of Romanness, AJP 129, 2008, 231-253.

G.PACI, Ricerche di storia e di epigrafia romana delle Marche, Tivoli 2008.

J.PELGROM, Settlement Organization and Land Distribution in Latin Colonies before the Second Punic War, in: L.de Ligt – S.Northwood (eds.), People, Land, and Politics. Demographic Developments and the Transformation of Roman Italy 300 BC – AD 14, Leiden – Boston 2008, 333-372.

W.PETERMANDL, Noch einmal zum ‘Zuschauerkrawall’ von Pompeji, in: P.Mauritsch und alii (eds.), Antike Lebenswelten. Konstanz – Wandel – Wirkungsmacht, Festschrift für I.Weiler zum 70. Geburtstag, Wiesbaden 2008, 179-189.

J.R.W.PRAG, Sicilia and Britannia: Epigraphic Evidence for Civic Administration, in: C.Berrendonner – M.Cébeillac Gervasoni – L.Lamoine (eds.), Le quotidien municipal dans l’Occident romain, Actes du Colloque tenu à Clermont-Ferrand, du 19 au 21 octobre 2007, Clermont-Ferrand 2008, 67-81.

A.RAGGI, Amici populi Romani, Mediterraneo Antico. Economie società culture, 11.1-2, 2008, 97-113.

J.RICHARDSON, The Language of Empire. Rome and the Idea of Empire from the Third Century B.C. to the Second Century A.D., Cambridge 2008.

J.F.RODRÍGUEZ NEILA, Los comitia municipales y la experiencia institutional romana, in: C.Berrendonner – M.Cébeillac Gervasoni – L.Lamoine (eds.), Le quotidien municipal dans l’Occident romain, Actes du Colloque tenu à Clermont-Ferrand, du 19 au 21 octobre 2007, Clermont-Ferrand 2008, 301-315.
L’A. propone una nuova analisi del ruolo dei comitia nei centri locali della parte occidentale dell’Impero come prova dell’autonomia giuridica che il potere centrale concedeva ad essi [p. 301]. Si mette in risalto una serie di dati epigrafici (oltre ai noti programmata pompeiani, si cita il cosiddetto elogio di Brindisi, AE 1954, 216) e letterari (essenzialmente tratti da Cicerone) che testimoniano la vitalità dei comitia municipali in età repubblicana come anche l’esistenza di frequenti casi di irregolarità elettorali di varia natura [p. 301-302]. Presunte irregolarità formali, non riconducibili però a eventi di ambitus, sono anche rilevate in alcune iscrizioni, come ad es. un caso da Aesernia (CIL IX, 2666), che menziona la prorogatio di un quattuorviro iure dicundo in forza della lex Petronia [p. 303]. L’A. prende poi in analisi le disposizioni elettorali, o legate a procedure elettorali, nella Lex Tarentina e nella Tabula Heraclensis, ad ulteriore dimostrazione della vitalità dell’istituto elettorale nei centri locali per tutta l’età repubblicana [p. 303-304]. Tuttavia è la Lex Ursonensis che testimonia, sebbene per un periodo più tardo, l’importanza dei comitia locali così come la necessità di porre argine ad una serie di infrazioni delle regole elettorali a scopo corruttivo, che, visto il moltiplicarsi delle regole a questo proposito, non dovevano essere infrequenti [p. 304]. Altri casi di irregolarità elettorali, che potevano addirittura interrompere lo svolgimento delle elezioni, sono citati [p. 305] da Pisa (CIL IX, 1421), da Ostia (A. Degrassi, Inscriptiones Italiae, vol. XIII-1, Roma 1947, p. 180 e 183) e da Venusia (CIL IX, 422, dove per il 32 a.C. si citano due prefetti al posto dei regolari duoviri). L’A. pone poi in risalto la vitalità dei comizi locali, testimoniati da un’importante evidenza epigrafica (oltre alla nota Lex Malacitana, cf. i casi di Aquileia, CIL V, 995; Catania, CIL X, 7023; Ostia, CIL XIV, 375) in età alto-imperiale, in contrasto con la contemporanea situazione di Roma, dove il sistema elettorale aveva perso la sua funzione originaria [p. 306]. Grazie ad un’accurata analisi delle disposizioni elettorali contenute nella Lex Malacitana e nella Lex Ursonensis [p. 306-310], l’A. sottolinea l’interesse del potere centrale per il regolare funzionamento dell’attività elettorale a livello locale [p. 306], in contrasto con la decadenza dell’istituto elettorale a Roma nei medesimi anni [p. 310-311]. Si affronta infine il problema cronologico, che consiste essenzialmente nel definire fino a quando i comitia locali funzionarono più o meno regolarmente. Sulla base di un’epigrafe da Bovillae del 157 d.C. (CIL XIV, 2410), di una serie di riferimenti normativi e del fatto che le lex Iulia de ambitu era ancora applicata, a livello municipale, in età severiana, l’A. prende quest’ultima come termine cronologico certo per il funzionamento del sistema elettorale locale [p. 313-314], possibilmente estendibile fino all’età costantiniana [p. 315]. [F. Russo]

F.SANTANGELO, The Fetials and their ius, BICS 51, 2008, 63-93.

I.SASTRE – D.PLÁCIDO SUAREZ, Deditio in fidem and peasant forms of dependence in the Roman provincial system: the case of Northwestern Iberia, in: A.Gonzales (ed.), La fin du statut servile? (affranchissement, libération, abolition…), 30e Colloque GIREA, Besançon, 15-17 décembre 2005, I, Hommage à J.Annequin, Besançon – Paris 2008, 501-509.

G.SEELENTAG, Der Kaiser als Fürsorge – die italische Alimentarinstitution, Historia 57, 2008, 208-241.

S.SEGENNI, Aspetti e problemi della prassi amministrativa nella regio IV, in: C.Berrendonner – M.Cébeillac Gervasoni – L.Lamoine (eds.), Le quotidien municipal dans l’Occident romain, Actes du Colloque Clermont-Ferrand, 19-21 oct. 2007, Clermont-Ferrand 2008, 219-231.

M.C.SPADONI, Gordiano III e la valle umbra, Epigraphica 70.1-2, 2008, 143-168.

N.TERRENATO, The cultural implications of the Roman conquest, in: E.Bispham (ed.), The short Oxford history of Europe: Roman Europe, Oxford 2008, 234-264.

A.TORRENT, Lex Irnitana: cognitio de los magistrados locales en interdictos, y limitación a su competencia por cuantía, Anuario da Facultade de Dereito da Universidade da Coruña [=AFDUDC] 12, 2008, 987-1006.

A.WALLACE-HADRILL, Rome’s cultural revolution, Cambridge 2008.

G.WESCH-KLEIN, Provincia. Okkupation und Verwaltung der Provinzen des Imperium Romanum von der Insbezitznahme Siziliens bis auf Diokletian, Zurich – Münster 2008.

R.WITCHER, Regional Field Survey and the Demography of Roman Italy, in: L.de Ligt – S.Northwood (eds.), People, Land, and Politics. Demographic Developments and the Transformation of Roman Italy 300 BC – AD 14, Leiden – Boston 2008, 273-304.

S.ZENODOCCHIO, Antica viabilità in Abruzzo, L’Aquila 2008.

F.ZEVI – I.MANZINI, Le iscrizioni della Porta Romana ad Ostia: un riesame, in: in: M.L.Caldelli – G.L.Gregori – S.Orlandi (eds.), Epigrafia 2006, Atti della XIVe Rencontre sur l’épigraphie in onore di S.Panciera con altri contributi di colleghi, allievi e collaboratori, Roma 2008, 187-206.

A.ZUMBO, IIIIviri iure dicundo quinquennales censoria potestate e ornamenta censoria nelle iscrizioni latine di Vibo Valentia (Bruttii), in: G.De Sensi Sestito (ed.), La Calabria tirrenica nell’antichità: nuovi documenti e problematiche storiche, Atti del Convegno, Rende 23-25 novembre 2000, Soveria Mannelli 2008, 547-592.

A.ZUMBO, Osservazioni su CIL IX, 1655 e AE 1914, 164. L.Staius L. fil. Stel. Scrateius Manilianus, supremo magistrato quinquennale e figlio di un archiater della città di Benevento, in: G.De Sensi Sestito (ed.), L’arte di Asclepio. Medici e malattie in età antica, Atti della giornata di studio sulla medicina antica, Università della Calabria, 26 ottobre 2005, Soveria Mannelli 2008, 105-128.

A.ZUMBO, La gens Cattia a Copia-Thurii (CIL X 14*; Cic., pro M.Tullio VII, 19) e una nuova ipotesi sull’origine di Cassano Ionio, MEP 11, 2008, 161-176.

A.ZUMBO, Magistrati con potere censorio nelle città del Bruzio in età romana, in: G.Lena (ed.), Ricerche archeologiche e storiche in Calabria. Modelli e prospettive. Atti del convegno di studi in onore di G.Azzimmaturo, Cosenza, 24 marzo 2007, Cosenza 2008, 163-186.
Indagine onomastica e prosopografica e sullo status sociale, patrimoniale e giuridico dei diciannove magistrati censoria potestate complessivamente noti per il Bruzio – a Copia/Thurii, Crotone, Petelia, Reggio, Vibo Valentia – attraverso quindici testi epigrafici, prevalentemente dediche onorarie e in lingua latina, ricompresi nel periodo I sec.a.C. – II sec.d.C. La notevole capacità economica di alcuni di essi, manifesta tramite cospicui atti di evergetismo, derivava dallo sfruttamento di proprietà terriere e da attività imprenditoriali legate alla produzione e commercializzazione di laterizi [pp. 163-169]. In generale su oneri (e.g. summa honoraria) e competenze dei magistrati locali con potere censorio [pp. 170-172]. In Appendice l’A. fornisce un elenco di magistrati con potere censorio attestati in diversi centri delle regiones augustee, per i quali è dimostrabile l’appartenenza ad una stessa gens locale [pp. 180-181]. [L. Cappelletti]


2007

J.N.ADAMS, The Regional Diversification of Latin, 200 BC – AD 600, Cambridge 2007.

G.ALFÖLDY, Fasti und Verwaltung der hispanischen Provinzen: zum heutigen Stand der Forschung, in: R.Haensch – J.Heinrichs (eds.), Herrschen und Verwalten. Der Alltag der römischen Administration in der Hohen Kaiserzeit, Köln 2007, 325-356.

C.AMOROSO, Il ruolo dei concilia provinciarum nei processi de repetundis: la testimonianza di Tacito e Plinio il Giovane, Mediterraneo Antico 10.1-2, 2007, 461-478.

R.ARCURI, Per una storia delle malattie nella Calabria romana, Mediterraneo Antico 10.1-2, 2007, 529-567.

A.BANCALARI MOLINA, Orbe Romano e Imperio Global: La Romanización desde Augusto a Caracalla, Santiago 2007.

G.BANDELLI, Le aristocrazie cisalpine di età repubblicana. I. Dalla guerra senonica (285-283 a.C.) alla guerra sociale (91-89 a.C.), in: E.Lo Cascio – G.D.Merola (eds.), Forme di aggregazione nel mondo romano, Bari 2007, 119-136.

M.S.BASSIGNANO – F.BOSCOLO, Particolarità amministrative, sociali e religiose in alcuni centri veneti, MEFRA 119.2, 2007, 387-396.

É.BAUZON, L’enregistrement des Italiens et des Romains de passage au résidents dans les cités grecques IIe – Ier siècles av. J.- C., in: C.Moatti – M.Kaiser (eds.), Gens de passage en Méditerranée de l’Antiquité à l’époque moderne: procédures de contrôle et d’identification, Paris 2007, 183-202.

E.BISPHAM, From Asculum to Actium. The Municipalization of Italy from the Social War to Augustus, Oxford 2007.

F.BOLDRIGHINI, Le case di Properzio ad Assisi: schemi pittorici di quarto stile nell’Umbria romana, in: Circulaciòn de temas y sistemas decorativos en la pintura mural antigua, Actes du IX Colloque Intenational de l’AIPMA, Zaragoza – Calatayud 2004, Zaragoza 2007, 359-363.

M.BOLLINI – J.ORTALLI (eds.), Il Delta padano in età romana, Comacchio 2007.

W.Broadhead, Colonization, Land Distribution, and Veteran Settlement, in: P.Erdkamp (ed.), A Companion to the Roman Army, Oxford 2007, 148–163.

C.BRUUN, The Antonine plague and the ‘third century crisis’, in: O.Hekster – G.De Kleijn – D.Slootjes (eds.), Crises and the Roman Empire, Proceedings of the Seventh Workshop of the International Network Impact of Empire, Nijmegen, June 20-24 2006, Leiden 2007, 201-218.

M.BUONOCORE, Classi dirigenti ad Aesernia romana, in: H.Solin (ed.), Le epigrafi della Valle di Comino, Atti del terzo Convegno epigrafico cominese, San Donato Val di Comino, 27 maggio 2006, Cassino 2007, 11-36.

K.BURASELIS, ΘΕΙΑ ΔΩΡΕΑ. Das göttlich-kaiserliche Geschenk. Studien zur Politik der Severer und zur Constitutio Antoniniana, Wien 2007.

F.CAMIA, I curatores rei publicae nella provincia d’Acaia, MEFRA 119.2, 2007, 409-419.

G.CAMODECA, Nuove testimonianze sull’élite puteolana di tardo II secolo: Manlii Egnatii, Nemonii, Sempronii, Oebalus 2, 2007, 217-238.

G.CAMODECA, Il primo frammento dei Fasti Teanenses (8-7 a.C.) e la colonia augustea di Teanum Sicidicinum, in: E.Lo Cascio – G.D.Merola (eds.), Forme di aggregazione nel mondo romano, Bari 2007, 167-189.

C.CAPALDI, Una nuova attestazione da Cuma dei cosiddetti fasti imperiali, in: C.Gasparri – G.Greco (eds.), Studi cumani, 1. Cuma. Il foro, Scavi dell’Università di Napoli Federico II, 2000-2001, Atti della Giornata di Studi, Napoli 22 giugno 2002, Napoli 2007, 177-198.

L.CAPOGROSSI COLOGNESI, Pagi, vici e città nell’Italia preromana, in: F.M.D’Ippolito (ed.), Φιλία. Scritti per Gennaro Franciosi, I, Napoli 2007, 465-478.

C.CARLETTI – D.NUZZO, La terza età dell’epigrafia nella provincia Apulia et Calabria. Prolegomeni, VetChr 44, 2007, 189-224.

C.CASCIONE, Municipes e consensus, in: E.Lo Cascio – G.D.Merola (eds.), Forme di aggregazione nel mondo romano, Bari 2007, 49-58.

S.CASTAGNETTI, I collegia della Campania, in: E.Lo Cascio – G.D.Merola (eds.), Forme di aggregazione nel mondo romano, Bari 2007, 223-242.

M.CHELOTTI, L’attività dell’ordo decurionum nella documentazione epigrafica della Regio Secunda Augustea, MEFRA 119.2, 2007, 347-350.

M.CHELOTTI, La tribù dei cittadini romani di Bantia, in: M.Pani (ed.), Epigrafia e territorio. Politica e società. Temi di antichità romane VIII, Bari 2007, 137-147.

M.CHELOTTI, Le associazioni di artigiani, commercianti e artisti nella regio secunda augustea, in: E.Lo Cascio – G.D.Merola (eds.), Forme di aggregazione nel mondo romano, Bari 2007, 243-258.

M.CHIABÀ, Le aristocrazie cisalpine di età repubblicana. II. Dalla guerra sociale (91-89 a.C.) agli inizi del principato augusteo (27 a.C.), in: E.Lo Cascio – G.D.Merola (eds.), Forme di aggregazione nel mondo romano, Bari 2007, 137-152.

R.COMPATANGELO SOUSSIGNAN – C.G.SCHWENTZEL (eds.), Étrangers dans la cité romaine, Actes du colloque de Valenciennes, 14-15 octobre 2005, “Habiter un autre patrie”: des incolae de la République aux peuples fédérés du Bas Empire”, Rennes 2007.

H.COTTON, Private International Law or Conflict of Laws: Reflections on Roman Provincial Jurisdiction, in: R.Haensch – J.Heinrichs (eds.), Herrschen und Verwalten. Der Alltag der römischen Administration in der Hohen Kaiserzeit, Köln 2007, 234-255.

G.CRIFÒ, Ecumene e cittadinanza, in: F.M.D’Ippolito (ed.), Φιλία. Scritti per Gennaro Franciosi, I, Napoli 2007, 627-635.

M.F.CURSI, L’edictum Augusti de aquaeductu Venafrano e l’amministrazione delle acque pubbliche. Un esempio di regolamentazione di rapporti privati e pubblici, in: H.Solin – F.Di Donato (eds.), Identità e culture del Sannio. Storia, epigrafia e archeologia a Venafro e nell’alta valle del Volturno, Atti del Convegno Internazionale in ricordo di Theodor Mommsen a cento anni dalla morte (1903-2003), Samnium 80, 2007, 121-132.

L.DE BLOIS – E.LO CASCIO (eds.), Impact of the Roman Army (200 BC – AD 476): economic, social, political, religious, and cultural aspects, Proceedings of the Sixth Workshop of the International Network Impact od Empire (Roman Empire, 200 BC – AD 476), Capri, March 29 – April 2, 2005, Leiden 2007.

A.DE CARLO, Pagi e pagani nella documentazione pompeiana, in: E.Lo Cascio – G.D.Merola (eds.), Forme di aggregazione nel mondo romano, Bari 2007, 71-80.

F.DEMMA, Monumenti pubblici di Puteoli. Per un’archeologia dell’architettura, Roma 2007.

D.DI NANNI DURANTE, I Sebasta di Neapolis. Il regolamento e il programma, Ludica. Annali di storia e civiltà del gioco 13-14, 2007-2008, 7-22.

F.DIOSONO, Collegia: le associazioni professionali nel mondo romano, Roma 2007.

J.DUBOULOZ, Autorité romaine, fermiers de l’impôt et contribuables en Sicile dans les années 70 avant J.-C., in: J.Dubouloz – S.Pittia (eds.), La Sicile de Cicéron. Lectures des Verrines, Actes du Colloque de Paris, 10-20 mai 2006, Besançon 2007, 147-168.

W.ECK, Befund und Realität. Zur Repräsentativität unserer epigraphischen Quellen in der römischen Kaiserzeit, Chiron 37, 2007, 49-64.

P.ERDKAMP (ed.), A Companion to the Roman Army, Oxford 2007.

E.GARCÍA FERNÁNDEZ, Ni ciudadanos, ni extranjeros: la condición jurídica de la población provincial, in: J.Mangas – S.Montero (eds.), Ciudadanos y extranjeros en el Mundo antiguo: segregación e integración, Madrid 2007, 227-240.

P.GARGIULO, La Via Domitiana antica nel territorio di Liternum, in: F.Sirano (ed.), In Itinere. Ricerche di archeologia in Campania, Atti del I e del II ciclo di conferenze di ricerca archeologica nell’Alto Casertano, Cava dei Tirreni 2007, 299-317.

C.GASPARRI – G.GRECO (eds.), Cuma. Il Foro. Scavi dell’Università di Napoli Federico II, 2000-2001, Pozzuoli 2007.

J.GONZÁLES, “Ius Latii”, “municipia latina” e leggi municipali, in: F.M.D’Ippolito (ed.), Φιλία. Scritti per Gennaro Franciosi, II, Napoli 2007, 1125-1134.

G.L.GREGORI, Loca Sepulturae Publice Data e Funera Publica nel Lazio dell’età romana: qualche considerazione sulla documentazione epigrafica, in: G.Bartolini – M.G.Benedettini (eds.), Sepolti tra i vivi. Buried among the living. Evidenza e interpretazione di contesti funerari in abitato, Scienze dell’Antichità 14.2, 2007-2008, 1067-1079.

F.GRELLE, Le colonie latine e la romanizzazione della Puglia, in: M.Pani (ed.), Epigrafia e territorio. Politica e società. Temi di antichità romane, VIII, Bari 2007, 165-199.

G.GUADAGNO, Gli Augustali di Misenum (e di Liternum), in: M.Mayer i Olivé – G.Baratta – A.Guzmán Almagro (eds.), XII Congressus internationalis epigraphiae Graecae et Latinae. Provinciae imperii Romani inscriptionibus descriptae, Barcelona, 3-8 septembris 2002, Barcelona 2007, 661-673.

J.-Y.GUILLAUMIN, Sur quelques notices des arpenteurs romains, Besançon 2007.

R.HAENSCH – J.HEINRICHS (eds.), Herrschen und Verwalten. Der Alltag der römischen Administration in der Hohen Kaiserzeit, Köln 2007.

O.HEKSTER – G.DE KLEIJN – D.SLOOTJES (eds.), Crises and the Roman Empire, Proceedings of the Seventh Workshop of the International Network Impact of Empire, Nijmegen, June 20-24 2006, Leiden 2007.

E.HERMON, Des communautés distinctes sur le même territoire. Quelle fut la réalité des incolae?, in: R.Compatangelo-Soussignan – Chr.-G.Schwentzel (eds.), Étrangers dans la cité romaine, Actes du colloque de Valenciennes, 14-15 octobre 2005, Habiter une autre patrie: des incolae de la République aux peuples fédérés du Bas Empire, Rennes 2007, 25-42.

L.M.IASIELLO, Samnium. Aspetti e trasformazioni di una provincia dell’Italia tardoantica, Bari 2007.

I.M.IASIELLO, Considerazioni su pagi e vici nelle comunità dell’Italia appenninica, in: E.Lo Cascio – G.D.Merola (eds.), Forme di aggregazione nel mondo romano, Bari 2007, 81-96.

E.ISAYEV, Inside Ancient Lucania. Dialogues in History and Archaeology, London 2007.

A.R.JUREWICZ, La lex Coloniae Genetivae Iuliae seu Ursonensis – rassegna della materia. Gli organi della colonia, RIDA 54, 2007, 293-325.

A.KEAVENEY, The Army in the Roman Revolution, London – New York 2007.

U.LAFFI, Colonie e municipi nello Stato romano, Roma 2007.

C.LETTA, Fragmentum Segusinum. Due frammenti a lungo ignorati della Lex municipalis di Segusio, in: G.Paci (ed.), Contributi dell’epigrafia all’età augustea, Actes de la XIIIe rencontre franco-italienne sur l’épigraphie du monde romain, Macerata 9-11 settembre 2005, Tivoli 2007, 145-169.
L’A. propone una nuova edizione e traduzione di due frammenti “sfuggiti per quasi un secolo all’attenzione di storici ed epigrafisti” [p. 147], scoperti da G.C.Couvert a Susa, pubblicati dallo scopritore nel 1897 (G.C.COUVERT, Nuovi scavi a Susa, Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino 7, 1897[1908], 406-417), e ripubblicati da M.Crawford nel 1996 (M.H.CRAWFORD, Roman Statutes, I, London 1996, 483-484, n. 31). L’A. concorda con Crawford sul fatto che le due iscrizioni in esame provengano da una lex municipalis, e tuttavia se ne distanzia sia per quanto riguarda alcune proposte di integrazione, sia per quanto riguarda la traduzione e relativa interpretazione del testo. Le due iscrizioni, chiamate A e B, vengono analizzate prima separatamente e poi confrontate; come premessa di metodo, l’A. specifica che i nomi A e B sono meramente indicativi, poiché non si può sapere quale due frammenti precedesse l’altro nel testo originario [p. 148]. Grazie ad una rilettura e successiva nuova edizione del testo B [pp. 148-151], l’A. ne sottolinea alcuni punti di contatto con alcuni passi della Lex Irnitana [p. 151]. Ad es. vengono individuati alcuni precisi richiami tra la lin. 17 del frammento B, così come risulta dalla rilettura proposta dall’A., e il cap. 87 della lex Irn.: entrambi i testi conterrebbero dunque norme analoghe relative a disposizioni de iudicibus reiciendis dandis. L’A. ricostruisce quindi una fitta rete di collegamenti più o meno espliciti tra la Lex Irn. e la lex di Segusium e ciò è funzionale ad una nuova lettura del frammento B, integrato, in caso di lacune particolarmente difficili, sulla base proprio della legge spagnola, e del quale si propone anche una traduzione italiana [pp. 152-159]. In particolare l’A. ritiene che il frammento B, dopo la descrizione della procedura prevista per la scelta del giudice nel caso di controversie inter duos, specificasse anche quella da seguire nel caso in cui le parti fossero plures quam duo. La situazione è assai più problematica per il frammento A, per cui, secondo l’A., manca qualsiasi parallelo, anche solo lessicale, sia nella Lex Irn. sia in altre leggi locali, come ad es. la Tabula Heracleensis [pp. 160-163]. Grazie ad una complessa serie di possibili integrazioni testuali l’A. ipotizza che il frammento A potesse contenere disposizioni relative agli scribae accusati di falsificazione di libri contabili del municipio [p. 164]. L’indagine conferma l’appartenenza dei due frammenti ad una legge municipale e tuttavia, secondo l’A., le divergenze contenutistiche e paleografiche rispetto alla lex di Irni, spingono ad escludere per il documento segusino una datazione di età flavia; peraltro lo status giuridico di Segusium, se municipium latino o romano, è poco chiaro [p. 165]. A questo riguardo, l’A. ritiene probabile, dopo un’attenta analisi di fonti epigrafiche di area alpina [pp. 166-167], che il centro fosse un municipio latino di età augustea, e che dunque la lex municipalis di cui restano i due frammenti in esame, risalga a questo periodo, rappresentando forse la legge istitutiva del municipio stesso [pp. 168-169]. [F. Russo]

J.LIU, The Era of Patavium again, ZPE 162, 2007, 281-289.

E.LO CASCIO, I valori romani tradizionali e le culture delle periferie dell’Impero, Athenaeum 95.1, 2007, 75-96.

E.LO CASCIO, Il ruolo dei vici e delle regiones nel controllo della popolazione e nell’amministrazione di Roma, in: R.Haensch – J.Heinrichs (eds.), Herrschen und Verwalten. Der Alltag der römischen Administration in der Hohen Kaiserzeit, Köln 2007, 145-159.

E.LYASSE, Les notions de res publica et civitas dans la pensée romaine de la cité et de l’Empire, Latomus 66, 2007, 580-605.

L.MAGANZANI, Jurisdiction romaine et autonomie locale dans les provinces au dernier siècle de la République, RD 85, 2007, 353-373.

L.MAGANZANI, Editto provinciale e processi locali nella Sicilia dell’età di Cicerone, in: Studi per Giovanni Nicosia, V, Milano 2007, 1-43.

G.MANZONI, Sulle tracce di Plozio Gallo, in: A.Valvo – R-Gazich (eds.), Analecta Brixiana II. Contributi dell’istituto di Filologia e Storia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano 2007, 159-178.

R.MARTINI, Sull’espediente processuale della fictio civitatis, in: Studi per Giovanni Nicosia, V, Milano 2007, 225-238.

C.MASI DORIA, Per una ristampa dei collegia mommseniani, in: E.Lo Cascio – G.D.Merola (eds.), Forme di aggregazione nel mondo romano, Bari 2007, 211-222.

A.MASTROCINQUE, Giulio Cesare e la fondazione della colonia di Grumentum, Klio 89, 2007, 118-124.

T.MAVROJANNIS, Rébellions d’esclaves et réactions politiques de 137 à 88 av. J.-C., in: A.Serghidou (ed.), Fear of Slaves – Fear of Enslavement in the Ancient Mediterranean / Peur de l’esclave – Peur de l’esclavage en Méditerranée ancienne (Discours, représentations, pratiques), Actes du XXIXe Colloque du Group International de Recherche sur l’Eslavage dans l’Antiquité (GIREA), Rethymnon, 4-7 Novembre 2004, Besançon 2007, 423-434.
The A. is concerned with the idealistic background of servile insurrections and the political reactions to it between 137 and 88 BC. He first analyses the result of utopian ideas, like those expressed by Zenon of Kition, influencing politicians in Rome, namely Gaius Blossius and Tiberius Gracchus. The slaves themselves were encouraged by religious motifs in their battles against land owners and Roman rule [pp. 423-425]. The First Servile War waged in Sicily as well as in the mines of Laurion and Delos, where the A. traces the emergence of a new oligarchic pro-Roman upperclass, which profited by the extended slave trade [pp. 426-428]. In the revolt of Aristonicus of Pergamon, the pretender used the ideology of Helios to appeal to slaves and peasants and the presence of Blossius suggests not only opportunistic but also idealistic motivations [pp. 428-431]. The Second Servile War led to the establishment of an oligarchic regime in Athens, which clearly participated in the slave trade. One leader of the system was Medeios, who acted as archon between 91 and 88 BC in Athens and as a benefactor in Delos. This system was opposed by Athenion and an anti-Roman movement in 88 BC [pp. 431-433]. The A. comes to the conclusion that the utopies that were at the bottom of the servile insurrections circulated in all areas affected by the Roman slave trade system. The insurrections themselves led to important political reactions, from the establishment of different regimes in Athens to the incorporation of new Roman citizens after 90 BC [pp. 433-434]. [N. Rafetseder]

G.D.MEROLA, Una lex collegii marittima? A proposito di D. 14, 2, 9, in: E.Lo Cascio – G.D.Merola (eds.), Forme di aggregazione nel mondo romano, Bari 2007, 259-272.

E.MIRANDA DE MARTINO, Neapolis e gli imperatori. Nuovi dati dai cataloghi dei Sebastà, Oebalus 2, 2007, 203-215.

C.MOATTI – W.KAISER (eds.), Gens de passage en Méditerranée de l’Antiquité à l’époque moderne: procédures de contrôle et d’identification, Paris 2007.

A.MONTESANTI, Hipponion: Vibo greca. Storia e archeologia di Vibo Valentia dalle origini alla deduzione della colonia romana, Roma 2007.

V.MORIZIO, Lutatii Catuli in Daunia. Una importante famiglia romana a Luceria, in: G.Paci (ed.), Contributi all’epigrafia d’età augustea, Actes de la XIIIe Rencontre franco-italienne sur l’epigraphie du monde romain, Macerata, 9-11 settembre 2005, Tivoli 2007, 443-454.

H.MOURITSEN, The civitas sine suffragio: ancient concepts and modern ideology, Historia 56.2, 2007, 141-158.

A.PARMA, Due iscrizioni senatorie da Larinum, in: F. M. D’Ippolito (ed.), Φιλία. Scritti per Gennaro Franciosi, III, Napoli 2007, 1989-2007.
Dedica su lastra calcarea (AnnEp 1966, 74; fig. 1 p. 1991) posta dalla colonia Romulensis al consul (nel 5 d.C.) e septemvir epulonum C. Vibius C.f. Postumus, appartenente all’importante famiglia dei Vibii, originari di Larinum. La colonia va identificata con la città di Hispalis in Baetica, conquistata e ridenominata da Cesare (colonia Iulia Romulensis); il personaggio è lo stesso menzionato – e apostrofato come praetor e proconsul – in un’altra dedica, di poco anteriore, da Larino posta da municipes et incolae (CIL IX 730; fig. 2, p. 1991). Proconsul Baeticae forse nel 3 d.C., dopo essere stato praetor; legatus di Tiberio in Illiria nel 6-12 d.C.; nel 9 d.C. ca. entra nel collegio sacerdotale dei septemviri epulonum. Nel periodo 12-16 d.C. ca. proconsole in Asia. La massima fase di ascesa e affermazione dei Vibii larinati nella politica e nella società dell’Urbe si colloca in età augustea-tiberiana, poi se ne perdono le tracce [pp. 1989-1995]. Riedizione della dedica (AnnEp 1995, 355; fig. 3 p. 2006) a C. Iulius M.f. Volt(inia) Proculus, incisa su lastra marmorea molto frammentaria rinvenuta nell’anfiteatro di Larino nel 1989/1990. Inizio della carriera di Proculus, rampollo di famiglia senatoria forse originaria della Gallia Narbonense, in età domizianea, culmine sotto Traiano – più volte legatus (Siria, Gallia), cos. suff. 109, quindecemvir – il quale però lo manda in esilio (post 113 d.C.); torna in auge sotto Adriano, spec. rivestendo l’importante carica di consularis, iudex e comes imperiale (cfr. Fronto, Epist. 2.7.19; CIL II2 7, 776 dalla Baetica). L’iterazione del consolato attestata nell’epigrafe larinate potrebbe riferirsi ad un secondo consolato suffetto oppure ad un consolato ordinario (forse nel 134 d.C.). La lastra iscritta, per il suo luogo di ritrovamento e le grandi dimensioni, era forse parte del piedistallo marmoreo di una statua onoraria su biga. L’honos bigae riservato a Proculus dai Larinati potrebbe interpretarsi come una ricompensa per dei ludi gladiatori, forse connessi a restauri dell’anfiteatro locale, entrambi finanziati dall’onorato [pp. 1995-2007]. [L. Cappelletti]

A.PARMA, Un’inedita iscrizione su mensa per il collegio degli Augustali di Liternum, in: E.Lo Cascio – G.D.Merola (eds.), Forme di aggregazione nel mondo romano, Bari 2007, 153-165.

P.PENSABENE, Marmo ed evergetismo negli edifici teatrali d’Italia, Gallia e Hispania, Mainake 29, 2007, 7-52.

R.PFEILSCHIFTER, The Allies in the Republican Army and the Romanisation of Italy, in: R.E.Roth – J.Keller (eds.), Roman by Integration: Dimensions of Group Identity in Material Culture and Text, Journal of Roman Archaeology, Supplementary Series 66, Portsmouth 2007, 27-42.

J.PRAG, Auxilia and Gymnasia: A Sicilian Model of Roman Imperialism, JHS 97, 2007, 68-100.
Der A. analysiert in diesem Artikel die Bedeutung militärischer Präsenz bei der Beherrschung Siziliens durch Rom. Die alte Theorie einer militärischen Besatzung, welche die Hegemonie Roms durchsetzen sollte, kann im Fall von Sizilien nicht gehalten werden. Der A. kann darlegen, dass die Anwesenheit römischer Soldaten in Sizilien nur im äußersten Notfall belegt ist (etwa in den ersten beiden punischen Kriegen), und dass der von Rom für Sizilien ernannte Magistrat ohne militärische Begleitung auf die Insel kam [pp. 68-76]. Im nächsten Kapitel untersucht der A. die Belege für sizilische Land- und Seetruppen unter römischer Herrschaft. Dabei stellt sich heraus, dass Sizilier hauptsächlich bei der maritimen Verteidigung der Insel gegen Piraten oder bei Aufständen auf der Insel dienten, nicht jedoch als Auxiliartruppen außerhalb der Insel eingesetzt wurden. Sie stellten dabei das wichtigste Element der militärischen Sicherung römischer Herrschaft in Sizilien dar. Während das Oberkommando von römischen Magistraten ausgeübt wurde, wurden die einzelnen lokalen Kontingente von sizilischen Anführern befehligt. Eine Praxis, für die der A. auch Parallelen bei den griechischen Poleis des östlichen Mittelmeeres unter römischer Herrschaft finden kann [pp. 76-87]. Im letzten Abschnitt geht der A. der Institution des gymnasion nach, die in Sizilien weit verbreitet war und relativ gut dokumentiert ist. Dabei lässt sich eine direkte Verbindung zwischen einer in den gymnasia aktiven Oberschicht und der Ausbildung eines Bürgerheeres feststellen, was von Hieron II. in seinem Herrschaftsgebiet nach hellenistischem Vorbild stark gefördert wurde. Rom bediente sich bei der Etablierung seiner Provinz stark bei den vorhandenen Strukturen und förderte das oligarchische Prinzip der gymnasion-Ausbildung und die damit zusammenhängende Ausbildung von wehrfähigen Männern, die zur Sicherung der Insel eingesetzt werden konnten. Daher lässt sich in den ersten beiden Jahrhunderten römischer Herrschaft ein gestärktes kulturelles und militärisches Selbstbewusstsein der einzelnen sizilischen Gemeinden in den epigraphischen und numismatischen Quellen feststellen – ein Selbstbewusstsein, das von Rom aus pragmatischen Gründen der Herrschaftssicherung gefördert wurde und erst mit der ökonomischen und politischen Umstrukturierung der Insel unter Augustus ein Ende findet [pp. 87-99]. [N. Rafetseder]

N.RAMPAZZO, La cooptatio nel patronato civico e nella costituzione dei senati periferici, in: E.Lo Cascio – G.D.Merola (eds.), Forme di aggregazione nel mondo romano, Bari 2007, 191-209.

C.RENDA, La Pro Sestio tra oratoria e politica, Catanzaro 2007.

M.RIEGER, Tribus und Stadt. Die Entstehung der römischen Wahlbezirke im urbanen und mediterranen Kontext (ca. 750–450 v. Chr.), Göttingen 2007.

R.E.ROTH, Styling Romanisation: Pottery and society in central Italy, Cambridge 2007.

R.E.ROTH – J.KELLER (eds.), Roman by Integration: Dimensions of Group Identity in Material Culture and Text, Journal of Roman Archaeology, Supplementary Series 66, Portsmouth 2007.

P.SÁNCHEZ, La clause d’exception sur l’octroi de la citoyenneté romaine dans les traités entre Rome et ses alliés (Cicéron, pro Balbo 32), Athenaeum 95.1, 2007, 215-270.
Sui significati dell’espressione fundus fieri [pp. 216-217 e 227]. La clausola nequis eorum a nobis civis recipiatur riportata da Cicerone, Balb. 32 e contenuta nei trattati conclusi da Roma con Cenomani, Insubri, Elvezi, etc. va intesa da un lato come una restrizione che lo stato romano impone a se stesso nel concedere la propria cittadinanza a stranieri e dall’altro come una concessione nei confronti dello stato straniero, su richiesta di quest’ultimo, al fine di preservare le sue strutture sociali e politiche [pp. 217-230]. L’A. ripercorre le varie interpretazioni della clausola proposte dai moderni (Mommsen, Hirschfeld, Horn, Brunt, Luraschi, etc.) [pp. 219-223]. A proposito della distinzione tra foedera aequa e iniqua [pp. 224-225]. Fonti letterarie, epigrafiche e papirologiche sulla posizione giuridica dei (neo)cittadini romani residenti all’estero negli ultimi due secoli della Repubblica [pp. 231-245]. L’A. svolge considerazioni in merito a: i beneficiari della civitas; differenti motivi e procedure di concessione della stessa; principio dell’inammissibilità della doppia cittadinanza; diritti e doveri spec. in ambito giudiziario (provocatio ad populum), fiscale (vacatio muneris publici; immunitas omnium rerum), militare (vacatio/immunitas militiae); naturalizzazioni collettive di truppe alleate italiche e provinciali nei secoli IV-II a.C. [pp. 245-247]. In particolare sulle naturalizzazioni individuali e sui loro risvolti negativi per le città d’origine (da un punto di vista sociale, umano, fiscale, giudiziario) e per Roma [pp. 247-250]. L’A. discute i casi noti di trattati contenenti la clausola di eccezione sulla concessione della cittadinanza romana (Camerinum; Cenomani; Insubri; Elvezi) [pp. 250-260], per poi soffermarsi su caratteristiche e contenuto dei trattati conclusi tra Roma e gli alleati celti e sulle funzioni della clausola d’eccezione [pp. 261-270]. [L. Cappelletti]

F.SANTANGELO, Sulla, the Elites and the Empire. A Study of Roman Policies in Italy and the Greek East, Boston 2007.

S.SEGENNI, Calendari e vita municipale (Riflessioni su CIL XI 1420-1421), Epigraphica 69, 2007, 99-115.

S.SEGENNI, Pisae in età augustea: prassi amministrativa e ideologia imperiale nei decreta pisana, MEFRA 119.2, 2007, 369-373.

S.SEGENNI, Considerazioni sulla proprietà imperiale nella regio IV, in: D.Pupillo (ed.), Le proprietà imperiali nell’Italia romana, Atti del Convegno Ferrara – Voghiera 2-4 giugno 2005, Firenze 2007, 125-141.

G.SORICELLI, Intramurani / extramurani, in: E.Lo Cascio – G.D.Merola (eds.), Forme di aggregazione nel mondo romano, Bari 2007, 59-70.

G.SORICELLI, Comunità orientali a Puteoli, in: R.Compatangelo-Soussignan – Chr.-G.Schwentzel (eds.), Étrangers dans la cité romaine, Actes du colloque de Valenciennes, 14-15 octobre 2005, Habiter une autre patrie: des incolae de la République aux peuples fédérés du Bas Empire, Rennes 2007, 129-144.

J.E.SPRUIT, De bronzen platen uit Heraclea, in: T.Hoogenboom et alii (eds.), In vele kwaliteiten. Ter gelegenheid van het afscheid van mr. H. van Leeuwen, Utrecht 2007, 19-38.

A.U.STYLOW, Zu einem neuen Gesetzestext aus der Baetica und zur öffentlichen Präsentation von Rechtsordnungen, in: R.Haensch – J.Heinrichs (eds.), Herrschen und Verwalten. Der Alltag der römischen Administration in der Hohen Kaiserzeit, Köln 2007, 357-365.

M.TARPIN, Les formes d’aggrégation dans le monde romain: diversité et spontanéité, in: E.Lo Cascio – G.D.Merola (eds.), Forme di aggregazione nel mondo romano, Bari 2007, 379-391.

E.TODISCO, La glossa vicus di Festo e la giurisdizione delle aree rurali nell’Italia romana, in: E.Lo Cascio – G.D.Merola (eds.), Forme di aggregazione nel mondo romano, Bari 2007, 97-115.

N.TRAN, La mention épigraphique des métiers artisanaux et commerciaux en Italie centro-méridionale, in: J.Andreau – V.Chankowski (eds.), Vocabulaire et expressions de l’économie dans le monde antique, Bordeaux 2007, 119-141.

P.VAN DOMMELEN – N.TERRENATO (eds.), Articulating Local Cultures: Power and Identity under the Expanding Roman Republic, Journal of Roman Archaeology, Supplementary Series 63, Portsmouth 2007.


2006

F.AMARELLI, Il conventus come forma di partecipazione alle attività giudiziarie nelle città del mondo provinciale romano, in: M.Silvestrini – T.Spagnuolo Vigorita – G. Volpe (eds.), Studi in onore di F.Grelle, Bari 2006, 13-20.

C.ANDO, Citizen and Alien in Roman Law, Los Angeles 2006.

C.AULIARD, La diplomatie romaine. L’autre instrument de la conquête. De la fondation à la fin des guerres samnites (753-290 av. J.-C.), Rennes 2006.

C.AULIARD, Les magistrats et les deditiones aux IVe et IIIe siècles, entre guerre et diplomatie, in: E.Caire – S.Pittia (eds.), Guerre et diplomatie romaines (IVe – IIIe siècles). Pour un réexamen des sources, Aix-en-Provence 2006, 139-156.

P.BALBÍN, Hospitalidad y patronato en la Península Ibérica durante la Antigüedad, Salamanca 2006.

F.BELTRÁN LLORIS, An Irrigation Decree from Roman Spain: The Lex Rivi Hiberiensis, JRS 96, 2006, 147-197.

F.BELTRÁN LLORIS, Irrigación y organización del territorio en la antigua Cascantium: el testimonio de la lex rivi Hiberiensis, in: J.Andreu Pindato (ed.), Navarra en la antigüedad: propuesta de actualización, Pamplona 2006, 229-244.

F.BELTRÁN LLORIS, La epigrafía romana sobre el agua en la cuenca media del Ebro. El “Bronce de Agón”, in: J.Pelegrín Campo – L.Serrano (eds.), Aquaria. Agua, territorio y paisaje en Aragón, Zaragoza 2006, 86-93.

F.BELTRÁN LLORIS, Rural communities and civic participation in Hispania during the Principate, in: F.Marco – F.Pina – J.Remesal (eds.), Repúblicas y ciudadanos: modelos de participación cívica en el mundo antiguo, Actas del III Coloquio Internacional Historia Antigua Universidad de Zaragoza, Barcelona 2006, 257-272.

M.BIANCHINI, Senato di Roma e senati locali per la soluzione di controversie fra comunità, MEP 9, 2006, 95-110.

E.BISPHAM, Coloniam deducere. How Roman was Roman colonization during the Middle Republic?, in: G.Bradley – J.P.Wilson (eds.), Greek and Roman Colonization: Origins, Ideologies and Interactions, Swansea 2006, 73-160.

G.BRADLEY – J.P.WILSON (eds.), Greek and Roman Colonization: Origins, Ideologies and Interactions, Swansea 2006.

M.BUONOCORE, Spigolature epigrafiche. VI: Un duovir a Florentia, Epigraphica 68.1-2, 2006, 247-251.

M.BUONOCORE, Organizzazione politico-amministrativa di Interamna in età romana, in: L.Franchi Dell’Orto (ed.), Teramo e la valle del Tordino. Documenti dell’Abruzzo Teramano, VII, Teramo 2006, 108-119.

M.BUONOCORE, Teramo romana e il suo patrimonio epigrafico, in: P.De Felice – V.Torrieri (eds.), Museo Civico Archeologico “F.Savini” Teramo, Teramo 2006, 117-123.

A.BUONOPANE, Le iscrizioni romane di Grumentum. Rivisitazioni e novità da scavi e studi recenti, RPAA 79, 2006-2007, 315-342.

A.CABALLOS RUFINO (ed.), El nuevo bronce de Osuna y la política colonizadora romana, Sevilla 2006.

A.CABALLOS RUFINO – J.M.COLUBI FALCÓ, Referentes genéticos de los estatutos municipales hispanorromanos: la lex municipii Tarentini y la Tabula Heracleensis, in: J.F.Rodríguez Neila – E. Melchor Gil (eds.), Poder central y autonomía municipal: la proyección pública de las élites romanas de Occidente, Córdoba 2006, 17-54.

E.CAIRE – S.PITTIA (eds.), Guerre et diplomatie romaines (IVe – IIIe siècles). Pour un réexamen des sources, Aix-en-Provence 2006.

G.CAMODECA, La carriera e la famiglia di M.Aedius M.f. Ba[lbus?], per commendationem Ti.Caesaris Augusti consul ab Senatu destinatus (riedizione di CIL IX 2341+2343 e 2342), in: M.Silvestrini – T.Spagnuolo Vigorita – G. Volpe (eds.), Studi in onore di F.Grelle, Bari 2006, 27-37.

G.CAMODECA, Comunità di peregrini a Puteoli nei primi due secoli dell’impero, in: M.G.Angeli Bertinelli – A.Donati (eds.), Le vie della storia. Migrazioni di popoli, viaggi di individui, circolazioni di idee nel Mediterraneo antico, Atti del II Incontro Internazionale di Storia Antica (Genova, 6-8 ottobre 2004), Roma 2006, 269-287.

G.CAMODECA, Magistrati municipali e datio tutoris dalla riedizione delle Tabulae Herculanenses, Rend.Pont.Acc.Rom.Arch. 79, 2006-2007, 57-81.

G.CAMODECA, Due nuovi senatori di III secolo da Nola, AION(archeol) 13-14, 2006-2007, 299-311.

L.CAPOGROSSI COLOGNESI – E.GABBA (eds.), Gli Statuti Municipali, Pavia 2006.

C.CASTILLO, Promoción de familias de origen itálico en Hispania: los Acilii, in: J.F.Rodríguez Neila – E. Melchor Gil (eds.), Poder central y autonomía municipal: la proyección pública de las élites romanas de Occidente, Córdoba 2006, 227-240.

G.A.CECCONI, Romanizzazione, diversità culturale, politicamente corretto, in: Sur le concept de “Romanisation”. Paradigmes historiographiques et perspectives de recherche, MEFRA 118.1, 2006, 81-94.

L.CENCIAIOLI, Via Flaminia e il territorio, in: L.Cenciaioli (ed.), Un museo per Otricoli. L’Antiquarium di Casale San Fulgenzio, Perugia 2006, 113-120.

P.CIUCHINI, L’epigrafe funeraria del duoviro Marcus Fabrinius, Epigraphica 68. 1-2, 2006, 314-322.

F.COARELLI (ed.), I Romani in Sicilia e nel sud dell’Italia, Udine 2006.

A.CRISTOFORI, Medici «stranieri» e medici «integrati» nella documentazione epigrafica del mondo romano, in: A.Marcone (ed.), Medicina e società nel mondo antico, Atti del Convegno di Udine (4-5 ottobre 2005), Firenze 2006, 111-141.
Sulla nutrita documentazione epigrafica, ca. 700 testimonianze, relativa alla professione medica, maschile e femminile, nel mondo romano tra tarda repubblica e fine del mondo antico. Risulta il mestiere più attestato e tra i motivi di tale sovrarappresentazione ci sono: il prestigio sociale e l’agiata condizione economica dell’ordine medico, inoltre l’alta reputazione di cui l’arte medica godeva presso le classi dirigenti romane [pp. 111-114]. Sui casi epigrafici, soprattutto sepolcrali, di medici originari di luoghi diversi da quelli in cui professavano [pp. 115-117]. L’uso molto frequente della lingua greca nelle epigrafi di medici non sempre indica la loro origine straniera, ma può costituire una dimostrazione dell’effettiva conoscenza dell’idioma tipico del loro mestiere [pp. 118-122]. Le epigrafi attestano la mobilità a lungo raggio – prevalentemente da centri maggiori e minori del Mediterraneo orientale verso Roma e l’Italia – dei medici, ma ci sono anche diversi casi di mobilità a corto raggio, in ambito regionale, soprattutto nelle province iberiche [pp. 123-127]. L’avvenuta integrazione sociale e culturale (quella politica è quasi del tutto assente nelle province occidentali, mentre è elevata in quelle orientali) dei medici nella comunità in cui operavano è evidente soprattutto dalla ricorrente menzione dei dedicanti – parenti, amici, colleghi, discepoli, patroni, liberti, etc. – degli epitaffi, che mostra la creazione o il mantenimento di una rete relazionale [pp. 128-134, vd. anche Appendice, pp. 137-141]. Sull’attività evergetica dei medici, con sovvenzionamento di opere di interesse pubblico [pp. 135-137]. [L. Cappelletti]

L.DE BLOIS – P.FUNKE – J.HAHN (eds.), The impact of the imperial Rome on religions, ritual and religious life in the Roman Empire, Proceedings of the Fifth Workshop of the International Network Impact of Empire (Roman Empire, 200 BC – AD 476), Münster, June 30 – July 4, 2004, Leiden 2006.

M.DONDIN-PAYRE – M.T.RAEPSAET CHARLIER (eds.), Sanctuaires, pratiques cultuelles et territoires civiques dans l’Occident romain, Bruxelles 2006.

B.ENJUTO SÁNCHEZ, I Neratii: legami tra Roma e le città del Sannio nel IV secolo, in: M.Ghilardi et alii (eds.), Les cités de l’Italie tardo-antique (IVe – VIe siècle). Institutions, économie, société, religion, Roma 2006, 113-120.

G.FACCHINETTI, De donis: una proposta per l’interpretazione di due importanti documenti epigrafici, Aquileia Nostra 77, 2006, 105-138.

M.FASOLO, Antichi paesaggi agrari d’Italia nelle banche dati dell’Agea, Roma 2006.

F.FERRANDINI TROISI, Professionisti “di giro” nel Mediterraneo antico. Testimonianze epigrafiche, in: M.G.Angeli Bertinelli – A.Donati (eds.), Le vie della storia. Migrazioni di popoli, viaggi di individui, circolazioni di idee nel Mediterraneo antico, Atti del II Incontro Internazionale di Storia Antica (Genova, 6-8 ottobre 2004), Roma 2006, 145-154.

L.FINOCCHIETTI, Il territorio della Puglia tra centri indigeni, colonie e municipi romani, Archaeologiae 4, 2006, 11-163.

M.P.FRONDA, Livy 9.20 and Early Roman Imperialism in Apulia, Historia 55.4, 2006, 397-417.

L.GAGLIARDI, Mobilità e integrazione delle persone nei centri cittadini romani. Aspetti giuridici. I. La classificazione degli incolae, Milano 2006.

L.GAGLIARDI, Osservazioni in tema di domicilio degli incolae. La distinzione tra incolae di città e incolae di campagna, in: L.Capogrossi Colognesi – E.Gabba (eds.), Gli Statuti Municipali, Pavia 2006, 647-672.

H.GALSTERER, Die römischen Stadtgesetze, in: L.Capogrossi Colognesi – E.Gabba (eds.), Gli Statuti Municipali, Pavia 2006, 31-56.

H.GALSTERER, Rom und Italien vom Bundesgenossenkrieg bis zu Augustus, in: M.Jehne – R.Pfeilschifter (eds.), Herrschaft ohne Integration? Rom und Italien in republikanischer Zeit, Frankfurt am Main 2006, 293-308.

T.GIMÉNEZ CANDELA, Civitas civium. Cuestiones abiertas sobre municipalidad, Polis II.2, 2006, 195-205.

J.L.GÓMEZ-PANTOJA – M.RODRÍGUEZ CEBALLOS, ¡Fiesta! Una nota sobre los festivales y espectáculos ciudadanos de Hispania, in: J.F.Rodríguez Neila – E.Melchor Gil (eds.), Poder central y autonomía municipal: la proyección pública de las élites romanas de Occidente, Córdoba 2006, 359-384.

A.GONZALES – J.-Y.GUILLAUMIN (eds.), Autour des Libri coloniarum. Colonisation et colonies dans le monde romain, Actes du Colloque International, Besançon, 16-18 octobre 2003, Besançon 2006.

J.-Y.GUILLAUMIN, La notice sur l’ager Anconitanus dans le Liber coloniarum: texte d’origine e gloses, in: A.Gonzales – J.-Y.Guillaumin (eds.), Autour des Libri coloniarum. Colonisation et colonies dans le monde romain, Actes du Colloque International, Besançon, 16-18 octobre 2003, Besançon 2006, 23-29.

E.HERMON, Silla, la legislazione agraria e la memoria degli archivi, Index 34, 2006, 439-453.

M.JEHNE, Römer, Latiner und Bundesgenossen im Krieg. Zu Formen und Ausmaß der Integration in der republikanischen Armee, in: M.Jehne – R.Pfeilschifter (eds.), Herrschaft ohne Integration? Rom und Italien in republikanischer Zeit, Frankfurt am Main 2006, 243-267.
Der A. beschäftigt sich in seinem Artikel mit der Rolle der römischen Armee in Bezug auf Integration und Romanisierung der Bundesgenossen zur Zeit der Republik. Wie der A. zu Bedenken gibt, war das römische Heer nicht gemischt organisiert, sondern Römer, Latiner und Bundesgenossen kämpften in separaten Kohorten, dienten im Normalfall mit Mitbürgern aus der Heimatgemeinde und hatten einen einheimischen Kommandeur [p. 244]. Dies war auch dadurch begründet, dass die sprachliche Vielfalt in der republikanischen Armee noch groß war und die Kommunikation zwischen den verschiedenen Volksgruppen nur durch eine kleine Schicht an peregrinen praefecti cohortis bzw. turmae gewährleistet wurde, welche Latein sprach und die Befehle des römischen Oberkommandanten bzw. der ihm untergeordneten praefecti socium bzw. alaribus an die nicht-lateinisch-sprechenden Kohorten weitergeben konnte. Diese Schicht bzw. die aus verschiedenen Bundesgenossen zusammengestellten Spezialeinheiten der extraordinarii, die aber wohl aufgrund ihrer Latein-Kenntnisse ausgewählt wurden und wohl meistens aus Latiner-Kolonien stammten, erfuhren in größerem Maße eine Romanisierung, während der Rest der Truppen der Bundesgenossen mit den Römern wohl wenig bis gar keinen Kontakt besaß [pp. 245-246]. Der A. weist außerdem darauf hin, dass diese Armee-Organisation, abgesehen von den Kontakten der Offiziere der Bundesgenossen zu den Römern, vor allem das Gemeinschaftsgefühl der Bundesgenossen untereinander gestärkt haben könnte, da sie gemeinsam kämpften und deren Offiziere ohne Aufstiegschancen in der römischen Armee auch keine Rivalität entwickelten [p. 249]. Was das Integrationsgefühl innerhalb der römischen Truppen angeht, sieht der A. eine starke Tendenz zur Akkulturation vor allem römischer Bürger vom ager Romanus, der sich im 2. Jh. v. Chr. bereits bis zu einer Entfernung von 100 Kilometern von Rom erstreckte. Dabei dürfte die dilectio, also die mehrere Tage andauernde Auswahl der Rekruten, eine große Rolle gespielt haben. Dieses wichtige Ritual wurde dezentral und Tribus-weise durchgeführt und vor den Augen der anderen Tribus-Angehörigen wurde man den verschiedenen Truppenteilen zugewiesen. Diese Musterung und Abstufung der Rekruten, die dem römischen Hierarchie-Denken entsprach, spornte weiter hinten gewählte Rekruten zu Ehrgeiz bzw. die als erstes Ausgewählten zur Rechtfertigung ihrer Position an [p. 254]. Entscheidend für die Integration dieser Römer vom Land war, wie der A. anmerkt, dass sie nicht nach Herkunft, sondern quer über alle Einheiten verteilt wurden und nur eines mit ihren Kameraden gemein hatten, nämlich das römische Bürgerrecht. Die republikanische Armee betrieb einen großen Aufwand, um die Zusammenballung von Soldaten gleicher Herkunft zu verhindern und das Gemeinschaftsgefühl römischer Bürger auf diese Weise zu stärken. Als die Rekrutierung von Freiwilligen gegenüber der Aushebung nach Bürgerlisten an Oberhand gewann, taten sich oft Soldaten gleicher Herkunft zusammen, eine natürliche Verhaltensweise, die sich auch in den kaiserzeitlichen Inschriften widerspiegelt, in denen die gemeinsame patria und die Bezeichnungen wie communiceps, municeps und convicanus unter den Kameraden eine wichtige Rolle spielen [p. 255]. Zuletzt spricht der A. die Tatsache an, dass durch den Umstieg von der Aufwandsentschädigung hin zum Sold sich die Tendenz zur Freiwilligenmeldung und gleichzeitiger Professionalisierung vor allem unter den gut bezahlten Centurionen bemerkbar machte, was die Wahrscheinlichkeit eines einfachen römischen Bürgers, rekrutiert zu werden, verringerte. Die Integrationswirkung der römischen Armee, die sich, wie der A. darlegte, vor allem auf die römische Landbevölkerung beschränkte, schien sich daher auch schon vor den Reformen des Marius durch die verstärkte Freiwilligenmeldung verringert haben [pp. 263-267]. [N. Rafetseder]

M.JEHNE – R.PFEILSCHIFTER (eds.), Herrschaft ohne Integration? Rom und Italien in republikanischer Zeit, Frankfurt am Main 2006.

A.KOLB (ed.), Herrschaftsstrukturen und Herrschaftspraxis. Konzepte, Prinzipien und Strategien der Administration im römischen Kaiserreich, Berlin 2006.

D.KREMER, Ius Latinum. Le concept de droit latin sous la Républic et l’Empire. Romanité et modernité du droit, Paris 2006.

U.LAFFI, La struttura costituzionale nei municipi e nelle colonie romane. Magistrati, decurioni, popolo, in: L.Capogrossi Colognesi – E.Gabba (eds.), Gli Statuti Municipali, Pavia 2006, 109-132 [ = in: U.LAFFI, Colonie e municipi nella Stato romano, Roma 2007, 49-79].

F.LA GRECA, I beneficiari della legge agraria di Tiberio Gracco e le assegnazioni in Lucania, Rassegna Storica Salernitana 23.2, 2006, 11.42.

E.LO CASCIO, The finances of the Roman Empire: Budgetary policy, in: A.Kolb (ed.), Herrschaftsstrukturen und Herrschaftspraxis. Konzepte, Prinzipien und Strategien der Administration im römischen Kaiserreich, Berlin 2006, 25-34.

D.MANACORDA, Maestranze alessandrine nella Puglia di età repubblicana, in: M.G.Angeli Bertinelli – A.Donati (eds.), Le vie della storia. Migrazioni di popoli, viaggi di individui, circolazioni di idee nel Mediterraneo antico, Atti del II Incontro Internazionale di Storia Antica (Genova, 6-8 ottobre 2004), Roma 2006, 209-222.

K.MATIJEVIĆ, Cicero, Antonius und die acta Caesaris, Historia 55.4, 2006, 426-450.

E.MEYER, The justice of the Roman governor and the performance of prestige, in: A.Kolb (ed.), Herrschaftsstrukturen und Herrschaftspraxis. Konzepte, Prinzipien und Strategien der Administration im römischen Kaiserreich, Berlin 2006, 167-180.

L.MONACO, Lex Licinia Mucia de civibus redigundis, in: M.P.Baccari – C.Cascione (eds.), Tradizione romanistica e Costituzione, I, Napoli 2006, 741-759.

I.MORENO GALLO, Vías romanas: ingeniería y técnica constructiva, Madrid 20062.

H.MOURITSEN, Hindsight and Historiography: Writing the History of Pre-Roman Italy, in: M.Jehne – R. Pfeilschifter (eds.), Herrschaft ohne Integration? Rom und Italien in republikanischer Zeit, Frankfurt am Main 2006, 23-37.

H.MOURITSEN, Caius Gracchus and the cives sine suffragio, Historia 55.4, 2006, 418-425.

G.PACI, Frammento epigrafico da Urbs Salvia con il terzo e quarto consolato di Gaio Mario, in: M.Silvestrini – T.Spagnuolo Vigorita – G. Volpe (eds.), Studi in onore di F.Grelle, Bari 2006, 175-180.

S.PANCIERA, Storia locale dell’Italia romana. Nursia colonia antoniana?, in: M.Silvestrini – T.Spagnuolo Vigorita – G. Volpe (eds.), Studi in onore di F.Grelle, Bari 2006, 181-191.

J.R.PATTERSON, Landscapes and cities. Rural settlement and civic transformation in early imperial Italy, Oxford 2006.

J.R.Patterson, Colonization and Historiography: The Roman Republic, in: G.Bradley – J.P.Wilson (eds.), Greek and Roman Colonization: Origins, Ideologies and Interactions, Swansea 2006, 189-218.

J.PEYRAS, Les Libri coloniarum et l’œuvre gracchien, in: A.Gonzales – J.-Y.Guillaumin (eds.), Autour des Libri coloniarum. Colonisation et colonies dans le monde romain, Actes du Colloque International, Besançon, 16-18 octobre 2003, Besançon 2006, 47-63.

G.POMA, Riflessi di legislazione romana nelle leggi coloniali e municipali di Spagna: le norme sulla vacatio militiae nella lex Ursonensis, in: A.Sartori – A.Valvo (eds.), Hiberia – Italia. Italia – Hiberia, Convegno Internazionale di Epigrafia e Storia antica, Gargnano – Brescia, 28-30 aprile 2005, Milano 2006, 199-214.
L’A. si propone di chiarire alcuni aspetti del problema della ricezione delle norme romane in ambito municipiale e coloniale [p. 199] a partire dallo studio del cap. 103 della Lex Ursonensis, relativo al munus militiae [p. 200]. La scelta della Lex Urs. come oggetto di studio è motivata dal fatto che essa, a differenza dalla Lex Irnitana, che si rifà ad un complesso legislativo particolarmente eterogeneo, è, dal punto di vista normativo, omogenea, poiché si basa su un atto coloniale e normativo preciso e riconoscibile [p. 199]. Il cap. 103, relativo alla necessità che la colonia possa difendere se stessa e il suo territorio in casi di attacco esterno, attribuisce al duoviro e al prefetto iure dicundo la potestas di armatos educere, in caso di stato di mobilitazione dichiarato dai decurioni [p. 200]. Il richiamo a paralleli normativi romani è, secondo l’A., evidente, soprattutto per quanto riguarda la norma che fissa i poteri di comandi del duoviro e del prefetto, che sono i medesimi di cui gode il tribuno militare romano. Alcuni studiosi [p. 201] ritengono che questa norma sia fuori luogo per la Spagna, e ne mettono in risalto il probabile carattere tralatizio rispetto ad un’originale legge valida per le colonie in Italia o Galla Cisalpina [p. 201]. L’A. ritiene che il contesto storico della Betica in età cesariana o immediatamente post cesariana (secondo la datazione canonica della Lex Urs.) non sia affatto fuori luogo, in considerazione del fatto che la Spagna era stata da poco pacificata. Oltretutto, sembrerebbe strano che una norma di tale rilievo, che oltretutto non implicava l’intervento del potere centrale, potesse essere copiata nella legge costitutiva della colonia solo come risultato di un atto meccanico [p. 201]. Si mette poi in risalto che, a differenza di simili provvedimenti romani, non vi è nel cap. 103 cenno alla vacatio militiae. Quest’ultima è invece descritta in dettaglio nel cap. 62, relativo agli apparitores: nessuno di essi doveva prestare servizio militare contro la sua volontà durante l’anno della carica [p. 202]. Il riferimento normativo è, a detta dell’A., trasparente, basandosi la norma di Urso sulla Lex Cornelia de viginti quaestoribus d’età sillana [p. 203]. Tuttavia, ciò che colpisce nel cap. 62 è l’esclusione della vacatio in caso di tumultus gallicus et italicus. In virtù dell’apparente scarsa, se non nulla, attinenza storica dell’espressione tumultus gallicus et italicus alla Spagna romana, molti studiosi vi hanno voluto vedere prova del carattere tralatizio anche di questa norma, a ulteriore conferma di come l’intera lex non fosse che la riproposizione di una lex composta a Roma, di carattere generico, e attribuita al centro di Urso [p. 204]. Tramite l’analisi di una serie di passi letterari (Cic. Fil. 8.3; Verr. ap. Fest. 486 L, etc.), l’A. [p. 204-206] dimostra sia il carattere formulare dell’espressione tumultus gallicus et italicus sia la sua perdurante validità in età tardo repubblicana, ad indicare, per traslato, pericoli esterni e pericoli domestici. Prendendo ad ulteriore esempio il cap. 63, relativo alla vacatio degli auguri e dei pontefici della colonia [p. 207-208], l’A. mostra come, nei tre capitoli analizzati, ci sia da un lato l’aderenza a modelli normativi centrali – e come tali verosimilmente ampiamente diffusi – dall’altro una serie di modifiche attribuibili al centro locale in questione [pp. 209-210] e dunque significativi solo per esso. In questo senso andrebbero quindi considerate le corrispondenze e le differenze rilevate nei capitoli studiati tra versione locale e corrispondente riferimento normativo romano. A detta dell’A., quest’alternanza esclude una trasposizione meccanica, in ambito locale, di norme varate a Roma [p. 211]. [F. Russo]

A.RAGGI, Le norme sui sacra nelle leges municipales, in: L.Capogrossi Colognesi – E.Gabba (eds.), Gli Statuti Municipali, Pavia 2006, 701–721.

M.RATHMANN, Der Statthalter und die Verwaltung der Reichsstrassen in der Kaiserzeit, in: A.Kolb (ed.), Herrschaftsstrukturen und Herrschaftspraxis. Konzepte, Prinzipien und Strategien der Administration im römischen Kaiserreich, Berlin 2006, 201-260.

C.RICCI, Gladiatori e attori nella Roma giulio-claudia. Studi sul senatoconsulto di Larino, Milano 2006.

J.F.RODRÍGUEZ NEILA – E.MELCHOR GIL (eds.), Poder central y autonomía municipal: la proyección pública de las élites romanas de Occidente, Córdoba 2006.

S.ROMEO, Il cursus honorum e le istituzioni municipali di Copia. Una nuova scoperta epigrafica, MEP 9, 2006, 123-160.

O.SACCHI, Regime della terra e imposizione fondiaria nell’età dei Gracchi. Testo e commento storico-giuridico della legge agraria del 111 a.C., Napoli 2006.

C.SFAMENI, Ville residenziali nell’Italia tardoantica, Bari 2006.

D.STEUERNAGEL, Ancient harbour towns – Religious market places? Formation and social functions of voluntary associations in Roman Ostia, Hephaistos 24, 2006, 141-151.

E.TOBALINA ORAÁ, Poder central y poder local. Roma y las ciudades del Imperio durante el siglo I. d.C., in: J.F.Rodríguez Neila – E. Melchor Gil (eds.), Poder central y autonomía municipal: la proyección pública de las élites romanas de Occidente, Córdoba 2006, 55-79.

E.TODISCO, Le comunità cittadine e “l’altro”: la percezione del forestiero a Roma tra tardarepubblica e altoimpero, in: M.G.Angeli Bertinelli – A.Donati (eds.), Le vie della storia. Migrazioni di popoli, viaggi di individui, circolazioni di idee nel Mediterraneo antico, Atti del II Incontro Internazionale di Storia Antica (Genova, 6-8 ottobre 2004), Roma 2006, 203-207.

E.TODISCO, Sulla glossa vici nel De verborum significatu di Festo. La struttura del testo, in: L.Capogrossi Colognesi – E.Gabba (eds.), Gli statuti municipali, Pavia 2006, 605-614.

N.TRAN, Les membres des associations Romaines. Le rang social des collegiati en Italie et en Gaules sous le Haut-Empire, Rome 2006.

M.TRAVERSO, Esercito romano e società italica in età imperiale, I. I documenti epigrafici, Roma 2006.

J.G.WOLF, Imitatio exempli in den römischen Stadtrechten Spaniens, Iura 56, 2006-2007, 1-54.

A.ZUMBO, L.Vinuleius Brocchus: magistrato con poteri censori a Copia-Thurii, MEP 9, 2006, 111-120.
From the analysis of an unpublished marble fragment bearing a Latin inscription, which joins with other two marble fragments (dating: Julio-claudian period), the author tries to reconstruct the role and the figure of L. Vinuleius Brocchus as responsible of acts of euergetism in the town of Copia-Thurii, especially for the construction of an important public edifice of dubious interpretation (a schola or an esedra) [pp. 111-113] and in general for the urban set up [pp. 115-118]. The hypothesis that the recostruction between the 1st cent. BC and the 1st-2nd cent AD period was also promoted by Caesar, Augustus or other member of the Augustan family is also highly likely as archaeological evidence suggest [pp. 119-120]. [J. Piccinini]


2005

G.ALFÖLDY, Ein römischer Ritter aus Cossura (Pantelleria), ZPE 151, 2005, 193-213.

F.AMARELLI (ed.), Politica e partecipazione nelle città dell’impero romano, Roma 2005.

C.BERRENDONNER, Les interventions du peuple dans les cités d’Etrurie et d’Ombrie à l’époque impériale, in: C.Berrendonner – M.Cébeillac Gervasoni (eds.), Le quotidien institutionnel des cités municipales de l’empire romain d’Occident, MEFRA 117.2, 2005, 517-539.
Partendo dal riesame dell’ipotesi di W.Liebenam (Städteverwaltung im römischen Kaiserreiche, Leipzig 1900), secondo cui il ruolo dei cittadini nelle comunità dell’impero romano si ridusse progressivamente soprattutto a partire dall’età imperiale, l’A. si concentra su alcuni casi delle regioni augustee VI e VII per dimostrare che, in effetti, la funzione dei cittadini fu tutt’altro che formale e meramente decorativa. L’approccio al problema si pone nella linea di una parte della critica moderna, che valorizza la funzione dei cittadini nel contesto delle elezioni locali ed in altri momenti della vita pubblica dei centri dell’impero romano [pp. 517-522; 524-526]. Nel caso specifico delle regiones VI e VII, l’A. rileva in primo luogo come l’occorrenza di termini quali populus, plebs, coloni, cives e municipes sia tutt’altro che irrilevante [pp. 519-520]. Sebbene si ammetta che in molti casi queste occorrenze corrispondano ad usi formulari [pp. 520 ss.], l’analisi di alcune iscrizioni indica invece un uso giuridicamente significativo e differenziato di questi termini (CIL XI, 6117; 6060, etc.). Sulla base della documentazione epigrafica l’A. [pp. 526-530] dimostra in particolare che il popolo mantenne un ruolo attivo nell’attribuzione di varie forme di onori a membri di spicco della comunità (CIL XI, 6971, da Luna). Questi onori sarebbero spesso da ricondurre ad episodi di evergetismo di vario genere (CIL XI, 4096; 4097). Il fatto poi che il termine populus, ad es., sia citato insieme ad altre componenti cittadine [pp. 533 ss.] dimostrerebbe non una formularità d’uso quanto la volontà di esprimere il consensus unanime dell’intero corpo civico (cfr. CIL XI, 1337). La stessa enumerazione delle componenti civiche non sarebbe casuale né formale, ma ricalcherebbe la struttura gerarchica della comunità. Il ruolo del popolo è poi rilevato nella documentazione epigrafica relativa ad altri momenti di vita pubblica, ad es. l’organizzazione di ludi [pp. 534-537]. D’altra parte, l’A. riconosce che sulla base del corpus epigrafico preso in analisi si può senz’altro ammettere l’importanza del popolo in alcuni settori dell’attività pubblica di un centro; nel contempo, non si può dire come tale importanza si esplicasse, soprattutto dal punto di vista giuridico-legislativo [pp. 538-539]. [F. Russo]

C.BERRENDONNER – M.CÉBEILLAC GERVASONI (eds.), Le quotidien institutionnel des cités municipales de l’empire romain d’Occident, MEFRA 117.2, 2005, 433-584.

L.BRICAULT, Recueil des inscriptions concernant les cultes isiaques, Paris 2005.

A.CABALLOS RUFINO – F.FERNÁNDEZ GÓMEZ, Una ley municipal sobre una tabula aenea corregida y otros bronces epigráficos, ZPE 152, 2005, 269-293.

G.CAMODECA, Donne e vita cittadina: nuovi dati da Puteoli, Cumae e Nola del I sec.d.C., in: A.Buonopane – F.Cenerini (eds.), Donna e vita cittadina nella documentazione epigrafica, Atti del II Seminario sulla condizione femminile nella documentazione epigrafica, Verona, 25-27 marzo 2004, Faenza 2005, 171-175.

F.COARELLI, Pits and Fora: A Reply to Henrik Mouritsen, PBSR 73, 2005, 23-30.

A.DE CARLO, I cavalieri e l’amministrazione cittadina nelle città dell’Italia meridionale: la Campania e le regiones II e III, in: C.Berrendonner – M.Cébeillac Gervasoni (eds.), Le quotidien institutionnel des cités municipales de l’empire romain d’Occident, MEFRA 117.2, 2005, 491-506.

S.DMITRIEV, City Government in Hellenistic and Roman Asia Minor, Oxford 2005.

J.-L.FERRARY, Les Grecs des cités et l’obtention de la civitas Romana, in: P.Fröhlich – C.Müller (eds.), Citoyenneté et participation a la basse époque hellénistique, Actes de la table ronde des 22 et 23 mai 2004, Paris, Genève 2005, 51-75.

A.DE LAURENZI, L’Etruria di Augusto. I confini geografici della settima regione augustea, ArchClass 56, 2005, 471-486.

M.GEORGE (ed.), The Roman Family in the Empire. Rome, Italy, and beyond, Oxford 2005.

F.GRELLE, Apulia et Calabria: la formazione di un’identità regionale, VetChr 42, 2005, 135-146.

T.HAECK, The “quinquennales” in Italy: Social Status of a Roman Municipal Magistrate, Latomus 64, 2005, 601-618.

E.LATTANZI, Il crepuscolo della Magna Grecia: la Calabria, in: ACSMG XLIV, Taranto 2005, 459-478.

P.LE ROUX, Peregrini incolae, ZPE 154, 2005, 261-266.

C.LETTA, Vicus rurale e vicus urbano nella definizione di Festo (pp. 502 e 508 L.), RCCM 47, 2005, 81-96.

J.LIU, Local Governments and Collegia: A New Appraisal of the Evidence, in: J.-J. Aubert – Z.Várhely (eds.), A Tall Order: Writing the Social History of the Ancient World, Munich 2005, 279-310.

I.L.MAJAK, Guerra, diritto, cittadinanza: Roma e le comunità italiche nell’età delle guerre puniche, Diritto@Storia 4, 2005, 1-5.

M.L.MANCA, Abitare a colori. Le domus romane di Assisi, Perugia 2005.

M.L.MANCA, Resti di una domus romana rinvenuti in Assisi, all’interno di Palazzo Giampè, in: F.Morandini – F.Rossi (eds.), Domus romane: dallo scavo alla valorizzazione, Atti del Convegno di Studi, Brescia, 3-5 aprile 2003, Milano 2005, 177-186.

A.MASTINO, Storia della Sardegna antica, Nuoro 2005.

V.PONTE, La búsqueda de la seguridad y el orden en las calles de Roma, Anuario da Facultade de Dereito da Universidade da Coruña, 9, 2005, 723-738.

E.SAVINO, Campania tardoantica (284-604 d.C.), Bari 2005.

C.SORACI, Frumenti subvectio: dalla Sicilia a Roma (I secolo a.C.), in: S.Raffaele (ed.), I segni della memoria. Quadri generali e contesti locali. Istituzioni, società e territorio, Atti del Convegno, Donnafugata, Modica, Ragusa Ibla, 1-4 ottobre 2003, Catania 2005, 53-69.

R.SPADEA (ed.), Scolacium. Una città romana in Calabria. Il Museo e il Parco Archeologico, Milano 2005.

D.STEUERNAGEL, Öffentliche Exklusivität. Vereine und Kulte in Ostia während der römischen Kaiserzeit, AW 36, 2005, 39-44.

Tramonto della Magna Grecia. … Magnamque Graeciam, quae nunc quidem deleta est (Cic., Laelius de am., 4, 13), ACSMG XLIV, Taranto, 24-28 settembre 2004, Taranto 2005.

R.E.WALLACE, An Introduction to Wall Inscriptions from Pompeii and Herculaneum. Introduction – Inscriptions with Notes – Historical Commentary – Vocabulary, Wauconda Illinois 2005.

C.WILLIAMSON, The Laws of the Roman people: Public Law in the Expansion and Decline of the Roman Republic, New York 2005.


2004

J.ANDREU PINTADO, Edictum, municipium y lex: Hispania en época flavia (69-96 d.C.), Oxford 2004.

J.ANDREU PINTADU, Construcción pública y municipalización en la Provincia Hispania Citerior: La época Flavia, Iberia 7, 2004, 39-76.

F.ARILLOTTA, L’epigrafe di Gneo Aufidio da Reggio Calabria a Napoli, MEP 7-8, 2004-2005, 373-380.

A.BARONI, La colonia e il governatore, in: G.Salmeri – A.Raggi – A.Baroni (eds.), Colonie romane nel mondo greco, Roma 2004, 9-54.

R.BIUNDO, Agri ex alienis territoriis sumpti. Terre in provincia di colonie e municipi in Italia, MEFRA 116.1, 2004, 371-436.

L.BOVE, Le leges libitinariae e gli appalti pubblici, in: S.Panciera (ed.), Libitina e dintorni. Libitina e i luci sepolcrali. Le leges libitinariae campane. Iura sepulcrorum: vecchie e nuove iscrizioni, Atti dell’XI Rencontre franco-italienne su l’épigraphie, Roma, 10-11 maggio 2002, Roma 2004, 105-118.

M.BUONOCORE, Peltuinum: praefectura e/o municipium?, PP 59, 2004, 418-428.

G.P.BURTON, The Roman Imperial State, Provincial Governors and the Public Finances of Provincial Cities, 27 B.C. – A.D. 235, Historia 53.3, 2004, 311-342.

A.CABALLOS RUFINO, MAS REP 1990/85, otro fragment de la lex coloniae Genetiuae Iuliae, ZPE 147, 2004, 211-216.

M.L.CALDELLI, Le élites locali fanno spettacolo negli edifici di spettacolo, in: M.Cébeillac Gervasoni – L.Lamoine – F.Trément (eds.), Autocélébration des élites locales dans le monde romain: contexte, images, textes (IIe s. av. J.-C. – IIIe s. ap. J.-C.), Clermont-Ferrand 2004, 129-157.

L.CERCHIAI, Poseidonia/Paestum, in: L.Cerchiai – L.Jannelli – F.Longo (eds.), The Greek Cities of Magna Graecia and Sicily, Los Angeles 2004, 62-81.

M.CÉBEILLAC-GERVASONI – L.LAMOINE – F.TRÉMENT (eds.), Autocélébration des élites locales dans le monde romain. Contexte, textes, images (IIe s.av. J.-C. – IIIe s.ap. J.-C.), Actes du Colloque, Clermont-Ferrand, 21-23 novembre 2003, Clermont-Ferrand 2004.

R.COMPATANGELO-SOUSSIGNAN, Colonisation romaine et économie agricole en Italie méridionale aux IIe-Ier s. av. J.-C.: habitat rural, agglomérations secondaires et préfectures, Pallas 64, 2004, 63-76.

A.COŞKUN, Zu den Rechtsgrundlagen der römischen Bürgerrechtsvergabe infolge des Bundesgenossenkrieges, RIDA 51, 2004, 101-132.
Sui casi di concessione viritana della civitas Romana a soldati (C. Mario nel 101 a.C.; Cn. Pompeo Strabone ex lege Iulia nell’89 a.C.; lex Calpurnia nel 90 a.C.) [pp. 102-108]. Secondo l’A. la lex Iulia del 90 a.C. avrebbe offerto la cittadinanza solo ai socii ed ai Latini rimasti fedeli a Roma [pp. 108-112]. Sui casi di Minatius Magius e dei Tudertini; sulla lex Pompeia de Transpadanis dell’89 a.C. [pp. 110-112]. Argomenti dell’A. a favore di una portata limitata della lex Plautia Papiria dell’89 a.C.; sugli adscripti [pp. 112-117]. Sulle (nuove?) tribù, i neocittadini e il loro diritto di voto (passi di Sisenna, Velleio e Appiano] [pp. 117-121]. Sul ruolo dei censori e dei pretori nella registrazione dei neocittadini [pp. 123-127]. Secondo l’A. fino al 70 a.C. i neocittadini non censiti votavano nei concilia plebis e nei comitia tributa in una delle 35 tribù tirata a sorte [pp. 128-130]. Elenco cronologico dei diversi provvedimenti de civitate dal 91 al 70 a.C. [pp. 130-132]. [L. Cappelletti]

A.COŞKUN, “Civitas Romana” und die Inklusion von Fremden in die römische Republik am Beispiel des Bundesgenossenkrieges, in: A.Gestrich – L.Raphael (eds.), Inklusion/Exklusion. Studien zu Fremdheit und Armut von der Antike bis zur Gegenwart, Frankfurt am Main 2004, 85-111.
Su civitas sine suffragio e ius Latii [pp. 86-87]. Revoche e limitazioni della civitas Romana nei confronti di Latini e Italici nel II sec.a.C.; ius migrandi; ius civitatis adipiscendae per magistratum [pp. 88-91]. Rassegna della storiografia moderna sulle cause della guerra sociale [p. 91-92]. Le leggi de civitate del 90-88 a.C. (lex Iulia, etc.) e posizione del senato romano nei confronti dei ribelli [pp. 93-96]. Dediticii e civitas Romana [pp. 97-98]. Sul diritto di voto dei novi cives e la questione delle (nuove?) tribus [pp. 99-104]. Elenco dei provvedimenti legislativi de civitate emanati da Roma nel periodo 91-84 a.C. [pp. 109-110]. [L. Cappelletti]

A.COŞKUN, Zur Umsetzung der Bürgerrechtsverleihungen durch die Lex Plautia Papiria und zu den Prätoren des Jahres 89 v.Chr. (Cic. ARCH.7-9), Eos 91, 2004, 52-63.

F.COSTABILE, Un edile a Scolacium (Bruttii), MEP 7-8, 2004-2005, 311-313.

A.CRISTOFORI, Non arma virumque. Le occupazioni nell’epigrafia del Piceno, Bologna 20042.

L.CURCHIN, The Romanization of Central Spain. Complexity, diversity and change in a provincial hinterland, London 2004.

D.DE FRANCESCO, La proprietà fondiaria nel Lazio (secoli IV-VIII, storia e topografia), Roma 2004.

B.DÍAZ ARIÑO, Heisce Magistreis. Aproximación a los collegia de la Hispania republicana a través de sus paralelos italianos y delios, Gerión 22, 2004, 447-478.

T.ELLIOTT, Epigraphic evidence for boundary disputes in the Roman empire, Chapel Hill 2004.

F.FONTANELLA, Il senato delle Verrine ciceroniane fra teoria e prassi politica, Athenaeum 92.1, 2004, 15-71.

R.FREI-STOLBA (ed.), Siedlung und Verkehr im römischen Reich. Römerstrassen zwischen Herrschaftssicherung und Landschaftsprägung, Akten des Kolloquiums zu Ehren von Prof. H.E.Herzig, vom 28. und 29. Juni 2001 in Bern, Bern 2004.

H.GALSTERER, Die Begräbnisgesetze von Puteoli und Cumae vor dem Hintergrund der Gerichtsbarkeit in den römischen Städten, in: S.Panciera (ed.), Libitina e dintorni. Libitina e i luci sepolcrali. Le leges libitinariae campane. Iura sepulcrorum: vecchie e nuove iscrizioni, Atti dell’XI Rencontre franco-italienne su l’épigraphie, Roma, 10-11 maggio 2002, Roma 2004, 119-132.

A.GIARDINA, L’Italia romana. Storie di un’identità incompiuta, Roma – Bari 20042.

A.GIOVANNINI, Die Tabula Heracleensis: Neue Interpretationen und Perspektiven. Teil I: Die frumentationes, Chiron 34, 2004, 187-204.

M.KULIKOWSKI, Late Roman Spain and its cities, Baltimore 2004.

A.LANDI, Note sulla persistenza della lingua greca d’uso a Neapolis, Vichiana 6, 2004, 207-231.

M.L.LAZZARINI, Sopravvivenze istituzionali e culturali greche nell’Italia romana, in: S.Follet (ed.), L’Hellénisme d’époque romaine. Nouveaux documents, nouvelles approches (Ier s.a.C. – IIIe s.p.C.), Actes du colloque international à la mémoire de L.Robert, Paris, 7-8 juillet 2000, Paris 2004, 173-182.

O.LICANDRO, Domicilium habere. Persona e territorio nella disciplina del domicilio romano, Torino 2004.

K.LOMAS, Funerary Epigraphy and the impact of Rome on Italy, in: L.de Ligt – E.A.Hemelrijk – H.Singor (eds), Roman rule and civic life: Local and regional perspectives (first to fourth centuries AD), Amsterdam 2004, 179-198.

K.LOMAS, Italy in the Roman Republic, 338-31 BC, in: H.Flower (ed), Cambridge Companion to the Roman Republic, Cambridge 2004, 199-224.

H.MOURITSEN, Pits and politics: interpreting colonial fora in Republican Italy, PBSR 72, 2004, 37-68.

S.PANCIERA (ed.), Libitina e dintorni. Libitina e i luci sepolcrali. Le leges libitinariae campane. Iura sepulcrorum: vecchie e nuove iscrizioni, Atti dell’XI Rencontre franco-italienne su l’épigraphie, Roma, 10-11 maggio 2002, Roma 2004.

A.PETITO, Vicissitudini di un’epigrafe (CIL IX, 782 = I2 401), ZPE 147, 2004, 217-224.

P.POCCETTI, Realtà urbane plurilingui dell’antichità a confronto: le città dell’area del Golfo di Napoli e la vexata quaestio della Graeca urbs petroniana, in: R.Bombi – F.Fusco (eds.), Città plurilingui / Multilingual cities. Lingue e culture a confronto in situazioni urbane, Atti del Convegno Internazionale, Udine, 5-7 dicembre 2002, Udine 2004[2005], 415-436.

J.R.W.PRAG, Sicily and the Roman Republic, 241-44 BC: Provincialization and Provincial Identities, PhD Dissertation, University of London 2004.

A.RAGGI, Cittadinanza coloniaria e cittadinanza romana, in: G.Salmeri – A.Raggi – A.Baroni (eds.), Colonie romane nel mondo greco, Roma 2004, 55-68.

O.SACCHI, L’ager Campanus antiquus. Fattori di trasformazione e profili di storia giuridica del territorio dalla ΜΕΣΟΓΕΙΑ arcaica alla centuriatio romana, Napoli 2004.

G.SALMERI, I caratteri della grecità di Sicilia e la colonizzazione romana, in: G.Salmeri – A.Raggi – A.Baroni (eds.), Colonie romane nel mondo greco, Roma 2004, 255-307.

C.SANTI, Alle radici del sacro. Lessico e formule di Roma antica, Roma 2004.

S.SEGENNI, La proprietà imperiale nell’Abruzzo antico (sec. I-II d.C.), in: M.Pani (ed.), Epigrafia e territorio. Politica e società. Temi di antichità romane, VII, Bari 2004, 123-148.

F.SENATORE, Note sulle origini di Potentia: le premesse indigene e l’istituzione del municipium, SCO 50, 2004, 303-328.

M.C.SPADONI, I prefetti nell’amministrazione municipale dell’Italia romana, Bari 2004.

M.C.SPADONI, La civitas sine suffragio e le prefetture in età repubblicana, AFLPer(class) 35, 2004-2007, 193-234.

M.SPANN, Der Haftungszugriff auf den Schuldner zwischen Personal- und Vermögensvollstreckung: eine exemplarische Untersuchung der geschichtlichen Rechtsquellen ausgehend vom Römischen Recht bis ins 21. Jahrhundert unter besonderer Berücksichtigung bayerischer Quellen, Münster 2004.

M.STERNINI, La romanizzazione della Sabina Tiberina, Bibliotheca Archaeologica, 13, Bari 2004.

D.STEUERNAGEL, Kult und Alltag in römischen Hafenstädten. Soziale Prozesse in archäologischer Perspektive, Stuttgart 2004.

E.TODISCO, La percezione delle realtà rurali nell’Italia romana: i vici e pagi, in: M.Pani (ed.), Epigrafia e territorio, politica e società, VII, Bari 2004, 161-184.

M.TROUBNIKOVA, Sul sistema di amministrazione del patrimonio municipale di Tarentum nel I sec.a.C., MEP 7-8, 2004-2005, 279-286.

Y.USTINOVA, Truth Lies at the Bottom of a Cave: Apollo Pholeuterios, the Pholarchs of the Eleats, and Subterraneam Oracles, PP 59, 2004, 25-44.


2003

T.ADAMIK, Temple regulations from Furfo (CIL I2 756), in: H.Solin – M.Leiwo – H.Halla-Aho (eds.), Latin vulgaire/Latin tardif VI, Actes du VIe colloque international sur le latin vulgaire et tardif, Helsinki, 29 août – 2 septembre 2000, Hildesheim 2003, 77-82.

J.N.ADAMS, Bilingualism and the Latin Language, Cambridge 2003.

P.BARRESI, Province dell’Asia Minore. Costo dei marmi, architettura pubblica e committenza, Roma 2003.

C.BERRENDONNER, L’Étrurie septentrionale entre la conquête et Auguste: des cités sans magistrats?, in: M.Cébeillac Gervasoni – L.Lamoine (eds.), Les élites et leurs facettes: les élites locales dans le monde hellenistique et romain, Rome – Clermont Ferrand 2003, 149-170.

R.BIUNDO, Terre di pertinenza di colonie e municipi fuori del loro territorio: gestione e risorse, CCG 14, 2003, 131-141.

A.CALORE, Forme giuridiche del ‘bellum iustum’ (Corso di diritto romano, Brescia, a.a. 2003-2004), Milano 2003.

G.CAMODECA, L’attività dell’ordo decurionum nelle città della Campania dalla documentazione epigrafica, CCG 14, 2003, 173-186.

G.CAMODECA, Studi Liternini. Le iscrizioni nel CIL e Liternum Colonia imperiale, AION(archeol) 9-10, 2002-2003, 283-292.

M.CANNATÀ, Per un contributo allo studio del processo di “romanizzazione” dei Bruttii. Nuove considerazioni a proposito della colonia latina di Vibo Valentia e dell’Ager Bibonensis, Quaderni di archeologia 4, 2003, 183-226.

C.CASTILLO – J.F. RODRÍGUEZ NEILA – F.J.NAVARRO (eds.), Sociedad y economia en el Occidente Romano, Pamplona 2003.

M.CÉBEILLAC GERVASONI – L.LAMOINE (eds.), Les élites et leurs facettes: les élites locales dans le monde hellenistique et romain, Rome – Clermont Ferrand 2003.

M.CHELOTTI, Supplementa Italica, 20: Venusia, Roma 2003.

M.CHELOTTI, La formula d(ecreto) d(ecurionum) attestata epigraficamente in alcune città della Apulia ed Calabria, CCG 14, 2003, 201-207.

R.COMPATANGELO SOUSSIGNAN, Modalités de la romanisation en Italie méridionale: fondations coloniales, structures portuaires et commerce maritime au début de IIe s. av. n. è., in: M.Garrido Hory – A.Gonzalès (eds.), Histoire. Espaces et marges de l’Antiquité. Hommages à Monique Clavel-Lévêque, II, Besançon – Paris 2003, 255-289.

L.D’AMORE, La pritania a Rhegion in epoca ellenistica e imperiale, in: M.L.Lazzarini – P.Lombardi (eds.), L’Italia centro-meridionale tra repubblica e primo impero. Alcuni aspetti culturali e istituzionali, Giornata di Studio – Roma 13 dicembre 2002, Roma 2003, 49-63.

L.DE BLOIS – P.ERDKAMP – O.HEKSTER (eds.), The representation and perception of Roman imperial power, Proceedings of the Third Workshop of the International Network Impact of Empire (Roman Empire, 200 BC – AD 476), Netherlands Institute in Rome, March 20-23, 2002, Amsterdam 2003.

C.FRATEANTONIO, Religiöse Autonomie der Stadt im Imperium Romanum: öffentliche Religionen im Imperium Romanum, Tübingen 2003.

H.GRASSL, Neue Beiträge zu den Stadtrechtsfragmenten aus Lauriacum, Tyche 18, 2003, 1-4.

F.GRELLE, Ad municipalem, Labeo 49, 2003, 32-48.
Nei passi paralleli della costituzione giustinianea Tanta 8c = Δέδωκεν 8c, contenenti l’indicazione dei temi trattati in Dig. 50, il primo titolo, rispettivamente ad municipales = ὑπέρ τε πολιτῶν, corrisponde a quello della rubrica tripartita ad municipalem et de incolis in Dig., 50, 1. In riferimento alla stessa rubrica la riedizione della constitutio Tanta, inserita in Cod.Iust., 1, 17, 2, 8c riporta invece il titolo pro municipalibus. La Vulgata intitola la rubrica ad municipales et de incolis. Diversi tentativi, intrapresi dal XVI (Poliziano, Budé, Forunier, Cuiacio) al XX secolo, di mettere ordine tra le varianti attestate nella tradizione; prevalente nel complesso l’integrazione ad legem municipalem nelle edizioni di Dig., 50, 1 [p. 33-37]. Su queste basi nasce la tesi, formulata da E.Dirksen (1817) e accolta da F.K.von Savigny (1838), secondo cui il testo della Tabula Heracleensis sarebbe stato parte di una legge comiziale voluta da Cesare per disciplinare in modo generale e uniforme l’ordinamento di tutti i municipi; a questa lex municipalis si riferirebbe anche il contenuto della rubrica di Dig., 50, 1. Superamento quasi unanime di questa tesi attraverso studi recenti (spec. M.H.Crawford nel 1998), che sostengono invece l’esistenza di una serie di leggi successive disciplinanti in generale determinate materie relative all’assetto dei municipi [p. 38-39]. Sul liber singularis ad municipalem, monografia che, pur comparendo nell’Index Florentinus, con attribuzione a Paolo, in realtà non fu utilizzata per la compilazione di Dig., 50, 1 e dei Digesta in assoluto. I passi dei Fragmenta Vaticana 237 e 243, disciplinanti la tutela dativa, costituiscono le uniche evidenze su carattere e contenuto del liber, che l’A. ritiene un repertorio elementare di norme attinenti all’organizzazione municipale o ad alcuni aspetti di essa, riconoscendovi il prodotto di una rielaborazione postclassica, riflessa oltretutto nell’uso sostantivale, raro e tardo (metà IV sec. d.C.), del termine municipalis nel titolo dell’opera, uso estraneo a Paolo, che invece e al pari della restante letteratura giurisprudenziale conosce solo quello aggettivale [p. 41-48]. [L. Cappelletti]

M.GUALTIERI, La Lucania romana. Cultura e società nella documentazione archeologica, Napoli 2003.

E.W.HALEY, Baetica felix: people and prosperity in southern Spain from Caesar to Septimius Severus, Austin 2003.

F.HINARD – J.C.DUMONT (eds.), Libitina. Pompes funèbres et supplices en Campanie à l’époque d’Auguste. Édition, traduction et commentaire de la Lex Libitinae Puteolana, Paris 2003.

C.HOLLERAN, The Development of Public Entertainment Venues in Rome and Italy, in: T.Cornell – K.Lomas (eds.), ‘Bread and Circuses’: Evergetism and Municipal Patronage in Roman Italy, London 2003, 46-60.

M.L.LAZZARINI – P.LOMBARDI (eds.), L’Italia centro-meridionale tra repubblica e primo impero. Alcuni aspetti culturali e istituzionali, Giornata di Studio, Roma 13 dicembre 2002, Roma 2003.

E.LO CASCIO, Il rapporto uomini-terra nel paesaggio dell’Italia romana, Index 32, 2003, 1-15.

K.LOMAS, Roman Italy, 338 BC – AD 200: A Sourcebook, London 20032.

K.LOMAS – T.CORNELL (eds.), “Bread and Circuses”. Evergetism and Municipal Patronage in Roman Italy, London – New York 2003.

F.MORA, La presunta censura del 61 a.C. e la storia della censura postsillana, Historia 52, 2003, 504-506.

J.D.MUCCIGROSSO, The Brindisi elogium and the rejected lectio senatus of Appius Claudius Caecus, Historia 52.4, 2003, 496-501.

D.NONNIS, Le implicazioni socio-politiche della produzione e della distribuzione nell’Italia repubblicana: per un repertorio prosopografico, in: C.Zaccagnini (ed.), Mercanti e politica nel mondo antico, Roma 2003, 245-274.

A.PARMA, Per un nuovo corpus dei decreta decurionum delle città romane d’Italia e delle province occidentali, CCG 14, 2003, 167-171.

G.PROSPERI VALENTI, I sacerdozi municipali della regio IV (Sabina et Samnium), Bullettino della Deputazione Abruzzese di Storia Patria 93-94, 2003-2004, 5-75.

G.PROSPERI VALENTI, I sacerdozi municipali della regio VI (Umbria), Bollettino della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria 100.1, 2003, 5.86.

J.RODRÍGUEZ GONZÁLEZ, Historia de las legiones Romanas, Madrid 2003.

J.F.RODRÍGUEZ NEILA, Pecunia communis municipium: decuriones, magistrados y gestión de las finanzas municipales en Hispania, in: C.Castillo – J.F.Rodriguez Neila – F.J.Navarro (eds.), Sociedad y economia en el Occidente Romano, Pamplona 2003, 111-198.

A.RUSSI, Sull’organizzazione politico-amministrativa dei Marsi in età romana, in: M.G.Angeli Bertinelli-A.Donati (eds.), Usi e abusi epigrafici, Atti del Colloquio internazionale di Epigrafia Latina (Genova 20-22 settembre 2001), Roma 2003 [Serta Antiqua et Mediaevalia, VI], 53-64.

F.RUSSO, Il sistema insediativo sannitico nelle fonti letterarie, RCCM 45, 2003, 277-304.

O.SACCHI, L’Ager Campanus Antiquus. Fattori di trasformazione e profili di storia giuridica del territorio dalla ΜΕΣΟΓΕΙΑ arcaica alla centuriatio romana, Napoli 2004.

T.SCHÄFER, Die Rezeption römischer Herrschaftsinsignien in Italien und im Imperium Romanum im 1. und 2. Jh. n.Chr., in: G.Weber – M.Zimmermann (eds.), Propaganda – Selbstdarstellung – Repräsentation im römischen Kaiserreich des 1. Jhs. v.Chr., Stuttgart 2003, 243-273.

S.SEGENNI, I documenti epigrafici pubblici prima dell’esposizione: i decreti decurionali. Osservazioni sulla pubblicazione dei decreta pisana (CIL XI 1420 e 1421), Acme 56, 2003, 72-79.

S.SEGENNI, Pisa in età romana. Le fonti letterarie ed epigrafiche, in: M.Tangheroni (ed.), Pisa e il Mediterraneo. Uomini, merci, idee dagli Etruschi ai Medici, Milano 2003, 87-91.

M.TARPIN, Les magistrats des vici et des pagi et les élites municipales, in: M.Cébeillac Gervasoni – L.Lamoine (eds.), Les élites et leurs facettes: les élites locales dans le monde hellenistique et romain, Rome – Clermont Ferrand 2003, 257-266.
L’A. propone un’analisi delle élites in realtà locali di minore importanza, quali vici e pagi, a partire da uno studio dei magistri vici e dei magistri pagi [p. 257]. Dopo aver sottolineato la scarsa utilità delle fonti letterarie, che quasi mai menzionano queste due cariche (con l’eccezione dei testi gromatici), l’A. si concentra sul dato epigrafico, la cui consistenza e relativa omogeneità permettono di svolgere alcune considerazioni generali sul ruolo e l’aspetto sociale dei magistri vici e dei magistri pagi [p. 258]. L’A. premette alla sua analisi una precisazione metodologica: con il riferimento alle élites locali si intende coloro che ricoprono, nell’ambito vicanico e paganico, cariche pubbliche elettive o per nomina e che per questo motivo costituiscono un gruppo ristretto e definito all’interno della compagine sociale d’appartenenza, mentre ricadono fuori dall’analisi i vicani e i pagani (le cui attestazioni sono troppo numerose e varie, e perciò non comparabili con quelle dei magistri vici e magistri pagi), i magistrati romani (come i praefecti) e i possessores [p. 258]. La prima caratteristica rilevata dei magistri vici è che, in larghissima maggioranza (eccezione in CIL XIII, 2949), nessuno di questi ha poi ricoperto una qualche carica all’interno del cursus honorum municipale o locale [p. 260]. Non sono infatti quasi mai attestati magistri vici che siano anche stati patroni vici [p. 260], laddove questi ultimi si occupavano di solito del finanziamento delle strutture pubbliche di un vicus (cfr. il caso di M.Agrippa, che paga la costruzione di un edificio di un vicus campano, CIL X, 4831). Altra caratteristica dei magistri vici è che essi sono in larga parte schiavi affrancati, o, in misura minore, figli di schiavi affrancati [p. 261]. Nonostante alcuni punti di contatto con il sevirato, l’A. precisa come i magistri vici fossero comunque considerati socialmente inferiori rispetto ai seviri [p. 261]. Da un punto di vista onomastico, l’A. sottolinea come i magistri vici fossero molto raramente imparentati con le famiglie notabili del luogo [p. 262]. A differenza dei magistri vici, l’analisi onomastica mostra come i magistri pagi fossero regolarmente membri di famiglie di primo piano del territorio [p. 263]. Tra i vari esempi, sembra particolarmente significativo quello di T.Anienus, magister pagi a Furfo (CIL IX, 3521), il cui gentilizio ricorre anche nell’epigrafe dei dedicanti del tempio di Iuppiter Liber nella stessa zona (CIL IX, 3513). Un’analisi dettagliata delle attestazioni del gentilizio Vsulunes, dalla Gallia Narbonense, conferma l’importanza sociale, oltre che economica, delle gentes da cui i magistri pagi provenivano [p. 264-265]. Nelle conclusioni [p. 264], l’A. riassume le differenze salienti tra i magistri vici e i magistri pagi. Nonostante una somiglianza nella denominazione, i magistri vici e i magistri pagi ricoprivano cariche e funzioni del tutto diverse: mentre ai primi spettava essenzialmente il compito di censire le persone e gli immobili di un vicus, i secondi, oltre a tale compito (l’A. cita a tale proposito i praepositi pagi di un’iscrizione da Trinitapoli, AE 1984, 250), assolvevano a funzioni ben più complesse, come ad es. la ripartizione dei rifornimenti alle truppe stanziate sul territorio. Tale differenza spiega perché i magistri vici fossero di provenienza sociale più umile e non proseguissero la carriera ricoprendo altre e più importanti cariche; anche in una élite, dunque, vi erano differenti gradi di importanza sociale [p. 265-266]. [F. Russo]

F.VAN HAEPEREN, Décurions ou curions dans le ‘De Magistratibus’ 1, 9 de Jean le Lydien, Latomus 62, 2003, 682-683.

G.ZARRO, L’ager Campanus tra espropriazione e privatizzazione, Labeo 49, 2003, 223-228.

F.ZEVI (ed.), Romans on the Bay of Naples and Other Essays on Roman Campania, Bari 2003.


2002

T.ADAMIK, A Furfói Iuppiter Liber-Templom szabályzata (CIL I2, 756), Antik Tanulmányok 46.1-2, 2002, 65-78.

J.N.ADAMS – M.JANSE – S.SWAIN (eds.), Bilingualism in ancient society. Language contact and the written text, Oxford – New York 2002.

M.F.BASLEZ, Mobilité et ouverture de la communauté ‘Romaine’ de Délos: amitiés, mariages mixtes, adoptions, in: C.Müller – C.Hasenohr (eds.), Les Italiens dans le Monde Grec, IIe siècle av. J.-C. – Ier siècle ap. J.-C. Circulation, activités, intégration, Actes de la table ronde, Paris 14-16 mai 1998, Paris 2002, 55-65.

A.BRESSON, Italiens et Romains à Rhodes et à Caunos, in: C.Müller – C.Hasenohr (eds.), Les Italiens dans le Monde Grec, IIe siècle av. J.-C. – Ier siècle ap. J.-C. Circulation, activités, intégration, Actes de la table ronde, Paris 14-16 mai 1998, Paris 2002, 147-162.

M.BUONOCORE, L’Abruzzo e il Molise in età romana tra storia ed epigrafia, I-II, L’Aquila 2002.

A.BURNETT, Latin on coins of the western empire, in: A.E.Cooley (ed.), Becoming Roman, writing Latin? Literacy and Epigraphy in the Roman West, Portsmouth, R.I. 2002, 33-40.

S.BUTLER, The Hand of Cicero, London – New York 2002.

A.CABALLOS RUFINO – F.FERNÁNDEZ GOMÉZ, Nuevos testimonios andaluces de la legislación municipal flavia, ZPE 141, 2002, 261-280.

P.CAMPAGNOLI – E.GIORGI, La romanizzazione della dorsale umbro-marchigiana: i casi dei monti Sibillini e del monte Catria, in: in: D.Poli (ed.), La battaglia del Sentino. Scontro fra nazioni e incontro in una nazione, Atti del Convegno di Studi, Camerino-Sassoferrato 10-13 giugno 1998, Roma 2002, 209-240.

L.CAPOGROSSI COLOGNESI, Persistenza e innovazione nelle strutture territoriali dell’Italia romana. L’ambiguità di una interpretazione storiografica e dei suoi modelli, Napoli 2002.

L.CAPOGROSSI COLOGNESI, Pagi sanniti e centuriatio romana, in: G.Franciosi (ed.), Ager Campanus, Atti del Convegno Internazionale “La storia dell’ager Campanus, i problemi della limitatio e sua lettura attuale”, Real sito di S. Leucio, 8-9 giugno 2001, Napoli 2002, 77–93.

L.CAPOGROSSI COLOGNESI, Pagi, vici e fundi nell’Italia romana, Athenaeum 90, 2002, 5-48.
L’A. si esprime contro la moderna interpretazione “continuistica” tra realtà paganica preromana e assetto paganico romano [pp. 11-21]. Sulla Tavola di Veleia [pp. 17-22]. Sulla Tavola dei Ligures Baebiani [pp. 23-25]. Rassegna delle fonti antiche su pagi e vici d’età preromana, spec. in riferimento ai Sanniti. Prevale la menzione del vicus come struttura insediativa alternativa rispetto alle strutture cittadine [pp. 30-31]. Il pagus romano unifica e riorganizza le molteplici strutture italiche preromane nell’ambito di un nuovo assetto territoriale ed istituzionale delineatosi con il processo di municipalizzazione tra la fine della repubblica e l’età augustea. Le originarie diversità territoriali, organizzative, giuridiche delle singole popolazioni influenzano la nuova realtà romanizzata e quindi anche il configurarsi del pagus romano [pp. 34-39]. Fonti epigrafiche su pagi e vici in ambito italico, iberico, gallico, africano, spagnolo [pp. 37-40]. L’adozione generalizzata del pagus da parte romana (rispetto al vicus, ai conciliabula etc.) si spiega con la sua bassa potenzialità politica, richiamando esso essenzialmente una dimensione territoriale [pp. 42-43]. La fisionomia unitaria del pagus romano non si deve alla persistenza di una struttura uniforme preesistente, bensì è il risultato di un processo graduale svoltosi sotto il dominio romano [pp. 44-46]. [L. Cappelletti]

M.CÉBEILLAC GERVASONI, Les rapports institutionnels et politiques d’Ostie et de Rome de la république au IIIe siècle ap. J.-C., MEFRA 114, 2002, 58-86.

C.CHIAVIA, Programmata. Manifesti elettorali nella colonia romana di Pompei, Torino 2002.

A.E.COOLEY, The survival of Oscan in Roman Pompeii, in: A.E.Cooley (ed.), Becoming Roman, writing Latin? Literacy and Epigraphy in the Roman West, Portsmouth, R.I. 2002, 77-86.

T.J.CORNELL – K.LOMAS (eds.), Evergetism and Municipal Patronage in Ancient Italy, London 2002.

M.H.CRAWFORD, Tribus, tessères et régions, CRAI 146, 2002, 1125-1136.

L.DE BLOIS – J.RICH (eds.), The transformation of economic life under the Roman Empire, Proceedings of the Second Workshop of the International Network Impact of Empire (Roman Empire, 200 BC – AD 476), Nottingham, July 4-7, 2001, Amsterdam 2002.

A.DE CARLO, Dediche imperiali da Liternum. A Traiano, Restitutor Italiae, del 113 – 116 e a Caracalla del 211 – 212, AION(archeol) 9-10, 2002-2003, 293-305.

M.H.DETTENHOFER, Die Wahlreform des Tiberius und ihre Auswirkungen, Historia 51, 2002, 349-358.

W.ECK, Imperial Administration and Epigraphy: in Defence of Prosopography, in: A.K.Bowman et alii (eds.), Representations of Empire. Rome and the Mediterranean World, Proceedings of the British Academy 114, 2002, 131-152.

U.EGELHAAF-GAISER – A.SCHÄFER (eds.), Religiöse Vereine in der römischen Antike. Untersuchungen zu Organisation, Ritual und Raumordnung, Tübingen 2002.

J.-L.FERRARY, La création de la province d’Asia et la présence Italienne en Asie Mineure, in: C.Müller – C.Hasenohr (eds.), Les Italiens dans le Monde Grec, IIe siècle av. J.-C. – Ier siècle ap. J.-C. Circulation, activités, intégration, Actes de la table ronde, Paris 14-16 mai 1998, Paris 2002, 133-146.

H.I.FLOWER, Rereading the Senatus Consultum de Bacchanalibus of 186 BC: Gender Roles in the Roman Middle Republic, in: V.B.Gorman – E.W.Robinson (eds.), Oikistes. Studies in Constitutions, Colonies, and Military Power in the Ancient Worlds offered in Honor of A.J.Graham, Leiden 2002, 79-98.

G.FRANCIOSI (ed.), Ager Campanus, Atti del Convegno Internazionale “La storia dell’ager Campanus, i problemi della limitatio e sua lettura attuale”, Real sito di S. Leucio, 8-9 giugno 2001, Napoli 2002.

G.FRANCIOSI (ed.), La romanizzazione della Campania antica, Napoli 2002.

M.GAGGIOTTI, Nuova luce sull’economia della Sicilia romana da una rilettura dell’iscrizione siracusana ILLRP 279, in: M.Khanoussi – P.Ruggeri – C.Vismara (eds.), L’Africa romana. Lo spazio marittimo del Mediterraneo occidentale. Geografia storica ed economia, Atti del XIV Convegno Internazionale di Studi, Sassari, 7-10 dicembre 2000, Roma 2002, 1053-1062.

E.GARCÍA FERNÁNDEZ, Observaciones jurídicas sobre la fundación de Corduba y la tribus Sergia, in: S.Crespo Ortiz de Zárate – A.Alonso Ávila (eds.), Scripta antiqua. In honorem Á.Montenegro Duque et J.M.Blázquez Martínez, Valladolid 2002, 265-272.

C.J.GODDARD, Les formes festives de l’allégeance au prince en Italie centrale sous le règne de Constantin. Un suicide religieux?, MEFRA 114, 2002, 1025-1088.

I.GRADEL, Emperor Worship and Roman Religion, Oxford 2002.

H.INGLEBERT, Citoyenneté romaine, romanités et identités romaines sous l’Empire, in: H.Inglebert (ed.), Idéologie et valeurs civique dans le Monde Romain. Hommage à C.Lepelley, Nanterre 2002, 241-260.

F.LAMBERTI, L’Irnitana maggiorenne, Memorias de Historia antigua 23-24, 2002-2003, 21-39.

E.LO CASCIO, Ancora sugli “Ostia’s services to Rome”: collegi e corporazioni annonarie a Ostia, MEFRA 114, 2002, 87-109.

G.LUONGO, La terra dei Marsi: cristianesimo, cultura, istituzioni, Atti del Convegno di Avezzano, 24-26 settembre 1998, Roma 2002.

M.T.LUZZATO, Lo scandalo dei «Retori latini». Contributo alla storia dei rapporti culturali fra Grecia e Roma, StudStor 43.2, 2002, 301-346.

A.MANZO, L’ager Campanus. Dalla deditio di Capua alla redazione della forma agri Campani di Publio Cornelio Lentulo, in: G.Franciosi (ed.), La romanizzazione della Campania antica, Napoli 2002, 125–159.

S.POTHECARY, Strabo the Tiberian Author: Past, Present and Silence in Strabo’s Geography, Mnemosyne 55, 2002, 387-438.

J.-M.RAINER, Aspekte des römischen Baurechtes und Ostia, in: C.Bruun – A.Gallina Zevi (eds.), Ostia e Portus nelle loro relazioni con Roma, Atti del Convegno, Institutum Romanum Finlandiae, Roma, 3 – 4 dicembre 1999, Roma 2002, 33-39.

P.P.RIPOLLÈS – J. VELAZA, Saguntum, colonia Latina, ZPE 141, 2002, 285-291.
In ihrem Artikel versuchen die A. durch eine Zusammenschau von neu entdeckten sowie neu interpretierten Münzen zu zeigen, dass Saguntum für einen bestimmten Zeitraum den Rang einer latinischen Kolonie besaß. Zunächst gehen die A. auf die Forschungsgeschichte ein, als die Forscher frühe Münzfunde falsch deuteten (AEM. ERCOL statt AEM AE COL). Durch einige Neufunde und genaue Erforschung des Stils der Motive konnten die A. mittlerweile 4 Phasen der Münzemission aus der Zeit der Kolonie feststellen, beginnend mit der bereits früh bekannten Münze L.Aem [—] ae. Aed(iles) col(oniae) bis zur letzten Phase [-] Baeb. Glob. M. Pop Ru [-]. [a]e[d(iles) col(oniae)]. Die nächste Münzemission fällt bereits unter die Phase, als Saguntum ein municipium war [pp. 286-287]. Den ungefähren Zeitraum der Koloniephase grenzen die A. durch zwei Belege ein: In seiner Rede für Balbus, geschrieben 56 v. Chr., spricht Cicero von Saguntum als einer „civitas foederata“ (Cic. Balb. 23; terminus post quem). In einer Inschrift, die Alföldy auf 3-4 v. Chr. schätzt, wird Saguntum erstmals als municipium bezeichnet (CIL II², 14, 305; terminus ante quem) [p. 288]. Da es aber nun keine weiteren epigraphischen oder historiographischen Hinweise gibt, die den Zeitraum des Status einer Kolonie für Saguntum eingrenzen, bedienen sich die A. einer Theorie von J.M. Abascal (La fecha de la promoción colonial de Carthago Nova y sus repercusiones edilicias, Mastia 1, 2002, 21-44), wonach Carthago Nova auf eine Initiative von Pompeius Magnus 54 v. Chr. zu einer Kolonie erhoben worden ist, und legen diese auf Saguntum um. Da wir von Pompeius-Anhängern (z.B. die Fabii bei Cic. Balb. 51) und von epigraphischen Belegen von Pompeii in Saguntum in augusteischer Zeit wissen, könnte es möglich sein, dass Pompeius Saguntum in seine Strategie, das Vertrauen und die Abhängigkeit wichtiger mediterraner Küstenstädte für sich zu gewinnen, einbezog und zu einer Kolonie erhob, bevor sie unter Augustus schließlich zu einem municipium gemacht wurde [pp. 289-290]. [N. Rafetseder]

J.-D.RODRÍGUEZ MARTÍN, Vollstreckungsprozess ohne Urteil im römischen Recht (Kommentar zur Lex Luci Lucerini), in: B.Feldner et alii (eds.), Ad Fontes. Europäisches Forum Junger Rechtshistorikerinnen und Rechtshistoriker Wien 2001, Frankfurt am Main 2002, 319-331.
Sul procedimento esecutivo della manus iniectio pro iudicato contemplato nella lex epigrafica CIL I2, 401 = IX 782 = ILLRP 504 della colonia latina di Luceria (fondata nel 315/314 a.C.), per la quale l’A. accetta la cronologia di II sec. a.C. Si ripercorrono criticamente le differenti opinioni moderne sulla natura dell’istituto stesso, se esso in quanto pro iudicato e pertanto non necessitando di un processo e della pronuncia di una sentenza, rappresentasse un progresso o un regresso rispetto alla restante procedura processuale romana delle legis actiones [pp. 320-326]. Si evidenzia il fatto che nella lex di Luceria la manus iniectio pro iudicato trova applicazione – in base ad una previsione di legge romana o latina, forse più antica del testo che la tramanda – non nel campo privatistico di originaria appartenenza, ma pubblicistico, poiché l’interesse da tutelare è pubblico, l’attivazione del procedimento spetta a chiunque della cittadinanza, e in sostituzione del cittadino è il magistrato ad intervenire. Le ragioni della scomparsa del mezzo esecutivo diretto della manus iniectio azionato da un privato a tutela di interessi pubblici sono da imputare da un lato all’affermarsi ed al sostituirsi nel II sec.a.C. del processo formulare, dall’altro a ragioni sociali denunciate già per il III sec.a.C. da Plauto, Pers. 53-76 a proposito del redditizio “mestiere” dei quadruplatori [pp. 327-331]. [L. Cappelletti]

S.SEGENNI, Problemi elettorali e amministrazione a Pisa alla morte di Gaio Cesare (CIL XI 1421 = I.I. VII, 1, 7), in: P.G.Michelotto (ed.), Λόγιος ἀνήρ. Studi di antichità in memoria di M.A.Levi, Milano 2002, 379-393.

C.SORACI, La decima nelle fonti letterarie greche e latine. Studio sulle origini e sul significato del termine, Quaderni Catanesi di studi antichi e medievali 1, 2002, 309-408.

M.TARPIN, Vici e pagi dans l’Occident romain, Rome 2002.

R.S.O.TOMLIN, The Flavian Municipal Law: One or Two More Copies, ZPE 141, 2002, 281-284.

M.R.TORELLI, Benevento romana, Roma 2002.

A.TORTORIELLO, Dedica da Liternum al Cesare Salonino del 258 – 260, AION(archeol) 9-10, 2002-2003, 307-311.

F.WULFF ALONSO, Roma e Italia de la Guerra Social a la retirada de Silla (90-79 a.C.), Bruessel 2002.

A.ZSCHÄTZSCH, Eine neue Inschrift der republikanischen Zeit aus Grumentum, ZPE 141, 2002, 292-294.


2001

G.ALTRUI – A.COLUCCELLI (eds.), Lucera antica. L’età preromana e romana, Atti del IV Convegno di Studi Storici, Lucera, 15 gennaio 1993, Lucera 2001.

E.BENELLI, The Romanization of Italy through the epigraphic record, in: S.Keay – N.Terrenato (eds.), Italy and the West: comparative issues in Romanization, Oxford 2001, 7-16.

W.BROADHEAD, Rome’s migration policy and the so-called ius migrandi, CCG 12, 2001, 69-89.

A.CABALLOS RUFINO, Latinidad y municipalización de Hispania bajo los Flavios. Estatuto y normativa, in: G.Cruz Andreotti – V.Ramos Castillo (eds.), Las leyes municipales en Hispania. Aniversario del descrubrimiento de la Lex Flavia Malacitana, Mainake 23, 2001, 101-119.

G.CAMODECA, I pagi di Nola, in: E.Lo Cascio – A.Storchi Marino (eds.), Modalità insediative e strutture agrarie nell’Italia meridionale in età romana, Atti del Convegno Internazionale, Napoli 11-13 giugno 1998, Bari 2001, 213-228.

G.CAMODECA, Albi degli Augustales di Liternum della seconda metà del II secolo, AION(archeol) 8, 2001, 163-182.

F.COARELLI, Il rescritto di Spello e il santuario ‘etnico’ degli Umbri, in: Umbria cristiana. Dalla diffusione del culto al culto dei Santi (secc. IV-X), Atti del XV Congresso Internazionale di Studi sull’Alto Medioevo, Spoleto, 23-28 ottobre 2000, I-II, Spoleto 2001, 39-51.

E.CURTI, Toynbee’s legacy. Discussing aspects of the Romanization of Italy, in: S.J.Keay – N.Terrenato (eds.), Italy and the West: comparative issues in Romanization, Oxford 2001, 17-26.

L.DE BLOIS (ed.), Administration, prosopography and appointment policies in the Roman Empire, Proceedings of the First Workshop of the International Network Impact of Empire (Roman Empire, 27 BC – AD 476), Leiden, June 28 – Juli 1, 2000, Amsterdam 2001.

O.DE CAZANOVE, Civita di Tricarico nell’età della romanizzazione, in: E.Lo Cascio – A.Storchi Marino (eds.), Modalità insediative e strutture agrarie nell’Italia meridionale in età romana, Atti del Convegno Internazionale, Napoli 11-13 giugno 1998, Bari 2001, 169-202.

M.DONDIN-PAYRE – M.-T.RAEPSAET-CHARLIER (eds.), Noms, Identités culturelles et romanisation sous le Haut-Empire, Séminaire d’histoire romaine et d’épigraphie latine, Bruxelles 2001.

J.L.FRANKLIN, Pompeis difficile est: studies in the political life of imperial Pompeii, Ann Arbor 2001.

M.P.GARCÍA BELLIDO – C.BLÁZQUEZ (eds.), Diccionario de cecas y pueblos hispánicos, I-II, Madrid 2001.

E.GARCÍA FERNÁNDEZ, El municipio latino: Origen y desarrollo constitucional, Madrid 2001.

E.GARCÍA FERNÁNDEZ, Immunitas y adtributio, in: F-J.Sánchez-Palencia – J.Mangas (eds.), El edicto del Bierzo. Augusto y el Noroeste de Hispania, Ponferrada 2001, 113-122.

F.GNOLI, Peculato e responsabilità dei magistrati nella “lex municipii Tarentini”, in: Antecessori oblata. Cinque studi dedicati ad Aldo dell’Oro, Padova 2001, 1-22.

F.GRELLE, I giuristi, il diritto municipale e il Codex Gregorianus, in: Iuris vincula. Studi in onore di Mario Talamanca, IV, Napoli 2001, 322-345.

M.HORSTER, Bauinschriften römischer Kaiser. Untersuchungen zu Inschriftenpraxis und Bautätigkeit in Städten des westlichen Imperium Romanum in der Zeit des Prinzipats, Stuttgart 2001.

S.KEAY – N.TERRENATO (eds.), Italy and the West: comparative issues in Romanization, Oxford 2001.

I.KROPPENBERG, Die Insolvenz im klassischen römischen Recht. Tatbestände und Wirkungen außerhalb des Konkursverfahrens, Köln 2001.

U.LAFFI, Studi di storia romana e di diritto, Roma 2001.

S.LAZZARINI, Lex metallis dicta. Studi sulla seconda tavola di Vipasca, Roma 2001.

P.LE ROUX, Le droit latin provincial: un itinéraire d’historien, Ktèma 26, 2001, 173-178.

E.LO CASCIO, Il census a Roma e la sua evoluzione dall’età «serviana» alla prima età imperiale, MEFRA 113, 2001, 565-603.

L.LORETO, Il bellum iustum e i suoi equivoci. Cicerone ed una componente della rappresentazione romana del Völkerrecht antico, Napoli 2001.

M.M.MAGALHAES, Iscrizioni nuove o riedite di Nuceria, in: F.Senatore (ed.), Pompei tra Sorrento e Sarno, Atti del terzo e quarto ciclo di conferenze di geologia, storia e archeologia, Pompei, gennaio 1999 – maggio 2000, Roma 2001, 267-296.
Tra le iscrizioni inedite qui raccolte dall’A., una risale all’età gulio-claudia ed ha carattere votivo e ufficiale, l.4: [L(ocus)] d(atus) d(ecreto) [d(ecurionum)] [pp. 267-270]. Un’altra iscrizione su cippo viario è stata rinvenuta nel 1992 a Scafati e ora è al Museo Archeologico Valle del Sarno: dopo esame autoptico si propone una nuova lettura del testo [M(arcus) Antonius M(arci) f(ilius) C[—] / C(aius) Coranus C(aii) f(ilius) Tuscu(s) / IIIIvir(i) aed(iles) / viam pontis et / substructiones / de sua pecun(ia) refec(erunt)] e una nuova datazione (tra l’età protoaugustea e l’età giulio-claudia). I quattuorviri aediles ivi menzionati sarebbero magistrati della colonia romana di Nuceria e costituirebbero la coppia di edili accanto alla coppia di IIviri iure dicundo [pp. 288-292]. Infine a proposito del quinquevirato attestato a Nuceria in CIL X 1081 = ILS 6446 (età augustea), esso viene spiegato come un onore eccezionale, forse di carattere censorio, legato al rango equestre raggiunto dal personaggio [nt. 82]. [L. Cappelletti]

M.MUNZI, Strategies and forms of political Romanization in central-southern Etruria (third century BC), in: S.Keay – N.Terrenato (eds.), Italy and the West: comparative issues in Romanization, Oxford 2001, 39-53.

E.PAPI, L’Etruria dei Romani. Opere pubbliche e donazioni private in età imperiale, Roma 2001.

M.F.PETRACCIA LUCERNONI, Gli stationarii in età imperiale, Serta Antiqua et mediaevalia, 3, Roma 2001.

F.PROCCHI, “Si quis negotiandi causa emisset quod aedificium …”. Prime considerazioni su intenti negoziali e ‘speculazione edilizia’ nel principato, Labeo 47, 2001, 411-438.

A.RAGGI, Senatus consultum de Asclepiade Clazomenio sociisque, ZPE 135, 2001, 73-116.

J.RAMÓN ROBLES, De la protección de los edificios privados. Estudio comparado de los textos municipales hispanos del siglo I, el código de Justiniano y las siete partidas, Anales de Derecho 19, 2001, 181-193.

B.RÉMY, Nouvelles inscriptions de médecins dans la partie occidentale de l’Empire Romain (l'”Année Épigraphique” 1983-1996), Epigraphica 63, 2001, 277-283.

A.B.SANGINETO, Trasformazioni o crisi nei Bruttii fra il II a.C. ed il VII d.C.?, in: E.Lo Cascio – A.Storchi Marino (eds.), Modalità insediative e strutture agrarie nell’Italia meridionale in età romana, Bari 2001, 203-246.

M.SARTRE, Les colonies romaines dans le monde grec. Essai de synthèse, Electrum 5, 2001, 111-152.

M.SILVESTRINI, La diffusione della tribù Galeria in Irpinia e in Apulia, in: E.Lo Cascio – A.Storchi Marino (eds.), Modalità insediative e strutture agrarie nell’Italia meridionale in età romana, Bari 267-283.

H.SOLIN, Un aspetto dell’onomastica plebea e municipale. La ripresa di nomi illustri da parte di comuni cittadini, in: G.A.Bertinelli – A.Donati (eds.), Varia epigraphica, Atti del Colloquio internazionale di epigrafia, Bertinoro, 8-10 giugno 2000, Faenza 2001, 411-427.

D.STEUERNAGEL, Kult und Community. Sacella in den Insulae von Ostia, MDAIR 108, 2001, 41-56.

N.TERRENATO, A tale of three cities: the Romanization of northern coastal Etruria, in: S.Keay – N.Terrenato (eds.), Italy and the West: comparative issues in Romanization, Oxford 2001, 54-67.

A.ZACK, Studien zum “römischen Völkerrecht”, Göttingen 2001.


2000

S.ACCARDO, Villae romanae nell’ager Bruttius. Il paesaggio rurale calabrese durante il dominio romano, Roma 2000.

B.ALBANESE, “Res repetere” e “bellum indicere” nel rito feziale (Liv. 1, 32, 5-14), ASGP 46, 2000, 7-47.

B.ALBANESE, Foedus e ius iurandum, pax per sponsionem, ASGP 46, 2000, 49-75.

G.ALFÖLDY, Das neue Edikt des Augustus aus El Bierzo in Hispanien, ZPE 131, 2000, 177-205.

G.AMODIO, Pompei e i rapporti col centro, in: M.Cébeillac Gervasoni (ed.), Les élites municipales de l’Italie péninsulaire de la mort de César à la mort de Domitien entre continuité et rupture: classes sociales dirigeantes et pouvoir central, Colloque tenu à Naples, 6-8 février 1997, Rome 2000, 71-98.

C.ANDO, Imperial Ideology and Provincial Loyalty in the Roman Empire, Berkeley 2000.

G.BANDELLI, I praefecti iure dicundo come supplenti degli imperatori e dei cesari nelle regiones XI, X, IX e VIII, in: M.Cébeillac Gervasoni (ed.), Les élites municipales de l’Italie péninsulaire de la mort de César à la mort de Domitien entre continuité et rupture: classes sociales dirigeantes et pouvoir central, Colloque tenu à Naples, 6-8 février 1997, Rome 2000.

E.BISPHAM, Carved in stone: the municipal magistracies of Numerius Cluvius, in: A.E.Cooley (ed.), The Epigraphic Landscape of Roman Italy, London 2000, 39-75.

R.BIUNDO, Struttura della classe dirigente a Pompei e mobilità sociale. I rapporti con il centro, in: M.Cébeillac Gervasoni (ed.), Les élites municipales de l’Italie péninsulaire de la mort de César à la mort de Domitien entre continuité et rupture: classes sociales dirigeantes et pouvoir central, Colloque tenu à Naples, 6-8 février 1997, Rome 2000, 33-69.

G.BRADLEY, Ancient Umbria. State, Culture, and Identity in Central Italy from the Iron Age to the Augustan era, Oxford 2000.

G.CAMODECA, Les élites di rango senatorio ed equestre della Campania fra Augusto e i Flavii. Considerazioni preliminari, in: M.Cébeillac Gervasoni (ed.), Les élites municipales de l’Italie péninsulaire de la mort de César à la mort de Domitien entre continuité et rupture: classes sociales dirigeantes et pouvoir central, Colloque tenu à Naples, 6-8 février 1997, Rome 2000, 99-119.

B.CAMPBELL, The Writings of the Roman Land Surveyors. Introduction, Text, Translation and Commentary, London 2000.

L.CAPOGROSSI COLOGNESI, Cittadini e territorio. Consolidamento e trasformazione della ‘civitas Romana’, Roma 2000.

M.CÉBEILLAC-GERVASONI (ed.), Les élites municipales de l’Italie péninsulaire de la mort de César à la mort de Domitien entre continuité et rupture: classes sociales dirigeantes et pouvoir central, Colloque tenu à Naples, 6-8 février 1997, Rome 2000.

J.CELS SAINT-HILAIRE, Citoyenneté et droit de vote: à propos du procès des Scipions, in: C.Bruun (ed.), The Roman Middle Republic: Politics, Religion, and Historiography c.400 – 133 B.C., Rome 2000, 177-194.

M.CERVA, La praefectura fabrum. Un’introduzione, in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les élites municipales de l’Italie péninsulaire de la mort de César à la mort de Domitien entre continuité et rupture: classes sociales dirigeantes et pouvoir central, Colloque tenu à Naples, 6-8 février 1997, Rome 2000, 177-196.

A.E.COOLEY (ed.), The Epigraphic Landscape of Roman Italy, London 2000.

F.COSTABILE – O.LICANDRO, Tessera Paemeiobrigensis. Un nuovo editto di Augusto dalla Transduriana provincia e l’imperium proconsulare del princeps, Roma 2000.

O.DE CAZANOVE, I destinatari dell’iscrizione di Tiriolo e la questione del campo d’applicazione del Senatoconsulto De Bacchanalibus, Athenaeum 88, 2000, 59-69.

R.FREI-STOLBA, Le donne e l’arena, Labeo 46, 2000, 282-289.
Riflessioni dell’A. scaturite dalla lettura del volume di M.Fora, I munera gladiatoria in Italia. Considerazioni sulla loro documentazione epigrafica, Napoli 1996, nel quale è raccolto e studiato un corpus di 207 iscrizioni provenienti dai municipi italici, che menzionano editiones e curae di munera gladiatoria e di venationes, il termine munerarius e la formula de/pro munere. La maggioranza dei testi, epigrafi su pietra e tituli picti, risale al periodo I-II sec.d.C. e proviene dalle regioni osco-sannitiche – Campania, spec. Pompei ed Ercolano, Regio IV, Regio II e Lucania – e per la Campania ciò è indizio della particolare prosperità di questa regione sotto gli imperatori Claudio e Nerone [pp. 283-284]. I principali editores, ossia organizzatori e finanziatori di munera, erano i supremi magistrati municipali, che in ciò obbedivano a precise disposizioni degli statuti locali (vd. lex coloniae Genetivae Iuliae sive Ursonensis, capp. 70-71); tra essi il famoso C. Alleius Nigidius Maius duoviro di Pompei. Tra gli editores figurano anche sacerdoti, patroni e solo in pochi casi dei privati (che organizzavano giochi per obbligo testamentario). I curatores muneris: forse ex-magistrati che a partire dalla seconda metà del II sec. d.C. sarebbero subentrati temporaneamente nell’amministrazione civile e religiosa di uno spettacolo [pp. 284-286]. Donne organizzatrici di spettacoli (mai munera) in veste di esecutrici testamentarie o per onorare un parente maschio, ma anche in veste di flaminicae. Casi di donne combattenti nei munera gladiatoria e nelle venationes [pp. 287-289]. [L. Cappelletti]

E.GARCÍA FERNÁNDEZ, Plinio y los oppida stipendiaria. A propósito de un artículo de Alicia M.a Canto, Gerión 18, 2000, 571-591.

P.GAUTHIER, Étrangers résidents et privilèges civique, Revue de Philologie 74, 2000, 109-114.

E.LO CASCIO, Il processo di romanizzazione, in: M.Borriello – T.Giove (eds.), La collezione epigrafica del Museo Archeologico di Napoli, Napoli 2000, 27-34.

E.LO CASCIO, Il princeps e il suo impero. Studi di storia amministrativa e finanziaria romana, Bari 2000.

R.MacMULLEN, Romanization in the Time of Augustus, New Haven – London 2000.

G.MANCINI, Cittadinanza e status negli antichi e nei moderni, Pescara 2000.

G.MENNELLA – G.APICELLA, Le corporazioni professionali nell’Italia romana: un aggiornamento al Waltzing, Napoli 2000.

E.MICHEL, La justice selon Verrès ou un preteur urbain sous la République, RHD 78, 2000, 661-670.

S.MROZEK, Le fonctionnement des fondations dans les provinces occidentales et l’économie de crédit à l’époque du Haut-Empire, Latomus 59, 2000, 327-345.

C.NICOLET, La destinatio à la lumière de la Tabula Siarensis et de Dion Cassius, in: A.Fraschetti (ed.), La commemorazione di Germanico nella documentazione epigrafica, Convegno Internazionale di Studi, Cassino, 21-24 ottobre 1991, Roma 2000.

D.NOY, Foreigners at Rome: Citizens and Strangers, London 2000.

S.PANCIERA, Nettezza urbana a Roma. Organizzazione e responsabili, in: X.Dupré Raventós – J.-A.Remolà (eds.), Sordes urbi. La eliminación de residuos en la ciudad romana, Actas de la reunión de Roma, 15-16 de Noviembre del 1996, Roma 2000, 95-105 [= ID., Epigrafi, epigrafia, epigrafisti. Scritti vari editi e inediti (1956-2005), Roma 2006, 479-490.]

A.RODRÍGUEZ COLMENERO, El más antiguo documento (año 15 a.C.) hallado en el Noroeste peninsular ibérico, Cuadernos de Estudios Gallecos 47, fasc.112, 2000, 9-42.

B.SALWAY, Prefects, patroni, and decurions. A new perspective on the album of Canusium, in: A.Cooley (ed.), The Epigraphic Landscape of Roman Italy, London 2000, 115-171.

A.B.SANGINETO, Per la ricostruzione del paesaggio agrario della Calabria romana, in: S.Settis (ed.), Storia della Calabria antica. Età italica e romana, Roma 2000, 557-593.

V.A.SIRAGO, Il Sannio romano: caratteri e persistenze di una civiltà negata, Napoli 2000.

A.ZICCARDI, Il ruolo dei circuiti di mercati periodici nell’ambito dei sistemi di scambio dell’Italia romana, in: E.Lo Cascio (ed.), Mercati permanenti e mercati periodici nel mondo romano, Atti degli Incontri capresi di storia dell’economia antica, Capri 13-15 ottobre 1997, Bari 2000, 131-148.


1999

U.AGNATI, Per la storia romana della provincia di Pesaro e Urbino, Roma 1999.

M.AMELOTTI, Reichsrecht, Volksrecht, Provinzialrecht. Vecchi problemi e nuovi documenti, SDHI 65, 1999, 211-215.

C.ANDO, Was Rome a polis?, ClAnt 18.1, 1999, 5-34.

J.A.BALBOA DE PAZ, Un edicto del Emperador Augusto hallado en El Bierzo, Estudios Bercianos 25, 1999, 45-53.

F.BELTRÁN LLORIS, Inscripciones sobre bronce: ¿un rasgo característico de la cultura epigráfica de las ciudades hispanas?, in: Atti XI Congresso Internazionale di Epigrafia Greca e Latina, Roma, 18-24 Settembre 1997, Roma 1999, 21-37.

G.CAMODECA ET ALII, Il patrimonio epigrafico latino della Campania e delle regiones II e III, in: Atti del XI Congresso Internazionale di Epigrafia Greca e Latina, Roma, 18-24 settembre 1997, Roma 1999, 671-678.

A.CAPANO, L’uso dell’acqua nella colonia latina di Venosa, in: M.L.Nava (ed.), Archeologia dell’acqua in Basilicata, Lavello 1999, 159-166.

M.CHELOTTI, Iscrizioni monumentali latine di Venosa e Lucera, in: M.Pani (ed.), Epigrafia e territorio. Politica e società. Temi di antichità romane, 5, Bari 1999, 17-36.

M.CLAUSS, Kaiser und Gott. Herrscherkult im römischen Reich, Stuttgart – Leipzig 1999.

R.COMPATANGELO-SOUSSIGNAN, Sur les routes d’Hannibal: paysages de Campanie et d’Apulie, Besançon 1999.

W.ECK, L’Italia nell’impero romano. Stato e amministrazione in epoca imperiale, Bari 1999.

W.ECK, Öffentlichkeit, Monument und Inschrift, in: Atti XI Congresso Internazionale di Epigrafia Greca e Latina, Roma, 18-24 Settembre 1997, Roma 1999, 55-66.

E.FOLCANDO, Cronologia del cursus honorum municipale, in: M.Pani (ed.), Epigrafia e territorio, politica e società, Temi di antichità romane, V, Bari 1999, 63-75.
Starting from a new analysis of an excerpt of Modestinus (Dig. 50.4.11) and of some passages of the Lex Malacitana, the A. proposes a new interpretation of the problem of the cursus honorum in Roman municipia. A fragment from the Lex Malacitana, which amply describes the election of local magistrates, does not mention the necessity for the candidates to the duovirate iure dicundo of having been already appointed the quaestorship or the aedilship [p. 63-64]. In contrast to modern scholarly hypothesis that a complete cursus honorum was described in some lost parts of the Lex Malacitana, the A. stresses the fact that the Lex Malacitana itself prescribes a minimum of age of 25 years to be appointed either as an aedilis or as a quaestor [p. 65-66], which means that both appointments were accessible regardless of the age of the candidate. This would prove, according to the A., that the Lex Malacitana did not prescribe any rule concerning the succession of appointments in the local cursus honorum. Epigraphic evidence from Venosa further confirms the A.’s hypothesis. The analysis of the names of local magistrates in the period 35 BC – 28 BC has revealed that all those who reached the highest municipal magistracy had not been previously appointed as aediles [pp. 65-67]. Even in consideration of the fragmentary conditions of the studied evidence, the A. considers this fact to be consistent with the absence of rules concerning the cursus honorum in the Lex Malacitana. Further data come from the analysis of a corpus of 586 funerary inscriptions [p. 67] from various parts of Italy. While most inscriptions up to the age of Antoninus Pius only mention the highest magistracy [p. 68], the inscriptions dating back to Antoninus Pius’ principate or immediately afterwards mention complete examples of cursus honorum. The A. connects the shift in the studied epigraphic evidence to the above-mentioned passage from Modestinus [p. 69]: according to Modestinus, Antoninus Pius prescribed a specific order in the municipal cursus honorum. Such a prescription was later confirmed by Marcus Aurelius [p. 69]. Regardless of the causes of Antoninus Pius’ intervention (the A. thinks to a provision possibly concerning a specific municipium), in Septimius Severus’ days this was established as a regular law as a passage from the De muneribus et honoribus of Callistratus shows [p. 70]. In this respect, the A. also emphasizes [p. 70-71] that the canonical Republican cursus honorum was not regulated by the Lex Villia Annalis (180 BC), which only prescribed the minimum age to access each magistracy (Liv. 40.44.1). It was only with Sulla that the succession of the various magistracies in the cursus honorum was clearly defined [p. 71]. According to the A., the absence of specific rules concerning the cursus honorum, apart from the age required of the candidates, would have been also reflected in the municipia, as the Lex Malacitana suggests [p. 72]. Only gradually did Roman municipia abide by the rules that Sulla introduced for the city of Rome [p. 73]; in any case, up to Antoninus Pius’ prescriptions, to abide by such rules was not mandatory. The presence of detailed rules concerning the local cursus honorum and access to magistracies in the Tabula Bantina is viewed by the A. as consequence of the Social war, in contrast to a part of the modern scholarship that attributes it to the pre-Roman status of the city [p. 72-73]. [F. Russo]

A.GALEANO DOMÍNGUEZ, El término conscripti en la epigrafía hispana e italiana: un nuevo acercamiento a su significado, Habis 30, 1999, 315-328.

J.GASCOU, Hadrien et le droit latin, ZPE 127, 1999, 294-300.

A.GRAVINA (ed.), Atti del 17° Convegno Nazionale sulla preistoria, protostoria, storia della Daunia, La Daunia romana. Città e territorio dalla romanizzazione all’età imperiale, San Severo, 6-8 dicembre 1996, San Severo 1999, 329-341.

E.LO CASCIO, Census provinciale, imposizione fiscale e amministrazioni cittadine nel Principato, in: W.Eck (ed.), Lokale Autonomie und römische Ordnungsmacht in den kaiserzeitlichen Provinzen vom 1. – bis 3. Jahrhundert, München 1999, 197-211.

S.M.MARENGO, Le multae, in: Il capitolo delle entrate nelle finanze municipali in Occidente e in Oriente, Actes de la Xe Rencontre franco-italienne sur l’épigraphie du monde romain, Rome, 27-29 mai 1996, Rome 1999, 73-84.

L.MIGLIARDI ZINGALE, Diritto romano e diritti locali nei documenti del vicino Oriente, SDHI 65, 1999, 217-231.

A.PINZONE, Provincia Sicilia. Ricerche di storia della Sicilia romana da Gaio Flaminio a Gregorio Magno, Catania 1999.

A.PINZONE, Civitates sine foedere immunes ac liberae: a proposito di Cic. II Verr. 3, 6, 13, Mediterraneo Antico 2.2, 1999, 463-495.

A.PLACANICA, Storia della Calabria dall’antichità ai giorni nostri, Roma 1999.

A.RUSSI, La romanizzazione: il quadro storico. Età repubblicana ed età imperiale, in: D.Adamesteanu (ed.), Storia della Basilicata, 1. L’antichità, Bari 1999, 487-557.

D.SAAVEDRA-GUERRERO, El elogio de las virtutes patronales en los municipios de la Italia tardoimperial, AC 68, 1999, 191-209.

A.M.SMALL, L’occupazione del territorio in età romana, in: D.Adamesteanu (ed.), Storia della Basilicata, 1. L’antichità, Bari 1999, 559-584.

D.SOREN – N.SOREN (eds.), A Roman villa and a late Roman infant cemetery: excavation at Poggio Gramignano (Lugnano in Teverina), Roma 1999.

P.A.STIMOLO, Reggio in età ellenistico-romana: IG XIV 612, AFLB 42, 1999, 5-17.

E.TODISCO, I veterani in Italia in età imperiale, Bari 1999.


1998

G.ALFÖLDY, La cultura epigráfica de la Hispania romana: inscripciones, auto-representación y orden social, in: Hispania. El legado de Roma en el año de Trajano, La Lonja – Zaragoza, semptiembre – noviembre de 1998, Zaragoza 1998, 289-301.

G.AMODIO, Alcune osservazioni sulle curie municipali nelle città dell’Occidente romano, ZPE 120, 1998, 233-249.
L’A. propone una critica di W.D.Lebek, Die municipalen Curien oder Domitian als Republikaner: Lex Lati (Tab. Irn.) Paragraph 50 (?) und 51, ZPE 107, 1995, 135-194, a cui si accompagna una nuova lettura di alcuni passi della Lex Irnitana relativi alla suddivisione in curie della città. In particolare, è l’ipotesi secondo cui la Lex Irn. fosse una lex municipale promulgata da Domiziano in base a principi “democraticizzanti” ed egualitari ad essere sottoposta a dettagliata analisi [p. 233]. L’A. enuncia sin da principio che il problema di fondo, al di là delle particolarità rilevate nella Lex Irn. a proposito della suddivisione in curie del corpus cittadino dei votanti, è definire l’esistenza di una legge-quadro municipale, a cui Irni, come qualunque altro centro dell’Impero romano, si sarebbe rifatta, o se piuttosto la Lex Irn., come gli altri statuti spagnoli noti, non fosse che un provvedimento ad hoc, varato a Roma in relazione specifica al centro irnitano [p. 234-235]. Grazie ad un’analisi di una serie di norme relative alla suddivisione curiale e al successivo momento elettivo, ricorrenti in forma simile, ma con contenuti diversi, in altre note iscrizioni spagnole, quali la Lex Ursonensis o la Lex Malacitana, l’A. propende per una soluzione intermedia tra le due interpretazioni correnti: ferma restando l’esistenza di una sorta di legge-quadro, specifica nei contenuti, ma generica nella loro applicazione, si ipotizza che ciascun centro avesse poi la possibilità di modificarne le indicazioni normative in base alle esigenze locali [p. 235]. Per quanto riguarda il sistema elettorale descritto più dettagliatamente nella Lex Malac. e più cursoriamente nel resto dell’evidenza epigrafica studiata, l’A. ipotizza che il cosiddetto aspetto repubblicano della Lex Irn. vada appunto collegato al fatto che in ambito locale si copiava, liberamente, il sistema romano repubblicano, e non all’ipotesi, sostenuta dal Lebek, che Domiziano avesse voluto dare un’impronta particolarmente egualitaria alla città di Irni [p. 235]. Questa premessa introduce una dettagliata critica della ricostruzione proposta dal Lebek. In particolare [p. 235-237], partendo dal paragone proposto dal Lebek con i dati raccolti da T.Kotula nel volume dedicato alle curie africane (Les curies municipales en l’Afrique Romaine, Wroclaw 1968), l’A. sottolinea un dato lasciato da Lebek in secondo piano, e cioè la corrispondenza del numero delle curie (11) nelle epigrafi africane e nella Lex Irn. [p. 238], che minerebbe sostanzialmente l’ipotesi di Lebek, secondo cui il numero 11 sarebbe stato introdotto specificamente come risultato del numero dei votanti di Irni [p. 239-240]. Ulteriori analisi del dato epigrafico raccolto da Kotula confermano come 11 fosse il numero canonico delle curie in cui i maschi votanti di un centro venivano suddivisi [p. 241-243]. Il secondo punto della ricostruzione di Lebek su cui l’A. si sofferma è relativo al criterio della ripartizione dei votanti: laddove Lebek, a fronte del silenzio della Lex Irn. a questo proposito, ipotizza una suddivisione di natura strettamente familiare, in modo che ciascuna curia riunisse membri dello stesso gruppo familiare, ma di generazione diversa [p. 243], l’A., rilevando una serie di incoerenze all’interno di questa impostazione, preferisce associare la ripartizione in curie a criteri territoriali, ripresi, a suo avviso, dall’esempio di Roma stessa [p. 244]. In considerazione anche di queste ultime riflessioni, l’A., pur accettando che la Lex Irn. si ispirasse a regole repubblicane e che come tale dimostri la vitalità politica a livello locale, non crede che essa sia testimone in alcun modo di una qualche volontà democraticizzante o egualitaria. La similarità dei meccanismi, semmai, sarebbe da attribuire ad un formale processo di trasmissione normativa da Roma al centro locale [p. 245]. In chiusura [p. 246-247] si fa una critica della proposta di T.Kotula (relativa a CIL VIII, 11774), secondo cui ci sarebbe stata, entro la fine del III sec. d.C., una progressiva riduzione dei diritti politici tale da riservare l’accesso alle curiae cittadine solo ai membri dell’ordo decurionum, portando alla formazione di una vera e propria “classe curiale”. [F. Russo]

M.BELTRÁNLLORIS – G.FATÁS CABEZA, César Augusta, ciudad romana, Historia de Zaragoza II, Zaragoza 1998.

B.BOLLMANN, Römische Vereinshäuser: Untersuchungen zu den Scholae der römischen Berufs-, Kult- und Augustalen-Kollegien in Italien, Mainz 1998.

A.BURNETT – M.AMANDRY – P.P.RIPOLLÈS, Roman Provincial Coinage. Supplement I, London 1998.

A.CABALLOS RUFINO, Las fuentes del derecho: la epigrafía en bronce, in: Hispania. El legado de Roma en el año de Trajano, La Lonja – Zaragoza, semptiembre – noviembre de 1998, Zaragoza 1998, 181-195.

M.CÉBEILLAC GERVASONI, Les magistrats des cités italiennes de la seconde guerre punique à Auguste: le Latium et la Campanie, Roma 1998.

M.H.CRAWFORD, How to create a municipium: Rome and Italy after the Social War, in: M.Austin – J.Harries – C.Smith (eds.), Modus Operandi. Essays in Honour of G.Rickman, London 1998, 31-46.

E.DABROWA, The governors of Roman Syria from Augustus to Septimius Severus, Bonn 1998.

L.DE LIBERO, Bürgerrecht und Provokation, in: T.Hantos – G.A.Lehmann (eds.), Althistorisches Kolloquium aus Anlass des 70. Geburtstags von Jochen Bleicken, 20.-30. November 1996 in Göttingen, Stuttgart 1998, 135-152.
La testimonianza sallustiana in Iug. 69.4, dove il praefectus T. Turpilius Silanus nel 109/108 a.C. viene condannato alla decapitazione per tradimento nam is civis ex Latio erat, è da sempre citata, ma senza un vero approfondimento, negli studi relativi al problema dell’introduzione dello ius provocationis in ambito militare e dell’esclusione dei socii latini e italici dal detto ius [pp. 136-148]. Dopo un’analisi dettagliata della documentazione letteraria, secondo l’A. il passo e il formulario di Sallustio indicherebbero che il tradimento di un soldato di nazionalità latina veniva punito con la decapitazione, mentre per lo stesso reato compiuto da un soldato civis Romanus era prevista la crocifissione (vd. ad es. Liv. 30.43.13) [pp. 149-151]. [L. Cappelletti]

H.GALSTERER, Aspetti finanziari nel mondo antico: evergetismo e fiscalità nelle città romane, in: Atti della Accademia Roveretana degli Agiati, Classe di Scienze umane, Classe di Lettere ed Arti, ser. 7, 8, 1998, 75-98.

J.-U.KRAUSE – J.MYLONOPOULOS – R.CENGIA, Bibliographie zur römischen Sozialgeschichte, 2. Schichten, Konflikte, religiöse Gruppen, materielle Kultur, Stuttgart 1998.

P.LE ROUX, Rome et le droit latin, RHD 76.3, 1998, 315-341.

K.LOMAS, Roman imperialism and the city in Italy, in: R.Laurence – J.Berry (eds.), Cultural Identity in the Roman Empire, London 1998, 64-78.

E.LYAPOUSTINA, “Privilège de citoyenneté”: être citoyen loin de Rome sous le Haut-Empire, in: Le monde antique et les droits de l’homme, Actes de la 50e Session de la Société internationale F.De Visscher pour l’histoire des droits de l’antiquité, Bruxelles, 16-19 septembre 1996, Bruxelles 1998, 277-282.

H.MOURITSEN, Italian Unification. A Study in ancient and modern Historiography, London 1998.

H.MOURITSEN, The album from Canusium and the town councils of Roman Italy, Chiron 28, 1998, 229-254.

M.POBJOY, The decree of the pagus Herculaneus and the Romanisation of ‘Oscan’ Capua, Arctos 32, 1998, 175-195.

M.TARPIN, L’Italie, la Sicilie et la Sardaigne, in: C.Lepelley (ed.), Rome et l’intégration de l’Empire, 44 av. J.-C. – 260 ap. J.-C. Approches régionales du Haut-Empire romain, Paris 1998, 4ss.

N.TERRENATO, Tam Firmum municipium: the Romanization of Volaterrae and its cultural implications, JRS 88, 1998, 94-114.

A.TRISCIUOGLIO, Sarta tecta, ultrotributa, opus publicum faciendum locare: sugli appalti relativi alle opere pubbliche nell’età repubblicana e augustea, Napoli 1998.

C.VENTURINI, Quaestio e multae petitio nella lex Ursonensis, MEP 1, 1998, 79-102.


1997

I.AGUILERA ARAGÓN – M.BELTRÁN LLORIS, Excavaciones arqueológicas en torno al bronce de Agón. La Contiendas (Agón – Zaragoza), Arqueología Aragonesa 1993, Zaragoza 1997, 61-65.

B.BARGAGLI – C.GROSSO, I Fasti Ostienses. Documento della storia di Ostia, Ostia 1997.

E.BISPHAM, The end of the Tabula Heracleensis: a poor man’s sanctio?, Epigraphica 59, 1997, 125-156.

G.DE BENEDITTIS, Molise. Repertorio delle iscrizioni latine, Istituto regionale per gli Studi Storici del Molise “V.Cuoco”, III, Campobasso 1997.

C.DRECOLL, Die Liturgien im römischen Kaiserreich des 3. und 4. Jh. n.Chr. Untersuchung über Zugang, Inhalt und wirtschaftliche Bedeutung der öffentlichen Zwangsdienste in Ägypten und anderen Provinzen, Stuttgart 1997.

N.DUPRÉ, Eau, ville et campagne dans l´Hispanie romaine. À propos des aqueducs du bassin de l´Ebre, in: R.Bedon (ed.), Les aqueducs de la Gaule romaine et des regions voisines, Caesarodunum 31, Limoges 1997, 715-743.

W.ECK, Administrative Dokumente: Publikation und Mittel der Selbstdarstellung, in: ID., Die Verwaltung des Römischen Reiches in der Hohen Kaiserzeit. Ausgewählte und erweiterte Beiträge, II, Basel – Berlin 1997, 359-381.

G.FRANCIOSI, Regime delle acque e paesaggio in età repubblicana, in: S.Quilici Gigli (ed.), Uomo acqua e paesaggio, Atti dell’Incontro di Studio sul tema Irregimentazione delle acque e trasformazione del paesaggio antico, S.Maria Capua Vetere, 22-23 novembre 1996, Roma 1997, 11-20.

G.GALEANO CUENCA, Epigrafía funeraria romana de la provincia de Córdoba, FlorIlib 8, 1997, 471-534.

E.GARCÍA FERNÁNDEZ, Incolae contributi y la lex Ursonensis, in: J.Manga – M.García Garrido (eds.), La Lex Ursonensis: estudio y edición critica, Studia Historica. Historia Antigua 15, 1997, 171-180.

M.J.GARCÍA GARRIDO, La concusión y el tráfico de influencia en la Lex Ursonensis y en las leyes municipales, in: J.Manga – M.García Garrido (eds.), La Lex Ursonensis: estudio y edición critica, Studia Historica. Historia Antigua 15, 1997, 95-103.

G.GASPERETTI ET ALII, Testimonianze archeologiche delle infrastrutture idrauliche di età romana tra il Garigliano e il Massico, in: S.Quilici Gigli (ed.), Uomo acqua e paesaggio, Atti dell’Incontro di Studio sul tema Irregimentazione delle acque e trasformazione del paesaggio antico, S.Maria Capua Vetere, 22-23 novembre 1996, Roma 1997, 239-262.

D.GIAMPAOLA – G.RONGA – M.SICA, Appunti per la storia del paesaggio agrario di Acerra, in: S.Quilici Gigli (ed.), Uomo acqua e paesaggio, Atti dell’Incontro di Studio sul tema Irregimentazione delle acque e trasformazione del paesaggio antico, S.Maria Capua Vetere, 22-23 novembre 1996, Roma 1997, 225-238.

A.GÓMEZ-IGLESIAS CASAL, Lex Ursonensis cap. 109. La tutela en la Lex Ursonensis y en la Ley Municipal, in: J.Manga – M. García Garrido (eds.), La Lex Ursonensis: estudio y edición critica, Studia Historica. Historia Antigua 15, 1997, 247-266.

R.HAENSCH, Capita provinciarum. Statthaltersitze und Provinzialverwaltung in der römischen Kaiserzeit, Mainz 1997.

T.HANTOS, Die Romanisierung Italiens von Beloch bis Rudolph. Kommentar zum Beitrag von M. Humbert, in: Die späte Römische Republik – La fin de la République romaine. Un débat franco-allemand d’Histoire et d’Historiographie, Strasbourg, 10-11 juin 1994, Roma 1997, 160-168.

M.HUMBERT, La romanisation de l’Italie, de Beloch à Rudolph, in: Die späte Römische Republik – La fin de la République romaine. Un débat franco-allemand d’Histoire et d’Historiographie, Strasbourg, 10-11 juin 1994, Roma 1997, 143-160.

G.F.LA TORRE, La romanizzazione del Bruzio: gli aspetti urbanistici, in: L.Quilici – S.Quilici Gigli (eds.), Architettura e pianificazione urbana nell’Italia antica, Roma 1997, 25-34.

E.LO CASCIO, Le procedure di recensus dalla tarda Repubblica al tardoantico e il calcolo della popolazione di Roma, in: La Rome impériale: démographie et logistique, Actes de la Table ronde, Rome, 25 mars 1994, Roma 1997, 3-76.

K.LOMAS, The Idea of a City. Elite Ideology and the Evolution of Urban Form in Italy, 200 BC – AD 200, in: H. Parkin (ed.), Roman Urbanism: Beyond the Consumer City, London 1997, 21-41.

  1. LÓPEZ BARJA DE QUIROGA, Estructura compositiva de la lex Ursonensis, in: J.Manga – M. García Garrido (eds.), La Lex Ursonensis: estudio y edición critica, Studia Historica. Historia Antigua 15, 1997, 47-61.

F.LUCREZI, Cicerone in difesa di Archia per un’accusa di usurpatio civitatis, in: F. Amarelli – F. Lucrezi (eds.), I processi contro Archia e contro Apuleio, Napoli 1997, 19-97.

V.MANNINO, Struttura della proprietà fondiaria e regolamentazione delle acque per decorso del tempo nella riflessione della giurisprudenza di età imperiale, in: S.Quilici Gigli (ed.), Uomo acqua e paesaggio, Atti dell’Incontro di Studio sul tema Irregimentazione delle acque e trasformazione del paesaggio antico, S.Maria Capua Vetere, 22-23 novembre 1996, Roma 1997, 21-28.

R.MEIGGS, Roman Ostia, Oxford 19972.

P.MOREAU, I Martiales di Larino e le difficoltà d’integrazione nella città romana, in: N.Stelluti (ed.), Pro Cluentio, di Marco Tullio Cicerone, Atti del Convegno Nazionale, Larino, 4-5 dicembre 1992, Larino 1997, 129-140.

K.ØDEGȦRD, Drainage and colonization: the case of Cales, in: S.Quilici Gigli (ed.), Uomo acqua e paesaggio, Atti dell’Incontro di Studio sul tema Irregimentazione delle acque e trasformazione del paesaggio antico, S.Maria Capua Vetere, 22-23 novembre 1996, Roma 1997, 213-224.

S.PANCIERA, L’evergetismo civico nelle iscrizioni latine di età repubblicana, in: O.Masson – M.Christol (eds.), Actes du Xe Congrès International d’épigraphie Grecque et Latine, Nimes, 4-10 octobre 1992, Paris 1997, 249-290 [= S.PANCIERA, Epigrafi, epigrafia, epigrafisti. Scritti vari editi e inediti (1956-2005), Roma 2006, 903-915]

C.G.PAULUS, Das römische Bürgerrecht als begehrtes Privileg. Cicero verteidigt Aulus Licinius Archias und Cornelius Balbus, in: U.Manthe – J.von Ungern-Sternberg (eds.), Große Prozesse der römischen Antike, München 1997, 100-114.
Sulle componenti privatistiche e pubblicistiche del diritto di cittadinanza romana [pp. 100-102]. Sui modi di acquisto e perdita della cittadinanza romana. Ius postliminii e la questione della doppia cittadinanza [pp. 103-104]. In merito allo sfondo politico e legislativo (lex Iulia, lex Plautia Papiria, lex Papia de peregrinis) del processo intentato al poeta Archia nel 62 a.C. Sulla difesa ciceroniana, le sue ragioni e le sue argomentazioni [pp. 104-108]. Sul processo a Balbo (56 a.C.) e le argomentazioni dell’accusa e della difesa. Sull’espressione fundus fieri. A proposito della lex Gellia Cornelia de civitate (72 a.C.). Datazione e caratteristiche del foedus tra Roma e Gades [pp. 108-113]. Sui processi in materia di cittadinanza e il loro contributo alla definizione ed allo sviluppo del diritto costituzionale romano [pp. 113-114]. [L. Cappelletti]

S.QUILICI GIGLI (ed.), Uomo acqua e paesaggio, Atti dell’Incontro di Studio sul tema Irregimentazione delle acque e trasformazione del paesaggio antico, S.Maria Capua Vetere, 22-23 novembre 1996, Roma 1997.

S.QUILICI GIGLI, L’irregimentazione delle acque nella trasformazione del paesaggio agrario dell’Italia centro-tirrenica, in: S.Quilici Gigli (ed.), Uomo acqua e paesaggio, Atti dell’Incontro di Studio sul tema Irregimentazione delle acque e trasformazione del paesaggio antico, S.Maria Capua Vetere, 22-23 novembre 1996, Roma 1997, 193-212.

J.RÜPKE, Geschichtsschreibung in Listenform: Beamtenlisten unter römischen Kalendern, Philologus 141, 1997, 65-85

E.SAVINO, Appunti per una storia della popolazione della Campania tra la guerra annibalica e l’età augustea, AION(archeol) n.s.4, 1997[2000], 173-190.

F.SENATORE, Quattuorviri aediles nella colonia romana di Pompei?, ZPE 119, 1997, 283-291.
Sull’iscrizione su cippo viario rinvenuta presso Scafati nel 1992: M.Antonius M.f. [—] / C. Cornelius C. f. Fuscu(s) / IIII vir(i) aed(iles) / viam pontis et / substructiones / de sua pecun(ia) refec(erunt)]. Contro le proposte di attribuzione e datazione sinora avanzate per i due quattuorviri aediles ivi menzionati (magistrati della colonia romana di Pompei nel 62 d.C.: M.De’ Spagnolis Conticello, Il pons Sarni di Scafati e la via Nuceria-Pompeios, Roma 1994, 48-50), l’A. ritiene invece che si tratti di magistrati del municipium o della colonia romana di Nuceria. [L. Cappelletti]


1996

G.P.BURTON, The Lex Irnitana, ch. 84, the Promise of Vadimonium and the Jurisdiction of Proconsuls, CQ 46, 1996, 217-221.

M.CALZOLARI, Introduzione allo studio della rete stradale dell’Italia romana: l’Itinerarium Antonini, Roma 1996.

G.CAMODECA, Iscrizioni nuove o riedite da Puteoli, Cumae, Misenum, AION(archeol) 3, 1996, 161-169.

G.CAMODECA, L’élite municipale di Puteoli fra la tarda repubblica e Nerone, in: M.Cébeillac Gervasoni (ed.), Les élites municipales de l’Italie péninsulaire des Gracques à Néron. Actes de la table ronde de Clermont-Ferrand (28-30 novembre 1991), Naples-Rome 1996, 91-110.

M.CÉBEILLAC GERVASONI, Deux préteurs, magistrats de la colonie romaine d’Ostie avant la guerre sociale. Publius Silius et Marcus Critonius, in: A.Gallina Zevi – A.Claridge (eds.), “Roman Ostia” revisited. Archaeological and historical papers in memory of Russell Meiggs, Rome 1996, 91-101.

M.CÉBEILLAC GERVASONI, L’élite politique d’Ostie de la République à Néron, in: M.Cébeillac Gervasoni (ed.), Les élites municipales de l’Italie péninsulaire des Gracques à Néron. Actes de la table ronde de Clermont-Ferrand, 28-30 novembre 1991, Naples – Rome 1996, 83-89.

M.H.CRAWFORD (ed.), Roman Statutes, I-II, London 1996.

M.H.CRAWFORD, Italy and Rome from Sulla to Augustus, in: A.K.Bowman – E.Champlin – A.Lintott (eds.), The Cambridge Ancient History, X: The Augustan Empire, 43 B.C.-A.D.69, Cambridge 19962, 414-433.

E.M.DE JULIIS, Magna Grecia. L’Italia meridionale dalle origini leggendarie alla conquista romana, Bari 1996.

P.DONATI GIACOMINI – G.POMA, Cittadini e non cittadini nel mondo antico. Guida ai testi e ai documenti, Bologna 1996.

W.ECK, Senatorische Familien der Kaiserzeit in der Provinz Sizilien, ZPE 113, 1996, 109-128 [= ID., Senatoren und senatorischer Grundbesitz auf Sizilien, in: B.Gentili (ed.), Catania antica. Atti del Convegno della S.I.S.A.C., Catania, 23-24 maggio 1992, Pisa-Roma 1996, 231-256].
The article deals with a possible origin of senatorial families from Sicily in Imperial times. On the basis of collecting, re-editing and examining certain already known inscriptions from northeastern Sicily, W.Eck tries to show that Sicily might still have been home to some senatorial families and that it was not as neglected as previously assumed [p. 109]. In each case, basing on one to two votive or honorific inscriptions, onomastic and prosopographical evidence is combined with thoughts about the senatorial elite and their landholdings to suggest the connections of the concerning family/families to Sicily. In the first case, this is done based on the inscription first published by G.V.GENTILI, NSA 76, 1951, 163ff., probably concerning Roscius Aelianus Salvius, cos. 223; using further fragmentary inscriptions, a descent of the Roscii from the tribus Quirina and Sicily is suggested [pp. 109-113]. Second, two probably connected inscriptions found with statue fragments near Centuripe (s. G.LIBERTINI, Centuripe, Catania 1926, 45 frgm. f; G.MANGANARO, Epigraphica 51, 1989, 168) containing two 2nd -century consulars and a woman of the Sosii are re-examined. They serve to suggest a placement of the inscriptions on the family’s own grounds as well as a descent of the family from NE-Sicily as well [pp. 113-121]. Finally, the author regards a connection of the two families (Roscii and Sosii) as possible; more importantly, he concludes that strong clues exist for senatorial families not only to stem from but also to hold ties to Sicily far into the 3rd century AD [pp. 121-122]. In two appendices, two more inscriptions containing Roscii are re-edited [pp. 123-128]. [C. Volk]

E.FOLCANDO, La Lex municipii Compsani, QS 43, 1996, 303-308.
L’epigrafe CIL IX 980 = ILS 5604 (fine II-III sec.d.C.) dall’antica Compsa, od. Conza della Campania (Prov. Avellino), relativa ad un’opera evergetica compiuta dal quattuorviro C. Umbrius Eudrastus Fortunatus, contiene il riferimento alla legge municipale locale (lex civitatis), in conformità alla quale il magistrato (probabilmente con potere giusdicente) ha operato [p. 303-304]. Utile elenco degli statuti municipali a noi pervenuti o citati indirettamente nelle fonti epigrafiche [p. 305-308]. [L. Cappelletti]

E.FOLCANDO, Una rilettura dell’elenco delle colonie pliniano, in: M.Pani (ed.), Epigrafia e territorio. Politica e società. Temi di antichità romane, IV, Bari 1996, 75-112.

M.FORA, I munera gladiatoria in Italia. Considerazioni sulla loro documentazione epigrafica, Napoli 1996.

E.FORBIS, Municipal Virtues in the Roman Empire: The Evidence of Italian Honorary Inscriptions, Stuttgart 1996.

E.HERMON, Formes de domination et formes d’administration provinciale dans l’empire romain républicain, in: E.Hermon (ed.), Pouvoir et Imperium (IIIe av. J.-C. – Ier ap. J.-C.), Actes du Colloque tenu dans le cadre du Congrès de la Fédération Internationale des Études Classiques (F.I.E.C.) du 24 au 26 août 1994, à l’Université Laval, Napoli 1996, 7-28.

D.JOHNSTON, Municipal Funds in the Light of Chapter 69 of the Lex Irnitana, ZPE 111, 1996, 199-207.

J.S.KLOPPENBORG – S.G.WILSON (eds.), Voluntary Associations in the Graeco-Roman World, London-New York 1996.

E.LO CASCIO, Pompei dalla città sannitica alla colonia sillana: le vicende istituzionali, in: M.Cébeillac Gervasoni (ed.), Les élites municipales de l’Italie péninsulaire des Gracques à Néron. Actes de la table ronde de Clermont-Ferrand, 28-30 novembre 1991, Naples – Rome 1996, 111-123.
Secondo l’A. l’amministrazione iniziale della colonia (e non del presunto municipium) sarebbe stata affidata ad un quattuorvirato indistinto (vd. ad es. i programmata in lingua osca); la distinzione delle due coppie magistratuali di duoviri ed edili avviene solo successivamente [pp. 114-116]. Su Cic. pro Sulla 60-62; esistenza a Pompei di circoscrizioni elettorali (suffragia e non vici; inoltre ambitio e non ambulatio) su base territoriale e i Pompeiani, nonostante in numero maggiore rispetto ai coloni, sarebbero stati ripartiti in un numero inferiore di circoscrizioni, da qui il dissenso [pp. 117-120]. Esistenza di una divisione fisica fra i Pompeiani, residenti nel centro urbano/oppidum, e i coloni insediati nell’ager (ad es. pagus Augustus Felix suburbanus) [pp. 120-121]. [L. Cappelletti]

G.LURASCHI, La questione della cittadinanza nell’ultimo secolo della Repubblica, in: Res publica e princeps. Vicende politiche, mutamenti istituzionali e ordinamento giuridico da Cesare ad Adriano, Atti del Convegno internazionale di diritto romano, Copanello 25-27 maggio 1994, Napoli 1996, 35-99.
Su Roma, Latini e civitas Romana nel II secolo a.C. [pp. 38-42]. Sulle rogationes de civitate degli anni 125-122 a.C., loro motivazioni e loro conseguenze (rivolta di Fregellae; ius adipiscendae civitatis Romanae per magistratum) [pp. 42-50]. I vantaggi di diritto privato e pubblico connessi all’acquisizione della civitas Romana. Novità e conseguenze delle iniziative mariane in tema di cittadinanza (singillatim virtutis causa e in acie). La lex Appuleia coloniaria del 100 a.C. [pp. 50-55]. La lex Licinia Mucia del 95 a.C. Espulsione dei retori latini nel 92 a.C. Fallimento della rogatio di M. Livio Druso nel 91 a.C. [pp. 56-58]. Sulle conseguenze della guerra sociale e la presunta crisi della repubblica romana. Ruolo, caratteristiche e frequentazione delle assemblee popolari prima e dopo il 91 a.C. [pp. 59-63]. Italici, censo e diritto di voto. In particolare sulla questione delle tribù assegnate agli Italici dopo il 90 a.C. [pp. 64-75]. Dal 90 a.C. aumento delle concessioni viritane della civitas Romana [pp. 75-80]. Ritorno all’esclusivismo in materia di cittadinanza. La lex Papia del 65 a.C. La causa Transpadanorum. La lex Minicia de liberis [pp. 80-83]. Scopi e cronologia del programma cesariano de civitate. La fondazione della colonia latina di Novum Comum. Le naturalizzazioni collettive in Gallia e in Spagna. Le naturalizzazioni viritane a Roma e in Asia [pp. 84-94]. Considerazioni sul programma augusteo de civitate [pp. 95-98]. [L. Cappelletti]

G.MANCINI, Cives Romani, municipes Latini, I, Milano 1996.

G.MEROLA, Il Monumentum Ephesenum e l’organizzazione territoriale delle regioni asiane, MEFRA 108.1, 1996, 263-297.

E.ORTIZ DEL URBINA – J.SANTOS (eds.), Teoría y práctica del ordenamiento municipal en Hispania, Actas del Symposium, Vitoria 1993, Revisiones de Historia Antigua II, Vitoria 1996.

S.PANCIERA, Ioudices, in: V.Casale – F.Coarelli – B.Toscano (eds.), Scritti di archeologia e storia dell’arte in onore di Carlo Pietrangeli, Roma 1996, 53-56, 54 [= S.PANCIERA, Ioudices in CIL, XI 4086 (Spoletium), in: Epigrafi, epigrafia, epigrafisti. Scritti vari editi e inediti (1956-2005), Roma 2006, 921-925, 923].

J.RICHARDSON, The reception of Roman law in the West: the epigraphic evidence, in: E.Hermon (ed.), Pouvoir et Imperium (IIIe av. J.-C. – Ier ap. J.-C.), Actes du Colloque tenu dans le cadre du Congrès de la Fédération Internationale des Études Classiques (F.I.E.C.) du 24 au 26 août 1994, à l’Université Laval, Napoli 1996, 65-75.

D.B.SADDINGTON, The Relationship between holding Office in a municipium or colonia and the militia equestris in the Early Principate, Athenaeum 84, 1996, 157-181.

C.SCHUBERT, Land und Raum in der römischen Republik. Die Kunst des Teilens, Darmstadt 1996.

J.M.SERRANO DELGADO, Consideraciones sociales acerca de los ornamenta municipales con especial referenzia a los libertos, in: A.Chastagnol – S.Demougin – C.Lepelley (eds.), Splendidissima civitas. Études d’histoire romaine en hommage à F.Jacques, Paris 1996, 259-271.

W.SESTON, La lex Iulia de 90 av. J.-C. et l’integration des Italiens dans la citoyenneté romaine, Labeo 42, 1996, 478-491.
Sulle cause della guerra sociale [pp. 478-481]. Tribù e diritto di voto dei neocittadini sulla base di App. BC 49.213-215, dove δεκατεύοντες = lat. earum decimatione facta. I neocittadini ripartiti dalla lex Iulia in quattro tribù delle 35 esistenti [pp. 482-486]. Gli adscripti della lex Plautia Papiria [p. 483]. Su Cic. Phil. 12.11.27 [p. 486]. C. Asinius Pollio fonte di Appiano [pp. 487-488]. Sull’espressione fundus fieri [pp. 488-491]. [L. Cappelletti]

M.SILVESTRINI, Dalla nobilitas municipale all’ordine senatorio: esempi da Larino e da Venosa, CCG 7, 1996, 270 – 282.

M.SILVESTRINI, Epigraphica. Testi inediti dell’agro di Lucera e un nuovo miliare di Massenzio della via Herculia, in: C.Stella – A.Valvo (eds.), Studi in onore di Albino Garzetti, Brescia 1996, 431-462.

C.TERZANI, L’ambiente latino. Isernia, in: L.Del Tutto Palma (ed.), La tavola di Agnone nel contesto italico, Atti del Convegno di Studio, Agnone, 13-15 aprile 1994, Firenze 1996, 147-153.

Y.THOMAS, «Origine» et «commune patrie». Étude de droit public romain (89 av. J.-C. – 212 ap. J.-C.), Rome 1996.

D.VERA, Augusto, Plinio il Vecchio e la Sicilia in età imperiale. A proposito di recenti scoperte epigrafiche e archeologiche ad Agrigento, Kokalos 42, 1996, 31-58.
Der A. beschäftigt sich mit der Munizipalisierung Siziliens unter Augustus, wobei er versucht, den nicht immer eindeutigen Bericht von Plinius dem Älteren damit in Einklang zu bringen. Für Diskussionen sorgen vor allem die oppida in dieser Aufzählung, deren munizipaler Status aus dem Bericht des Plinius oft nicht ablesbar ist. Wie der A. darstellt, war dies aber auch nicht die Intention der formula provinciae, die Plinius benutzte: Sie sollte die steuerpflichtigen Gemeinden zählen, weswegen etwa der Steuerstatus der Gemeinde (stipendaria, immunis, etc.) wichtiger war als der Bürgerrechtsstatus. Da Augustus auf das Getreide aus Sizilien für Rom angewiesen war, blieben die Gemeinden des fruchtbaren Innenlandes bis auf 3 Ausnahmen tributpflichtig, während die Städte an der Nordküste mit Veteranen besiedelt und autonom wurden. Erst als die Getreideversorgung durch Ägypten sichergestellt werden konnte, entließ Augustus, vermutlich beginnend mit seinem Besuch der Insel 23-22 v. Chr., weitere sizilische Gemeinden in die Autonomie – allerdings wird diese Phase der Munizipalisierung in Plinius Bericht nicht gänzlich abgebildet, da seine Quellen für Sizilien nur eine frühe Phase der Herrschaft des Augustus abbilden (vielleicht ist der Status von Halaesa etwa, das zwischen 2 v. und 14 n. Chr. ein municipium wurde, deswegen nicht erwähnt) [pp. 31-48]. Danach widmet sich der A. der Sonderstellung Siziliens unter den Provinzen. Zwischen Osten und Westen liegend, wurden weder das griechische Erbe, noch die Einflüsse der römischen Kultur und Lebensweise gänzlich angenommen. Als wichtiger Getreidelieferant, fernab jeder Grenze gelegen, wurde die Provinz weder von römischen Kaisern, Senatoren und Patronen reichlich gefördert, noch brachte es selbst, anders als die spanischen oder afrikanischen Provinzen, eine romanisierte Oberschicht hervor, die in Rom Karriere machte. [pp. 48-58]. [N. Rafetseder]

F.ZEVI, Pompei dalla città sannitica alla colonia sillana: per un’interpretazione dei dati archeologici, in: M. Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les élites municipales de l’Italie péninsulaire des Gracques à Neron, Actes de la table ronde internationale de Clermont-Ferrand (1991), Naples-Rome 1996, 125-138.

R.ZUCCA, La Corsica romana, Oristano 1996.

A.ZUMBO, La gens Annelia a Copia-Thurii, in: A.Dell’Era – A.Russi (eds.), Vir bonus docendi peritus. Omaggio dell’Università dell’Aquila al prof. Giovanni Garuti, Foggia 1996, 139-161.


1995

G.BANDELLI, Colonie e municipi dall’età monarchica alle guerre sannitiche, Eutopia 4.2, 1995, 143-197.

J.BODEL, Chronology and Succession 1: Notes on Some Consular Lists on Stone, ZPE 105, 1995, 279-296.

C.CONSANI, Per una storia linguistica di Reggio e dello Stretto in età ellenistica e romana, in: R.Ajello – S.Sani (eds.), Scritti linguistici e filologici in onore di T.Bolelli, Pisa 1995, 193-205.

C.CONSANI, I dialetti greci in età ellenistica e romana: la documentazione epigrafica della Magna Grecia e di Sicilia, in: P.Cuzzolin (ed.), Studi di linguistica greca, Pavia 1995, 73-89.

T.J.CORNELL – K.LOMAS (eds.), Urban Society in Roman Italy, London 1995.

L.DEL TUTTO PALMA, Forme della romanizzazione nell’epigrafia lucana, in: Nomen Latinum. Latini e Romani prima di Annibale, I, Il Latino e le lingue italiche, Atti del Convegno Internazionale, Roma, Accademia di S.Luca 24-26 ottobre 1995, Eutopia 4. 1, 1995[1997], 151-187.

E.DENCH, From Barbarians to New Men. Greek, Roman, and Modern Perceptions of Peoples of the Central Apennines, Oxford 1995.

G.DE SENSI SESTITO, Rapporti tra la Sicilia, Roma e l’Egitto, in: M.Caccamo Caltabiano (ed.), La Sicilia tra l’Egitto e Roma. La monetazione siracusana dell’età di Ierone II, Atti del Seminario di Studi, Messina, 2 – 4 dicembre 1993, Messina 1995, 17-57.

J.-L.FERRARY, Ius fetiale et diplomatie, in: E.Frézouls – A.Jacquemin (eds.), Les relations internationales, Actes du Colloque de Strasbourg, 15-17 juin 1993, Paris 1995, 411-432.

E.FRÉZOULS – A.JACQUEMIN (eds.), Les relations internationales, Actes du Colloque de Strasbourg, 15-17 juin 1993, Paris 1995.

V.GIUFFRÈ, Altre notazioni esegetiche sul senatoconsulto c.d. di Larino, SDHI 61, 1995, 795-801.

F.HINARD, La loi de Pouzzoles et les pompes funèbres, in: F.Hinard – M.-F.Lambert (eds.), La mort au quotidien dans le monde romain, Actes du colloque organisé par l’Université de Paris IV, Paris-Sorbonne, 7-9 oct. 1993, Paris 1995, 205-212.

W.D.LEBEK, Die municipalen Curien, oder Domitian als Republikaner: Lex Lati (Tab. Irn.) Paragraph 50 (?) und 51, ZPE 107, 1995, 135-194.

A.LEWIN, Assemblee popolari e lotta politica nelle città dell’Impero romano, Firenze 1995.

E.MIGLIARIO, Uomini, terre e strade. Aspetti dell’Italia centroappenninica fra antichità e alto medioevo, Bari 1995.

M.A.S.MOLLÁ – J.M.LLANOS, Prohibición de demolición de edificaciones. Aspectos legales y procesales, RIDA 42, 1995, 235-287.

L.QUILICI – S.QUILICI GIGLI (eds.), Interventi di bonifica agraria nell’Italia romana, Roma 1995.

J.F.RODRÍGUEZ NEILA, Organización administrativa de las comunidades hispanas y magistraturas monetales, in: M.P.García Bellido – R.M.Sobral Centeno (eds.), La moneda hispánica: ciudad y territorio, Actas del I Encuentro Peninsular de Numismática Antigua, Madrid 1995, 261-274.

J.RÜPKE, Kalender und Öffentlichkeit. Die Geschichte der Repräsentation und religiösen Qualifikation von Zeit in Rom, Berlin 1995.

L.RUGGINI, Economia e società nell’«Italia annonaria». Rapporti fra agricoltura e commercio dal IV al VI secolo d.C., Bari 19952.

A.RUSSI, La Lucania romana. Profilo storico-istituzionale, San Severo 1995.

K.E.WELCH, The Office of praefectus fabrum in the Late Republic, Chiron 25, 1995, 131-145.

F.ZEVI, Personaggi della Pompei sillana, PBSR 63, 1995, 1-24.


1994

M.AMELOTTI – L.MIGLIARDI ZINGALE, Dalle tabelle bronzee di Locri alle tavolette cerate di Pozzuoli, in: Symposion 1993, Vorträge zur griechischen und hellenistischen Rechtsgeschichte, Graz-Andritz, 12.-16.September 1993, Köln-Weimar-Wien 1994, 241-249.

N.BELAYCHE, Rome, la péninsule italienne et la Sicile (de 218 à 31 avant notre ère). Crises et mutations, Paris 1994.

M.BELTRÁN LLORIS – J.M.VILADÉS, Aquae Romanae. Arqueología de la presa de Almonacid de la Cuba, Boletín del Museo de Zaragoza, 13, 1994, 127-293.

M.BUONOCORE, Per un censimento delle iscrizioni latine lapidarie del Sannio settentrionale, Roma 1994.

M.CALZOLARI, Contributo toponomastico alla ricostruzione della rete stradale dell’Italia romana, Atlante Tematico di Topografia Antica 3, 1994, 35-67.

L.CAPOGROSSI COLOGNESI, ‘Ius commerci’, ‘conubium’, ‘civitas sine suffragio’. Le origini del diritto internazionale privato e la romanizzazione delle comunità latino-campane, in: A. Corbino (ed.), Le strade del potere. Maiestas populi Romani, imperium, coercitio, commercium, Catania 1994, 20-44.

M.CÉBEILLAC GERVASONI, I magistrati della colonia di Ostia in età repubblicana, in: M.Chelotti – M.Pani (eds.), Epigrafia e territorio. Politica e società. Temi di antichità romane 3, Bari 1994, 7-16.

G.A.CECCONI, Governo imperiale e élites dirigenti dell’Italia tardoantica. Problemi di storia politico-amministrativa (270-476 d.C.), Como 1994.

F.COSTABILE, Dalle poleis ai municipia del Bruzio romano, in: S.Settis (ed.), Storia della Calabria antica. Età italica e romana, Roma – Reggio Calabria 1994, 437-464.

M.COUDRY, Sénatus-consultes et acta senatus, redaction, conservation et archivage des documents émanant du sénat, de l’époque de César à celle des Sévères, in: S.Demougin (ed.), La mémoire perdue: à la recherche des archives oubliées, publiques et privées, de la Rome antique, Paris 1994, 65-102.

M.CRAWFORD, Roman Towns and their Charters. Legislation and Experience, in: N.Cunliffe – S.Keay (eds.), Social Complexity and the Development of towns in Iberia: from the Copper Age to the Second Century AD, Oxford 1995, 421-430.

J.-M.DAVID, La Romanisation de l’Italie, Paris 1994.

M.G.DE FINO, Dedica dei “nauclarii” ad un duoviro di Ostia, in: M.Chelotti – M.Pani (eds.), Epigrafia e territorio. Politica e società. Temi di antichità romane 3, Bari 1994, 37-50.

G.DE SENSI SESTITO, Da Thurii a Copia, in: ACSMG XXXII, Taranto 1994, 329-378.

L.DUBOIS, Un nom de magistrat énigmatique: le *λαυκελαρχος napolitain, in: A.C.Cassio – P.Poccetti (eds.), Forme di religiosità e tradizioni sapienziali in Magna Grecia, Atti del Convegno, Napoli 14-15 dicembre 1993, AION(filol) 16, 1994[1995], 157-162.

F.FANCIULLO, Latinità e grecità in Calabria, in: S.Settis (ed.), Storia della Calabria antica, II. Età italica e romana, Roma-Reggio Calabria 1994, 671-701.

M.H.GALLEGO FRANCO, Laudationes, impensa funeris, locus sepulturae: La mujer y los honores funerarios en Hispania, HAnt 18, 1994, 267-375.

J.GONZÁLEZ FERNÁNDEZ (ed.), Roma y las provincias: realidad administrativa e ideología imperial, Madrid 1994.

F.GRELLE, La centuriazione di Celenza Valfortore, un nuovo cippo graccano e la romanizzazione del subappenino daunio, Ostraka 3, 1994, 249-258.

M.KLEIJWEGT, Schola iuvenum seu caplatorum, Epigraphica 56, 1994, 29-40.

P.KNEISSL, Die fabri, fabri tignarii, fabri subaediani, centonarii und dolabrarii als Feuerwehren in den Städten Italiens und der westlichen Provinzen, in: R.Günther – S.Rebenich (eds.), E fontibus haurire. Beiträge zur römischen Geschichte und zu ihren Hilfswissenschaften, Paderborn 1994, 133-146.

M.LEIWO, Neapolitana. A Study of Population and Language in Graeco-Roman Naples, Helsinki 1994.

P.LE ROUX, La questione municipale nel I sec. d.C.: l’esempio spagnolo, in: M.Pani (ed.), Epigrafia e territorio. Politica e società, 3, Bari 1994, 159-173.

G.LETTICH, Iscrizioni romane di Iulia Concordia (sec. I a.C. – III d.C.), Trieste 1994.

G.MANGANARO, A proposito della “latinizzazione” della Sicilia, in: J.González Fernández (ed.), Roma y las provincias: realidad administrativa e ideología imperial, Madrid 1994, 161-168.

P.MOREAU, La mémoire fragile: falsification et destruction des documents publics au Ier siècle av. J.- C., in: S. Demougin (ed.), La mémoire perdue: à la recherche des archives oubliées, publiques et privées, de la Rome antique, Paris 1994, 121-147.

M.MUNZI – N.TERRENATO, La colonia di Volterra. La prima attestazione epigrafica ed il quadro storico e archeologico, Ostraka 3, 1994, 31-42.

M.PAOLETTI, Occupazione romana e storia delle città, in: S.Settis (ed.), Storia della Calabria antica, II. Età italica e romana, Roma-Reggio Calabria 1994, 498-549.

T.PATTERSON, The Collegia and the Transformations of the Town of Italy in the Second Century A.D., in: L’Italie d’Auguste à Dioclétien. Actes du Colloque International, Rome, 25-28 mars 1992, Roma 1994, 227-238.

L.QUILICI – S.QUILICI GIGLI (eds.), Strade romane. Percorsi e infrastrutture, Atlante tematico di topografia antica 2, Roma 1994.

Le ravitaillement en blé de Rome et des centres urbains des débuts de la République jusqu’au Haut Empire, Actes du Colloque International, Naples, 14-16 février 1991, Naples – Rome 1994.

J.F.RODRÍGUEZ NEILA, Organización territorial romana y administración municipal en la Bética, in: Historia Antigua, Actas del II Congreso de Historia de Andalucía, Córdoba 1991, Córdoba 1994, 201-248.

C.SALIOU, Les lois des bâtiments: voisinage et habitat urbain dans l’Empire romain. Recherches sur les rapports entre le droit et la construction privée du siècle d’Auguste au siècle de Justinien, Beyrouth 1994.

S.SEGENNI, Economia e società in età romana: la documentazione epigrafica, in: S.Settis (ed.), Storia della Calabria antica, II. Età italica e romana, Roma-Reggio Calabria 1994, 662-691.

A.TALIANO GRASSO, La viabilità romana tra Blanda Iulia e Vibo Valentia (Lucania et Bruttii), Aitna 1, 1994, 51-68.

L.TONEATTO, Codices artis mensoriae: i manoscritti degli antichi opuscoli latini d’agrimensura (V-XIX sec.), I-III, Spoleto 1994-1995.

C.VENTURINI, In tema di illeciti profitti dei magistrati municipali: rilievi in margine a due luoghi epigrafici, in: J.González Fernández (ed.), Roma y las provincias: realidad administrativa e ideología imperial, Madrid 1994, 225-242.
The A. proposes a new analysis of the chapter 48 of the Lex Irnitana in the light of evolution of the concept of crimen repetundarum in Rome between late Republic and early Empire, with particular reference to the Lex Iulia de repetundis [p. 226]. The main aim of the detailed prescriptions contained in the chapter 48 of the Lex Irnitana is to prevent local magistrates (duovir, aedilis, quaestor), their relatives and their collaborators from any financial activity that could damage the community [p. 226-228]. Venturini emphasizes the generic nature of such prescriptions: in his opinion, this characteristic was due to the necessity to cover as many financial activities as possible [p. 227]. The A. stresses the similarities between this chapter of the Lex Irnitana and the Lex Sempronia, which specifically referred the crimen repetundarum to the magistrates and their sons [p. 228]. Such prescriptions were subsequently confirmed by the Lex Servilia Glauciae and by the Lex Cornelia [p. 229]. Significantly, the number of persons who were concerned by the crimen repetundarum was further extended during the imperial age [p. 228-230], as a passage from Marcianus shows (Dig. 48.11.1, cf. the senatus consultum Claudianum of 49 AD). Such an evolution would have been reflected by the provisions mentioned by the Lex Irnitana as well [p. 231]. According to the A., the Lex Irnitana was influenced by the evolution of the very idea of crimen repetundarum between the end of the Republic and the beginning of the Empire [p. 232-234]. In particular, the Lex Iulia de repetundis is seen as the most important juridical source for the provisions contained in the Lex Irnitana [p. 235-237]. Especially interesting is considered the possibility that such provisions might have been also influenced by the contemporary reflection on the connections between the concept of ambitus and the crimen repetundarum [p. 238], as a passage from Cicero also attests (Leg. 3.11). The A. stresses the similarities between the chapter 93 of the Lex Ursonensis – concerning the prohibition for magistrates to accept any donation – and the provisions concerning the crime of ambitus of the chapter 132 of the same Lex [p. 238-240]. With respect to legislative activity against various kinds of corruption, the Lex Ursonensis and the Lex Irnitana would thus show the dependency of municipia on the contemporary legislative activity in Rome [p. 241-242]. On the other hand, they would also suggest a certain degree of autonomy on the part of municipia in adapting Roman legislative provisions to their local exigencies. [F. Russo]

K.WELCH, The Roman Arena in the Late Republican Italy: A New Interpretation, Journal of Roman Archaeology 7, 1994, 59-80.


1993

A.ABRAMENKO, Die munizipale Mittelschicht im kaiserzeitlichen Italien. Zu einem neuen Verständnis von Sevirat und Augustalität, Frankfurt am Main 1993.

R.ADINOLFI, Liternum, Bollettino Flegreo 1993, 11-23.

J.BODEL, Chronology and Succession 1: Fasti Capitolini Fr. XXXIId, the Sicilian Fasti and the Suffect Consuls of 36 BC, ZPE 96, 1993, 259-266.

M.BUONOCORE, Problemi di amministrazione paganico-vicana nell’Italia repubblicana del I secolo a.C., in: A.Calbi – A.Donati – G.Poma (eds.), L’epigrafia del villaggio, Faenza 1993, 49-59.

W.DAHLHEIM, Der Staatsstreich des Konsuls Sulla und die römische Italienpolitik der achtziger Jahre, in: J.Bleicken (ed.), Colloquium aus Anlass des 80. Geburtstages von A.Heuss, Kallmünz 1993, 97-116.

G.D’ISANTO, Capua romana. Ricerche di prosopografia e storia sociale, Roma 1993.

M.DONDIN- PAYRE, Exercice du pouvoir et continuité gentilice. les Acilii Glabriones du IIIe siècle av. J.-C. au V siècle ap. J.-C., Rome 1993.

E.P.FORBIS, Liberalitas and Largitio. Terms for private munificence in Italian honorary inscriptions, Athenaeum 81, 1993, 483-498.

M.GENOVESE, Condizioni delle civitates della Sicilia ed assetti amministrativo-contributivi delle altre province nella prospettazione ciceroniana delle Verrine, Iura 44, 1993, 171-243.

G.GUADAGNO, Pagi e vici della Campania, in: A.Calbi – A.Donati – G.Poma (eds.), L’epigrafia del villaggio, Faenza 1993, 407-444.

A.KOLB, Die kaiserliche Bauverwaltung in der Stadt Rom. Geschichte und Aufbau der cura operum publicorum unter dem Prinzipat, Stuttgart 1993.

R.LAZZERONI, L’iscrizione di Lucera (CIL I2 401) fra osco e latino, in: R.B.Finazzi – P.Tornaghi (eds.), Lingue e culture in contatto nel mondo antico e altomedievale, Atti del VII Convegno di linguisti, Milano, 10-12 settembre 1992, Brescia 1993, 161-170 [= R.LAZZERONI, Scritti scelti, Pisa 1997, 331-344].

D.W.LEBEK, La lex Latii di Domiziano (lex Irnitana): le strutture giuridiche dei Capitoli 84 e 86, ZPE 97, 1993, 159-178.

A.LINTOTT, Imperium Romanum. Politics and Administration, London 1993.

K.LOMAS, Rome and the Western Greeks, 350 BC – AD 200: conquest and acculturation in Southern Italy, London – New York 1993.

G.MANGANARO, Greco nei pagi e latino nelle città della Sicilia romana tra I e VI sec. d.C, in: A.Calbi – A.Donati – G.Poma (eds.), L’epigrafia del villaggio, Faenza 1993, 543-594.
In seinem Artikel analysiert der A. epigraphische Zeugnisse, um den Sprachgebrauch in Sizilien in den ersten Jahrhunderten nach Christus näher bestimmen zu können (ausgewählte Inschriften werden von ihm im Appendix kommentiert, pp. 579-594). Die Verwendung des Lateinischen bzw. Griechischen war stark kontextabhängig und variierte stark in den verschiedenen Regionen Siziliens. Während das Lateinische in den römischen Kolonien für offizielle Inschriften verwendet worden ist, führte die Dominanz des Griechischen als Kultursprache dazu, dass auch lateinisch-sprachige Eliten ihre Grabsteine in einem, oft nicht ganz korrekten, Griechisch setzten [pp. 543-554]. Mit der Christianisierung und der Ausrichtung auf die römische Amtskirche beginnt auch im Inselinneren eine Latinisierung einzusetzen, die jedoch nicht komplett und in allen Teilen der Insel in gleicher Weise stattfand [pp. 555-563]. Während bei der jüdischen Gemeinschaft in Sizilien und auch bei vielen pagi im Inselinneren das Griechische klar dominant bleibt und im epigraphischen Quellenmaterial zu Tage tritt, ist etwa im vicus der villa di Piazza Armerina auch im 4. Jh. n. Chr. noch eine Teilung zwischen offiziellen lateinischen Inschriften und griechischen Grabinschriften festzumachen. Diese Teilung wird erst unter ostgotischer Herrschaft zugunsten des Lateinischen aufgegeben, das sich langfristig als gesprochene Sprache etabliert – auch wenn unter der folgenden byzantinischen Herrschaft noch einmal versucht wurde, das Griechische als Amts- und Kirchensprache durchzusetzen [pp. 564-578]. [N. Rafetseder]

J.MÉLÈZE MODRZEJEWSKI, Diritto romano e diritti locali, in: A.Carandini – L.Cracco Ruggini – A.Giardina (eds.), Storia di Roma III/2, Torino 1993, 985-1009.

F.G.B.MILLAR, The Greek City in the Roman Period, in: M.H.Hansen (ed.), The Ancient Greek City-State, Copenhagen 1993, 232-260.

C.MOATTI, Archives et partage de la terre dans le monde romain (IIe siècle avant – Ier siècle après J.-C.), Rome 1993.

F.SARTORI, Dall’Italía all’Italia, I-II, Padova 1993.

P.SIMELON, La propriété en Lucanie romaine depuis les Gracques jusqu’à l’avènement des Sévères. Étude épigraphique, Bruxelles 1993.

T.SPAGNUOLO VIGORITA, Cittadini e sudditi tra II e III secolo, in: A.Carandini – L.Cracco Ruggini – A.Giardina (eds.), Storia di Roma III/1, Torino 1993, 5-50.

J.VAAHTERA, The Origin of Latin suffragium, Glotta 71, 1993, 66-80.

G.WESCH-KLEIN, Funus Publicum. Eine Studie zur öffentlichen Beisetzung und Gewährung von Ehrengräbern in Rom und den Westprovinzen, Stuttgart 1993.

G.WOOLF, European social development and Roman imperialism, in: P.Brun – S.E. Van Der Leeuw – C.R.Whittaker (eds.), Frontières d’empire: nature et signification des frontières romaines, Actes de la table ronde internationale de Nemours, 21 – 23 mai 1992, Nemours 1993, 13-20.


1992

F.BONA, Il de verborum significatu di Festo e le XII Tavole. Gli auctores di Verrio Flacco, Index 20, 1992, 211-228.

G.W.BOWERSOCK, Les Grecs «barbarisés», Ktèma 17, 1992, 249-257.

M.BUONOCORE, Il senatus consultum così detto di Larino. Nuove proposte, Panorami 4, 1992, 293-307.

A.BURNETT – M.AMANDRY – P.P.RIPOLLÈS, Roman Provincial Coinage, I. From the death of Caesar to the death of Vitellius (44 BC – AD 69), London 1992.

R.CARDILLI, Designazione e scelta del iudex unus alla luce della lex Irnitana, RAL s.9, 3, 1992, 37-73.

F.COARELLI, Colonizzazione e municipalizzazione: tempi e modi, Dialoghi di Archeologia 10, 1992, 21-30.

I.COGITORE, Séries de dédicaces italiennes à la dynastie julio-claudienne, MEFRA 104.2, 1992, 817-870.

G.DE BONFILS, I governatori provinciali, in: R.Cassano (ed.), Principi imperatori vescovi. Duemila anni di storia a Canosa, Catalogo della Mostra, Bari, 27 gennaio – 17 maggio 1992, Bari 1992, 835-839.

S.DEMOUGIN, Prosopographie des chevaliers romains julio-claudiens (43 av. J.-C. – 70 ap. J.-C.), Rome 1992.

L.DE SALVO, Economia privata e pubblici servizi nell’Impero romano. I corpora naviculariorum, Messina 1992.

G.DE SENSI SESTITO – M.INTRIERI, Crotone in età greca e romana, in: F.Mazza (ed.), Crotone. Storia Cultura Economia, Soveria Mannelli 1992, 23-88.

S.DYSON, Community and Society in Roman Italy, Baltimore 1992.

L.GALLO, La Sicilia occidentale e l’approvvigionamento cerealicolo di Roma, ASNP 22.2, 1992, 365-398.

L.GASPERINI (ed.), Rupes Loquentes, Atti del Convegno Internazionale di Studio sulle iscrizioni rupestri di età romana in Italia, Roma – Bomarzo 13-15.10.1989, Roma 1992.

J.GONZÁLEZ, Lex Villonensis, Habis 23, 1992, 97-119.

F.GRELLE, Struttura e genesi dei Libri coloniarum, in: O.Behrends – L.Capogrossi Colognesi (eds.), Die römische Feldmeßkunst. Interdisziplinäre Beiträge zu ihrer Bedeutung für die Zivilisationsgeschichte Roms, Göttingen 1992, 67-85.

F.GRELLE, Il municipio e la colonia, in: R.Cassano (ed.), Principi imperatori vescovi. Duemila anni di storia a Canosa, Catalogo della Mostra, Bari, 27 gennaio – 17 maggio 1992, Bari 1992, 683-691.

P.LE ROUX, La question des colonies latines sous l’Empire, Ktèma 17, 1992[1996], 183-200.

J.LINDERSKI, Games in Patavium, Ktema 17, 1992, 55-76 [= J.LINDERSKI, Roman Questions. Selected Papers, Stuttgart 1995, 463-491].

A.MAFFI, Ricerche sul postliminium, Milano 1992.

D.MANACORDA, La centuriazione di Lucera, in: Profili della Daunia antica. VII Ciclo di conferenze sulle più recenti campagne di scavo, Foggia 1992, 49-66.

G.G.MASON, The agrarian role of the coloniae maritimae: 338-241 B.C., Historia 41, 1992, 75-87.

S.MAZZARINO, Dalla monarchia allo stato repubblicano. Ricerche di storia romana arcaica, Milano 19922.

M.C.PRETA, Il municipium di Vibo Valentia, Vibo Valentia 1992.

P.SIMELON, Les mouvements migratoires en Lucanie romaine (Ier – IIe siècles), MEFRA 104.2, 1992, 691-708.

A.ZUMBO, Lessico epigrafico della Regio III (Lucania et Bruttii). Parte I: Bruttii, Roma 1992.


1991

P.ARTHUR, Romans in Northern Campania. Settlement and Land-use around the Massico and the Garigliano basin, London 1991.

J.C.BALTY, Curia ordinis. Recherches d’architecture et d’urbanisme antiques sur les curies provinciales du monde romain, Bruxelles 1991.

M.S.BASSIGNANO, I Praefecti iure dicundo nell’Italia settentrionale, in: Epigrafia, Actes du Colloque International d’épigraphie latine en mémoire de Attilio Degrassi pour le centenaire de sa naissance, Rome, 27-28 mai 1988, Roma 1991, 515-537.

J.-M.BERTRAND, Territoire donné, territoire attribué: note sur la pratique de l’attribution dans le monde impérial de Rome, CCG 2, 1991, 125-164.

G.BINAZZI (ed.), L’Umbria meridionale fra tardoantico ed altomedioevo, Atti del Convegno di Studio, Acquasparta, 6-7 maggio 1989, Perugia 1991.

M.BUONOCORE, Tradizione ed evoluzione grafico-formale dell’epigrafia greca d’età romana nell’area di Regium-Locri, in: Miscellanea in onore di P.Marco Petta, Bollettino della Badia Greca di Grottaferrata 45, 1991[1992], 229-254.

G.CAMODECA, L’età romana, in: G.Galasso – R.Romeo (eds.), Storia del Mezzogiorno, I. 2. Il Mezzogiorno antico, Salerno 1991, 9-79.

E.DENIAUX, Les recommandations de Cicéron et la colonisation césarienne: les terres de Volterra, CCG 2, 1991, 215-228.

P.DESIDERI, La romanizzazione dell’Impero, in: A.Schiavone (ed.), Storia di Roma 2/II, Torino 1991, 577-626.

G.D’HENRY, La romanizzazione del Sannio nel II e I secolo a.C. , in: La Romanisation du Samnium aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Actes du Colloque, Naples 4-5 nov. 1988, Paris-Naples 1991, 9-19.

W.ECK, Ein Quästor oder zwei Quästoren im kaiserzeitlichen Sizilien?, ZPE 86, 1991, 107-114.

W.ECK – H.GALSTERER (eds.), Die Stadt in Oberitalien und in den nordwestlichen Provinzen des Römischen Reiches, Deutsch-Italienisches Kolloquium im italienischen Kulturinstitut Köln, Mainz 1991.

F.FERNÁNDEZ GÓMEZ, Nuevos fragmentos de leyes municipales y otros bronces epigráficos de la Bética en el Museo Arqueológico de Sevilla, ZPE 86, 1991, 121-136.

J.L.FERRARY, Lex Cornelia de sicariis et veneficis, Athenaeum 79, 1991, 417-424.

A.E.FERUGLIO – L.BONOMI PONZI – D.MANCONI, Mevania. Da centro umbro a municipio romano, Perugia 1991.

E.GABBA, I municipi e l’Italia augustea, in: M.Pani (ed.), Continuità e trasformazioni fra repubblica e principato. Istituzioni, politica, società, Atti dell’Incontro di Studi organizzato dall’Università di Bari, Bari, 27-28 gennaio 1989, Bari 1991, 69-81 [= E.GABBA, Italia romana, Como 1994, 133-143]

R.LAZZERONI, Osco e latino nella lex sacra di Lucera fra competenza linguistica e valutazione metalinguistica, SSL 31, 1991, 95-111.
Sulle tracce molto significative del sostrato osco-italico nel testo latino epigrafico CIL I2, 401 = IX 782 = ILLRP 504 della colonia latina di Luceria, fondata nel 315/314 a.C. L’A. prende in considerazione le forme verbali fundatid, proiecitad e parentatid, che sono da ritenere congiuntivi latini formati con la sostituzione al morfema latino –ss– del morfema –tt- del congiuntivo perfetto osco [pp. 95-101]. L’A. si esprime a sfavore della lettura di R. Wallace (Glotta, 66, 1988), che nell’epigrafe lucerina individua oltre alle tre forme verbali anche altri oschismi – macisteratus, stircus, ium, loucarid – e ritiene questi elementi il prodotto di un apprendimento imperfetto del latino da parte di parlanti osco, i quali avrebbero trasferito in esso tratti della loro madrelingua. Secondo l’A. invece gli oschismi non sarebbero tali, ma forme latine arcaiche e rustiche/extraurbane/dialettali. In particolare le tre forme verbali sarebbero forme osche latinizzate che si motivano come “iperarcaismi di formule arcaizzanti” [pp. 102-109]. Sull’abbondare di arcaismi e dialettismi/rusticismi nella lingua delle iscrizioni giuridiche ed ufficiali romano-latine sino alla metà del I sec. a.C. [pp. 106-107]. Per la datazione dell’epigrafe si propone la fine del II sec. a.C. – inizi I sec.a.C. [pp. 110-111]. [L. Cappelletti]

W.D.LEBEK, Das SC der Tabula Larinas: Rittermusterung und andere Probleme, ZPE 85, 1991, 41-70.

P.LE ROUX, Le juge et le citoyen dans le municipe d’Irni, CCG 2, 1991, 99-124.

P.LE ROUX, Municipium Latinum et municipium Italiae: à propos de la lex Irnitana, in: Epigrafia. Actes du colloque international d’épigraphie latine en mémoire de Antonio Degrassi pour le centenaire de sa naissance, Rome, 27-28 mai 1988, Rome 1991, 565-582.

E.LO CASCIO, Il potere e l’amministrazione, in: S. Settis (ed.), Civiltà dei Romani. Il potere e l’esercito, Milano 1991, 9-45.

K.LOMAS, Local Identity and Cultural Imperialism: Epigraphy and the Diffusion of Roman Influence in Italy, in: E.Herring – R.Whitehouse – J.Wilkins (eds.), Papers of the Fourth Conference of Italian Archaeology, I, London 1991, 231-239.

M.MAZZEI, Indigeni e Romani nella Daunia settentrionale, in: J.Mertens (ed.), Comunità indigene e problemi della romanizzazione nell’Italia centro-meridionale, IV-III secolo a.C., Actes du Colloque international, Rome, 1er-3 février 1990, Bruxelles 1991, 109-124.

H.MOURITSEN – I.GRADEL, Nero in Pompeian Politics: Edicta munerum and Imperial Flaminates in Late Pompeii, ZPE 87, 1991, 145-155.

M.PANI (ed.), Continuità e trasformazioni fra repubblica e principato. Istituzioni, politica, società, Atti dell’Incontro di Studi organizzato dall’Università di Bari, Bari, 27-28 gennaio 1989, Bari 1991.

M.PANI, Colonia Vibina, ZPE 87, 1991, 125-131.

B.RÉMY, Les inscriptions de médicins dans les provinces romaines de la Péninsule Ibérique, REA 93, 1991, 321-364.

J.RODRÍGUEZ CORTÉS, Los seviros augustales y las divinidades romanas en la Bética, FlorIlib 2, 1991, 435-441.

A.RUSSI, Attività giudiziaria ed edilizia pubblica a Luceria al tempo di Valentiniano I e Valente, Miscellanea Greca e Romana 16, 1991, 299-322.

H.SOLIN, Sul consolidarsi del cognome nell’età repubblicana al di fuori della classe senatoria e dei liberti, in: Epigrafia, Actes du Colloque International d’épigraphie latine en mémoire de A.Degrassi pour le centenaire de sa naissance, Rome, 27-28 mai 1988, Roma 1991, 153-187.

M.TALAMANCA, I mutamenti della cittadinanza, MEFRA 103, 1991, 703-733.

C.Zaccaria, L’amministrazione delle città nella Transpadana (note epigrafiche), in: W.Eck – H.Galsterer (eds.), Die Stadt in Oberitalien und in den nordwestlichen Provinzen des Römischen Reiches. Deutsch-Italienisches Kolloquium im italienischen Kulturinstitut Köln, Mainz 1991, 55-72.


1990

J.M.ABASCAL PALAZÓN, La ley flavia municipal y las ciudades de la Carpetania: Algunas reflexiones, in: Toledo y Carpetania en la Edad Antigua: Simposio celebrado en el Colegio Universitario de Toledo 6 al 8 noviembre 1986, Toledo 1990, 128-139.

J.ANDREAU, Activité financière et liens de parenté en Italie romaine, in: J.Andreau – H.Bruhns (eds.), Parenté et stratégies familiares dans l’Antiquité romaine, Roma 1990.

M.CÉBEILLAC GERVASONI, L’évergétisme des magistrats du Latium et de la Campanie des Gracques à Auguste à travers les témoignages épigraphiques, MEFRA 102, 1990, 699-722.

A.CHASTAGNOL, Considérations sur les municipes latins du premier siècle apr. J.-C., in: L’Afrique dans l’Occident Romain (Ier siècle av. J.-C. – IVe siècle ap. J.-C.), Actes du Colloque, Rome, 3-5 décembre 1987, Rome 1990, 351-365.

G.CLEMENTE, Dal territorio della città all’egemonia in Italia, in: G.Clemente – F.Coarelli – E.Gabba (eds.), Storia di Roma, II/1, Torino 1990, 19-38.

M.H.CRAWFORD, Origini e sviluppo del sistema provinciale romano, in: G.Clemente – F.Coarelli – E.Gabba (eds.), Storia di Roma II/1, Torino 1990, 91-121.

L.CURCHIN, The Local Magistrates of Roman Spain, Toronto 1990.

R.DUNCAN JONES, Structure and Scale in the Roman Economy, Cambridge 1990.

W.ECK, Die Administration der italischen Strassen: das Beispiel der via Appia, in: S.Quilici Gigli (ed.), La via Appia. Decimo incontro di studio del Comitato per l’Archeologia Laziale, Roma 1990, 29-39.

J.GASCOU, La praefectura iure dicundo dans les cités de l’Afrique romaine, in: L’Afrique dans l’Occident romain, Ier siècle av. J.-C. – IVe siècle ap. J.-C.), Actes du Colloque, Rome, 3-5 décembre 1987, Rome 1990, 367-380.

L.GIARDINO, L’abitato di Grumentum in età repubblicana. Problemi storici e topografici, in: M.Salvatore (ed.), Basilicata. L’espansionismo romano nel sud-est d’Italia. Il quadro archeologico, Atti del Convegno, Venosa, 23-25 aprile 1987, Venosa 1990, 125-157.

J.GONZÁLEZ FERNÁNDEZ, Bronces jurídicos romanos de Andalucía, Sevilla 1990.

E.S.GRUEN, Studies in Greek Culture and Roman Policy, Berkeley 1990.

J.JACQUES, Quelques problèmes d’histoire municipale à la lumière de la Lex Irnitana, in: L’Afrique dans l’Occident romain, Ier siècle av. J.-C. – IVe siècle ap. J.-C., Actes du Colloque, Rome, 3-5 décembre 1987, Rome 1990, 381-401.
A partire da un’analisi della Lex Irnitana e degli statuti di Malaca e Salpensa, l’A. si propone di chiarire alcuni aspetti giuridici particolarmente controversi relativi ai municipi e alle colonie dell’Africa del Nord [p. 381]. L’omogeneità normativa dei tre statuti municipali, permette all’A. di rilevare richiami a provvedimenti legislativi anche anteriori all’età flavia, segnatamente il periodo augusteo e la tarda repubblica, nonché paralleli con municipi di area non spagnola [p. 382]. Come esempio si cita la rubrica 79 della Lex Irn., il cui assunto doveva riferirsi ad una legge coloniale di portata generale e non specifica di Irni, dato che in essa ricorrono riferimenti presenti anche in un frammento epigrafico proveniente dal Norico (FIRA2, n. 26, p. 220). Dopo queste osservazioni generali di carattere introduttivo, l’A. passa ad analizzare in dettaglio alcune rubriche della Lex Irn., in particolare di quelle che contribuiscono a suo avviso a comprendere meglio alcuni aspetti della costituzione municipale [p. 382-383]. La rubrica 93 indica che alcune norme locali, preesistenti alla fondazione del municipio, potevano sussistere anche successivamente, ma solo a patto che esse non contraddicessero né i regolamenti contenuti nella Lex, né ovviamente il diritto romano [p. 383]. Le rubriche 30-31 vengono analizzate nella stessa ottica, cioè il problema della continuità tra città peregrina e fondazione municipale [p. 384], confermando la differenza tra le due forme istituzionali (essenzialmente dovuta al fatto che la colonia era creazione ex nihilo, a differenza del municipio). A proposito della continuità istituzionale, l’A. rileva come il consiglio peregrino si trasformi regolarmente nel decurionato municipale [p. 385]. La rubrica 31 permette anche di chiarire la natura dei decurionati locali, soprattutto per quanto riguarda la loro consistenza numerica ed il reclutamento dei nuovi decurioni [p. 386]. Il numero di decurioni stabilito dalla Lex Irn. ammonta a 63, in contrasto con il dato fornito dall’evidenza epigrafica nordafricana, che attesta consigli composti da multipli di dieci. Secondo l’A., il numero 63 sarebbe tipico per Irni e corrisponderebbe al numero di membri del precedente consiglio cittadino; ciò confermerebbe la continuità istituzionale nel passaggio da centro peregrino a municipio [p. 386]. Anche nei centri africani, d’altra parte, il numero di decurioni, sempre multiplo di dieci, sarebbe da collegare alle dimensioni effettive della città, e quindi alla sua espressione demografica [p. 387]. La rubrica 31 attesta anche come il decurionato potesse essere integrato, una sola volta, ogni anno, differentemente dall’ipotesi moderna secondo cui il decurionato poteva essere integrato solo ogni cinque anni (ipotesi proposta sulla base di una Lex Iulia municipalis di età cesariana). La rubrica 31 è invece lacunosa per quanto riguarda le modalità di reclutamento dei nuovi decurioni, poiché ci informa solo del fatto che i decurioni decidevano la data per l’elezione annuale dei nuovi membri del decurionato [p. 387-388]. Tuttavia, la rubrica 21, che concerne il problema dell’ottenimento della cittadinanza romana all’interno del municipio, ci fornisce qualche indicazione sul ruolo dei decurioni in carica nella scelta di quelli nuovi [p. 389]. Una nuova lettura della rubrica 21 permette all’A. di risolvere un’apparente aporia in essa contenuta e di chiarire che ad Irni i decurioni erano scelti tra coloro che erano già stati duoviri, edili o questori. Su queste basi, l’A. confuta l’ipotesi moderna secondo cui, in età imperiale, una supposta crisi demografica avrebbe portato nel decurionato anche membri che non avevano rivestito alcuna carica dotata di potestas [p. 390]. La stessa connessione tra decurionato e magistrature è sottolineata nella Tavola di Eraclea, che prescrive che coloro che non hanno i requisiti per accedere al decurionato non possono essere eletti magistrati [p. 390]. Per quanto riguarda il problema dei meccanismi elettorali, la Lex Irn. è di scarso aiuto, a differenza ad es. della Lex Malacitana [p. 391]. Tuttavia, essa permette di chiarire un aspetto controverso delle città africane, e cioè il numero di curie in esse presenti. L’A. mette in risalto la coincidenza tra il numero massimo di curie previsto dagli statuti municipali, 11, e quello attestato dall’evidenza epigrafica per le città africane, 10. Lungi dall’essere casuale, tale coincidenza testimonierebbe l’esistenza di un preciso regolamento, recepito sia in Spagna che in Africa [p. 391]. Nel caso africano, poi, la coincidenza con gli statuti spagnoli permetterebbe di escludere che il numero di curie fosse un retaggio punico precedente alla municipalizzazione [p. 392], essendo semmai conseguenza diretta di quest’ultima. Passando ai casi nordafricani, l’A. propone il caso di Leptis Magna come esempio di come tale regolamento si applicasse anche alle colonie: i nomi delle 8 curie ivi attestate, evocanti Traiano e la sua famiglia, suggeriscono l’avvenuta organizzazione delle curie proprio al momento della promozione coloniale. In tema di continuità, il caso di Lambaesis mostra come i nomi delle curie siano rimasti i medesimi anche al momento del passaggio da vicus a municipio [p. 392-393). Si affronta poi il dibattuto tema della composizione delle curie, discutendo in prima analisi la teoria di R.Duncan Jones, The Economy of the Roman Empire. Quantitative Studies, Cambridge 1982, p. 227-283, secondo cui esse avevano un forte carattere elitario e non accoglievano la totalità dei cittadini aventi diritto di voto [p. 394-395]. La Lex Irn. non ammette un’ipotesi del genere, ed anzi suggerisce che le curie raccogliessero tutti i maschi della città, dimodoché solo le donne e i bambini ne erano esclusi [p. 395]. Segue una discussione di alcune iscrizioni dove compaiono contemporaneamente termini quali curia e popolus, che secondo alcuni implicherebbero che non tutto il populus, inteso come corpo dei votanti, fosse incluso nelle curiae. L’A. analizza alcune iscrizioni dove ricorrrono plebs e populus, indicando essi, alternativamente, sia il corpo cittadino degli aventi diritti di voto, sia l’insieme della popolazione [p. 396-398]. Si porta ad esempio l’iscrizione AE 1975, 877, dove compare la formula curialibus universis civibus [p. 399], che testimonierebbe l’uso, seriore e “abusivo”, di civis nel senso di semplice abitante, senza riferimenti alla sfera giuridica (a differenza di curialibus). Si conclude ribadendo che le curie raccoglievano tutti gli aventi diritto al voto (maschi adulti) almeno in linea di principio, poiché non esisteva nessun veto costituzionale che impedisse agli aventi diritto di essere reclutati nel sistema curiale [p. 400]. In assenza di una restrizione giuridica, poteva comunque essercene una di tipo sociale, poiché è verosimile che i più poveri, pur avendone diritto, non partecipassero all’attività curiale. Tale limitazione sociale non ammette però una visione elitaria delle curie, come ipotizzata da alcuni studi che attribuiscono alle curie 1/4 o 1/5 della popolazione locale [p. 401]. [F. Russo]

G.F.LA TORRE, Per lo studio della viabilità romana in Calabria. Considerazioni sul tracciato della via cosiddetta Annia o Popilia dalla Conca di Castelluccio a Vibo, Klearchos 32, 1990, 149-192.

W.D.LEBEK, Standeswürde und Berufsverbot unter Tiberius. Das SC der Tabula Larinas, ZPE 81, 1990, 37-58.

E.LO CASCIO, Le professiones della Tabula Heracleensis e le procedure del census in età cesariana, Athenaeum 78, 1990, 287-318.

G.MANCINI, Ius Latii e ius adipiscendae civitatis Romanae per magistratum nella lex Irnitana, Index 18, 1990, 367-390.

S.MROZEK, Die städtischen Unterschichten Italiens in den Inschriften der römischen Kaiserzeit (populus, plebs, plebs urbana u.a.), Varsavia – Cracovia 1990.

P.MURGA, El delito de ambitus y so posible reflejo en la leyes de la Betica, Iura 41, 1990, 1-23.

A.RODGER, The Jurisdiction of Local Magistrates: Chapter 84 of the Lex Irnitana, ZPE 84, 1990, 147-161.

M.SALVATORE (ed.), Basilicata. L’espansionismo romano nel sud-est d’Italia. Il quadro archeologico, Atti del Convegno, Venosa, 23-25 aprile 1987, Venosa 1990.

M.R.TORELLI, I rapporti fra Italici e Romani, in: M.Tagliente – M.Torelli (eds.) Italici in Magna Grecia. Lingua, insediamenti e strutture. Atti del convegno, Acquasparta, 30-31 maggio 1986, Venosa 1990, 93-103.

G.WESCH-KLEIN, Liberalitas in Rem Publicam: Private Aufwendungen zugunsten von Gemeinden im römischen Afrika bis 284 n. Chr., Bonn 1990.

R.J.A.WILSON, Sicily under the Roman Empire. The archaeology of a Roman Province, 36 BC – AD 535, Warminster 1990.

G.ZECCHINI, Plinio il Vecchio e la lex Flavia municipalis, ZPE 84, 1990, 139-146.


1989

G.ALFÖLDY, Consideraciones sobre el concepto de epigrafía jurídica y novedades en las provincias del Noroeste, in: C.Castillo (ed.), Epigrafía jurídica romana en el último decenio, Pamplona 1989, 9-22.

M.CORBIER, La cura aquae dans l’évergétisme municipal, in: Sestinum. Comunità antiche dell’Appennino tra Etruria e Adriatico, Atti del Convegno, Sestino, 18-19 settembre 1983, Rimini 1989, 175-188.

T.J.CORNELL, The Conquest of Italy, in: CAH VII.2, 19892, 351-419.

M.H.CRAWFORD, The Lex Iulia Agraria, Athenaeum 67, 1989, 179-190.

A.J.CULLENS, Professio and decoctio in the Tabula Heracleensis, AHB 3, 1989, 85-90.

L.DEL TUTTO PALMA, Tavola bantina 1-8: il contenuto istituzionale alla luce dell’analisi testuale e delle fonti romane, SE 56, 1989-1990[1991], 217-251.

J.FRANCÍSCO MARTÍN, Concepto y romanización de Lusitania, Salamanca 1989.

R.FREI-STOLBA, Strassenunterhalt und Strassenreinigung in Rom: Zu einigen Paragraphen der Tabula Heracleensis, in: E.H.Herzig – R.Frei-Stolba (eds.), Labor omnibus unus. Gerold Walser zum 70. Geburtstag dargebracht von Freunden, Kollegen und Schülern, Historia Einzelschriften 60, Stuttgart 1989, 25-37.

J.GONZÁLEZ (ed.), Estudios sobre Urso. Colonia Iulia Genetiva, Sevilla 1989.

G.L.GREGORI, Epigrafia anfiteatrale dell’Occidente romano, II. Regiones VI-XI, Roma 1989.

E.HERMON, La lex Flaminia de agro Gallico dividundo: modèle de romanisation au III siècle av. J. C., in: M.-M.Mactoux – E.Geny (eds.), Mélanges P.Lévêque, Il, Paris 1989, 273-284.

C.LETTA, Organizzazione amministrativa e continuità magistratuale nelle comunità umbre, in: Sestinum. Comunità antiche dell’Appennino tra Etruria e Adriatico, Atti del Convegno Sestino (Arezzo) 18-19 settembre 1983, Rimini 1989, 227-233.

A.D.E.LEWIS, Ne quis in oppido aedificium detegito, in: J.González (ed.), Estudios sobre Urso. Colonia Iulia Genetiva, Sevilla 1989, 41-56.

G.LURASCHI, Sulla lex Irnitana, SDHI 55, 1989, 349-368.
Riflessioni sugli statuti municipali, specialmente spagnoli, scaturite dall’edizione della lex Irnitana curata da A.D’Ors e pubblicata a Roma nel 1986. Contro l’identificazione della tabula Heracleensis con una lex Iulia municipalis di età cesariana; l’ipotesi migliore sulla natura del testo eracleota sarebbe quella che vede in esso un “centone”, nato dalla fusione di tre leggi diverse e di tre epoche diverse. In realtà una lex Iulia municipalis generalis d’età cesariana o augustea, nel senso di legge-quadro per la municipalizzazione in Italia, non sarebbe mai esistita. Essa come le altre leges – ad es. Cornelia, Petronia, ecc. – citate epigraficamente, avrebbe avuto una portata non generale, ma geograficamente e giuridicamente circoscritta ad un singolo centro o ad un certo numero di centri. La tecnica compositiva della legislazione statutaria locale betica sarebbe consistita nell’aggiunta ad un “canovaccio” di base, antico e tralaticio, di prescrizioni di epoca e provenienza diverse, procedendo ad adattamenti ed all’inserimento di norme peculiari, anche preromane, del singolo municipio per rispondere ad esigenze, prassi e situazioni locali [p. 353-358]. L’alto numero di statuti bronzei prodotti in Spagna sotto Domiziano potrebbe spiegarsi con l’ordine generalizzato da parte dell’Imperatore di incidere ed esporre pubblicamente gli statuti già esistenti ed in vigore da tempo [p. 356]. L’A. è a favore dell’esistenza di una pluralità di leggi municipali “individuali”, promulgate in tempi diversi, per luoghi e per materie diverse. Tendenza spontanea, e mai imposta da Roma, all’uniformità delle disposizioni statutarie locali [p. 359-360]. Le due leges Iuliae che, secondo Gaio, 4, 30 abolirono (con la lex Aebutia) il procedimento per legis actiones, sostituendolo con quello per formulas, andrebbero identificate con le augustee lex Iulia iudiciorum privatorum e lex Iulia iudiciorum publicorum (mentre D’Ors identifica una delle due leggi Iuliae con la lex Iulia municipalis) [p. 361]. L’editto di Vespasiano del 73/74 d.C. non si sarebbe limitato a concedere il ius Latii alla Spagna, ma avrebbe anche impostato la struttura costituzionale di base dei neomunicipi latini. Equiparazione progressiva e sostanziale tra ius Latii e civitas Romana [p. 362-364]. Su singoli capitoli della lex Irnitana. Ad es. capp. 19 e 21, relativi alle magistrature locali. Sul cap. 28 e sull’ammissibilità dei Latini alle legis actiones, di cui la manumissio vindicta era un’applicazione [p. 363-368]. [L. Cappelletti]

J.MANGAS, La municipalización flavia en Hispania, Aspectos de la colonización y municipalización de Hispania, Cuadernos Emeritenses 1, Merida 1989, 151-172.

L.MANINO, Persistenza della religione etrusca in età tardo-romana. Rileggendo il rescritto costantiniano di Spello, in: Atti II Congresso Internazionale di Etruscologia, Firenze, 26 maggio – 2 giugno 1985, III, Roma 1989, 1225-1235.

J.L.MURGA, La garancia ilicitas del magistrado municipal, BIDR 31-32, 1989-90, 1-46.

J.H.OLIVER, Greek Constitutions of Early Roman Emperors from inscriptions and papyri, Philadelphia 1989.

R.SCUDERI, Significato politico delle magistrature nelle città italiche del I sec.a.C., Athenaeum 60, 1989, 117-138.

G.ZIMMER, Locus datus decreto decurionum, München 1989.


1988

F.M.AUSBÜTTEL, Die Verwaltung der Städte und Provinzen im spätantiken Italien, Frankfurt am Main, 1988.

D.W.BARONOWSKI, Roman Treaties with Communities of Citizens, CQ 38, 1988, 172-178.

O.BELVEDERE, Opere pubbliche ed edifici per lo spettacolo nella Sicilia di età imperiale, in: ANRW II.11.1, Berlin-New York 1988, 346-413.

C.BENCIVENGA TRILLMICH, Pyxous-Buxentum, MEFRA 100.2, 1988, 701-729.

N.BONACASA, Le arti figurative nella Sicilia romana imperiale, in: ANRW II.11.1, Berlin-New York 1988, 306-345.

P.A.BRUNT, The Fall of the Roman Republic and Related Essays, Oxford 1988

A.CABALLOS RUFINO, Les leyes municipales de la Bética, in: El Patrimonio del paisaje epigráfico en la ciudad romana, Actas de los XVIII Cursos monográficos sobre el Patrimonio Histórico, Santander 2008, 111-134.

G.CAMODECA, Ricerche sui curatores rei publicae, in: ANRW II.13, 1988, 453-534.

G.CLEMENTE, Sicily and Rome: The Impact of Empire on a Roman Province, in: T.Yuge – M.Doi (eds.), Forms of Control and Subordination in Antiquity, International Symposium for Studies on Ancient Worlds, Tokyo 1988, Leiden 1988, 105-120.

M.H.CRAWFORD, The laws of the Romans: knowledge and diffusion, in: J.Gonzalez – J.Arce (eds.), Estudios sobre la Tabula Siarensis, Anejos de Archivo Español de Arqueología IX, C.S.IC., Madrid 1988, 127-140.

A.DELL’AGLIO, La lex municipii Tarentini, in: Il Museo di Taranto: cento anni di archeologia, Catalogo della Mostra, Taranto 1988, 177-183.

S.DEMOUGIN, L’ordre équestre sous les Julio-Claudiens, Rome 1988.

S.DEMOUGIN, Triumviri augustales, MEFRA 100.1, 1988, 117-126.

A.D´ORS – J.D´ORS, Lex Irnitana, Santiago de Compostela 1988.

L.FASCIONE, Le norme de ambitu della lex Ursonensis, Labeo 34, 1988, 179-188.

J.-L.FERRARY, Philhellénisme et impérialisme. Aspects idéologiques de la conquête romaine du monde hellénistique, Rome 1988.

R.FREI-STOLBA, Textschichten in der lex coloniae Genetivae Iuliae Ursonensis. Zu den Kapiteln 66, 70, 71, 125-127 über die Spielveranstaltungen, SDHI 54, 1988, 191-225.

E.GABBA, Municipium Augustum Veiens, Athenaeum 76, 1988, 203-204.

E.GABBA, Riflessioni sulla Lex Coloniae Genetivae Iuliae, in: J.Gonzalez – J.Arce (eds.), Estudios sobre la Tabula Siarensis, Anejos de Archivo Español de Arqueología IX, C.S.IC., Madrid 1988, 157-158.

H.GALSTERER, Municipium Flavium Irnitanum. A Latin Town in Spain, JRS 78, 1988, 78-90.

H.GALSTERER, The “Tabula Siarensis” and the Augustan Municipalization in Baetica, in: J.Gonzalez – J.Arce (eds.), Estudios sobre la Tabula Siarensis, Anejos de Archivo Español de Arqueología IX, C.S.IC., Madrid 1988, 61-74.

P.GROS – M.TORELLI, Storia dell’urbanistica. Il mondo romano, Roma-Bari 1988.

U.LAFFI, I limiti della competenza giurisdizionale dei magistrati locali, in: J.Gonzalez – J.Arce (eds.), Estudios sobre la Tabula Siarensis, Anejos de Archivo Español de Arqueología IX, C.S.IC., Madrid 1988, 141-156.

D.MANCONI, Norcia: alcune novità sulla città romana, Spoletium 33, 1988, 63-75.

G.MANGANARO, La Sicilia da Sesto Pompeo a Diocleziano, in: ANRW II.11.1, Berlin-New York 1988, 3-89.

A.MARINUCCI, Ostia. Iscrizioni municipali inedite, Miscellanea Greca e Romana 13, 1988, 181-216.

G.MENNELLA, Sui prefetti degli imperatori e dei cesari nelle città dell’Italia e delle province, Epigraphica 50, 1988, 65-85.

H.MOURITSEN, Elections, Magistrates and Municipal élite. Studies in Pompeian Epigraphy, Roma 1988.

S.MROZEK, Die epigraphisch belegten Randgruppen in den Städten Italiens (Prinzipatszeit), in: I.Weiler (ed.), Soziale Randgruppen und Außenseiter im Altertum, Graz 1988, 221-241.

M.PANI, I municipia romani, in: C.Marangio (ed.), La Puglia in età repubblicana, Atti del I Convegno di Studi sulla Puglia romana, Mesagne 20-22 marzo 1986, Galatina 1988, 24-35.

M.F.PETRACCIA LUCERNONI, I questori municipali dell’Italia antica, Roma 1988.

J.F.RODRÍGUEZ NEILA, Aqua publica y política municipal romana, Gerión 6, 1988, 223-252.

H.L.ROYDEN, The magistrates of the Roman professional collegia in Italy from the first to the third century A.D., Pisa 1988.

E.SAVINO, Note su Pompei colonia sillana: popolazione, strutture agrarie, ordinamento istituzionale, Athenaeum 86, 1988, 439-461.

J.M.SERRANO DELGADO, Status y promoción social de los libertos en Hispania Romana, Sevilla 1988.

M.TORELLI, Paestum romana, in: ACSMG XXVI, Taranto 1987, Napoli 1988, 33-115, 95-97.

R.J.A.WILSON, Trade and Industry in Sicily during the Roman Empire, in: ANRW II.11.1, Berlin-New York 1988, 207-305.


1987

A.BERNARDI, Mondo italico dalla guerra sociale all’età augustea, in: Enciclopedia Virgiliana, III, Roma 1987, 47-60.

J.-M.BERTRAND, Le statut du territoire attribué dans le monde grec des Romains, in: E.Frézouls (ed.), Sociétés rurales dans l’Asie Mineure et la Syrie hellénistiques et romaines, Actes du Colloque organisé à Strasbourg, Strasbourg 1987, 95-106.

G.CHOUQUER ET ALII, Structures agraires en Italie centro-méridionale: cadastres et paysages ruraux, Rome 1987.

J.A.CROOK – D.JOHNSTON – P.STEIN, Intertiumjagd and the Lex Irnitana, ZPE 70, 1987, 173-184.

L.DE BLOIS, The Roman Army and Politics in the first century before Christ, Amsterdam 1987.

J.-L.FERRARY, Les Romains de la République et les démocraties grecques, Opus 6-8, 1987-1989, 203-216.

E.GABBA, Tendenze all’unificazione normativa nel diritto pubblico tardo-repubblicano, in: M.Sargenti – G.Luraschi (eds.), La certezza del diritto nell’esperienza giuridica romana, Atti del Convegno, Pavia, 26-27 aprile 1985, Padova 1987, 169-177. [= E.GABBA, Italia romana, Como 1994, 45-50].

H.GALSTERER, La loi municipale des Romains: chimère ou réalité?, RD 65, 1987, 181-203.

D.JOHNSTON, Three thoughts on Roman private law and the lex Irnitana, JRS 77, 1987, 62-77.

A.KEAVENEY, Rome and the Unification of Italy, London 1987.

A.LICORDARI, I “lenuncularii traiectus Luculli” ad Ostia, Miscellanea Greca e Romana 12, 1987, 149-161.

P.LIVERANI, Municipium Augustum Veiens. Veio in età imperiale attraverso gli scavi Giorgi (1811-1813), Roma 1987.

A.MARCONE, La Sicilia fra ellenismo e romanizzazione (III-I secolo a.C.), in: B.Virgilio (ed.), Studi ellenistici II, Pisa 1987, 162-179.

S.MROZEK, Les distributions d’argent et de nourriture dans les villes italiennes du Haut-Empire romain, Bruxelles 1987.

C.NICOLET, La Table d’Héraclée et les origines du cadastre romain, in: L’Urbs. Espace urbain et histoire (Ier siècle av. J.-C. – IIIe siècle ap. J.-C.), Actes du Colloque International, Rome 1985, Roma 1987, 1-25.

B.RÉMY, Nouvelles inscriptions de médicins dans les provinces occidentales de l’Empire Romain (1973-1983), Epigraphica 49, 1987, 261-364.

A.RUSSI, Una nuova iscrizione tardoantica da Luceria, Studi Tardoantichi 3, 1987, 247-267.

D.B.SADDINGTON, Military praefecti with Administrative Functions, in: Actes du IXe Congrès International d’Epigraphie Grecque et Latine, Sofia 1987, Sofia 1987, 268-274.

C.WILLIAMSON, Monuments of Bronze: Roman Legal Documents on Bronze Tablets, ClAnt 6.1, 1987, 160-183.


1986

J.BODEL, Graveyards and Groves. A Study of the lex Lucerina, AJAH 11, 1986[1994], 1-133.

S.DEMOUGIN, La lex Flavia dans une inscription campanienne, in: B.Rémy (ed.), Recherches épigraphiques: documents relatifs à l’histoire des institutions et de l’administration de l’Empire romain, (Mémoires Centre Jean-Palerne 7) Saint-Etienne 1986, 41-47.

A.D´ORS, La ley Flavia municipal. Texto y comentario, Roma 1986.

E.GABBA, Le città italiche del I sec. a.C. e la politica, RSI 98, 1986, 653-663 [= E.GABBA, Italia romana, Como 1994, 123-132]

E.GABBA, Trasformazioni politiche e socio-economiche dell’Umbria dopo il Bellum Perusinum, in: G.Catanzaro – F.Santucci (eds.), Bimillenario della morte di Properzio, Atti del Convegno Internazionale di Studi Properziani, Roma – Assisi, 21-26 maggio 1985, Assisi 1986, 95-104.

J.GONZÁLEZ FERNÁNDEZ, The lex Irnitana: a new copy of the Flavian municipal law, JRS 76, 1986, 147-243.

H.JOUFFROY, La construction publique en Italie et dans l’Afrique romaine, Strasbourg 1986.

G.LURASCHI, Aspetti giuridici della romanizzazione del Bruzio (a proposito del volume “Istituzioni e forme costituzionali nelle città del Bruzio in età romana), SDHI 52, 1986, 492-516.

R.SYME, The Augustan aristocracy, Oxford 1986.


1985

A.CARANDINI (ed.), La romanizzazione dell’Etruria: il territorio di Vulci, Catalogo della Mostra, Orbetello, 24 maggio – 20 ottobre 1985, Milano 1985.

H.G.FRENZ, Römische Grabreliefs in Mittel- und Süditalien, Roma 1985.

B.W.FRIER, The Rise of the Roman Jurists: Studies in Cicero’s pro Caecina, Princeton 1985.

E.GABBA, Per un’interpretazione storica della centuriazione romana, Athenaeum 73, 1985, 265-284 [= E.GABBA, Italia Romana, Como 1994, 177-196].

D.JOHNSTON, Munificence and municipia: bequests to towns in classical Roman law, JRS 75, 1985, 105-125.

M.A.LEVI, Collegia e patronato al tempo di Adriano, Index 13, 1985, 556-560.

S.OSTROW, Augustales along the Bay of Naples: a case for their growth, Historia 34-35, 1985, 65-101.

A.M.ROSSI ALDROVANDI, Contributo agli indici di CIL XI. Collegi e professioni, Epigraphica 48, 1985, 110-131.

D.B.SADDINGTON, Praefecti fabrum of the Julio-Claudian period, in: E.Weber – G.Dobesch (eds.), Römische Geschichte, Altertumskunde und Epigraphik, Festschrift für A.Betz zur Vollendung seines 80. Lebensjahres, Wien 1985, 530-546.

R.WIEGELS, Die Tribusinschriften des römischen Hispanien: Ein Katalog, Berlin 1985.


1984

P.BIRKS – A.RODGER – J.S.RICHARDSON, Further Aspects of the Tabula Contrebiensis, JRS 74, 1984, 45-73.

M.BUONOCORE, Note di epigrafia latina vibonese, Klearchos 26, 1984, 53-71.

M.CORBIER, De Volsinii à Sestinum: cura aquae et évérgetisme municipal de l’eau en Italie, REL 62, 1984, 236-274.

F.COSTABILE, Istituzioni e forme costituzionali nelle città del Bruzio in età romana. Civitates foederatae coloniae e municipia in Italia meridionale attraverso i documenti epigrafici, Napoli 1984.

J.H.D‘ARMS, Upper Class Attitudes toward viri Municipales and Their Towns in the Early Roman Empire, Athenaeum 62, 1984, 440-467.

J.H.D’ARMS, Notes on multiple municipal magistracies in Julio-Claudian Italy, BASP 21, 1984, 49-54.

R.DUTHOY, Le profil social des patrons municipaux en Italie sous le Haut-Empire, AncSoc 15-17, 1984-1986, 121-154.

R.DUTHOY, Scenarios de cooptation des patrons municipaux en Italie sous le Haut-Empire, Epigraphica 46, 1984, 23-48.

R.DUTHOY, Sens et fonction des patrons municipaux en Italie sous le Haut-Empire, AC 53, 1984, 145-156.

G.FORNI, La tribù romana quirina indicata alla punica in epigrafi latine, ZPE 57, 1984, 160-162.

E.GABBA, La transumanza nell’economia italico-romana, in: Giornate Internazionali di studio sulla transumanza, Atti del Convegno L’Aquila 1984, L’Aquila 1984, 15-27.

F.JACQUES, Le privilège de liberté. Politique impériale et autonomie municipale dans le cités de l’Occident romaine (161-244), Rome 1984.

L.F.Keppie, Colonisation and Veteran Settlement in Italy in the First Century A.D., PBSR 52, 1984, 77-111.

D.KIENAST, Die Anfänge der römischen Provinzialordnung in Sizilien, in: Sodalitas, Scritti in onore di Antonio Guarino, I, Napoli 1984, 105-123.

P.LE ROUX, Pouvoir central et provinces, REA 86, 1984, 31-53.

C.LETTA, L’Italia dei mores romani nelle Origines di Catone, Athenaeum 62, 1984, 3-29, 416-439.

R.LÓPEZ MELERO – J.L.SÁNCHEZ ARAL – S.G.JIMÉNEZ, El bronce de Alcántara. Una deditio del 104 a.C., Gerión 2, 1984, 265-323.

G.MacCORMACK, Sciens dolo malo, in: Sodalitas, Scritti in onore di Antonio Guarino, III, Napoli 1984, 1445-1453.

S.MROZEK, Quelques observations sur les incolae en Italie, Epigraphica 46, 1984, 17-21.

M.SARGENTI, Due senatoconsulti – Politica edilizia nel primo secolo dell’impero e tecnica normativa, in: Studi in onore di Cesare Sanfilippo, V, Milano 1984, 637-656.
La normativa contenuta nel cap. IV, linn. 32-38 della lex municipii Tarentini (prima metà del I sec. a.C.) disciplina la tutela dell’impianto urbanistico e architettonico del centro municipale, col divieto di demolizione totale e parziale degli edifici privati e con relative sanzioni pecuniarie a carico dei trasgressori; tali disposizioni costituiscono il primo esempio noto di intervento normativo in questo campo. Provvedimenti analoghi sia per l’Urbs che per l’Italia – divieto di vendere e comprare edifici, di demolirli, di trasformarli parzialmente e sempre a scopo speculativo – furono presi dal governo centrale romano solo un secolo dopo, attraverso il senatusconsultum Hosidianum (44-46 d.C.) ed il senatusconsultum Volusianum (56 d.C.), i cui testi furono riportati nell’iscrizione da Ercolano CIL X 158, ora perduta (cfr. Dig. 18.1.52) [pp. 640-642]. Sullo sfondo dei provvedimenti del s.c. Hosidianum c’erano i problemi e le ripercussioni di un’intensa attività di speculazione sugli edifici e sul suolo svolta in tutta Italia [pp. 643-646]. Il s.c. Hosidianum costituisce il primo esempio di senatoconsulto a carattere normativo con effetti operanti nel campo del diritto privato, prescrive infatti la sanzione della nullità della vendita a carico del venditore ed una multa a carico del compratore. La prescrizione relativa all’indagine sugli intenti negoziali del compratore poneva problemi interpretativi e di applicazione [pp. 647-650]. Il senatoconsulto Volusiano si generò in risposta ad una postulatio di privati e quindi in obbedienza alle direttive del s.c. Osidiano che conferiva al senato romano il controllo permanente sulla correttezza dell’attività edilizia in Italia. Nel s.c. Volusiano si rende esplicito e tassativo il divieto, per ogni proprietario, di demolire edifici a scopo lucrativo [pp. 651-655]. [L. Cappelletti]

T.SPITZL, Lex municipii Malacitani, München 1984.

R.J.A.TALBERT, The Senate of imperial Rome, Princeton 1984.

M.TORELLI, “Tribuni plebis” municipali?, in: Sodalitas. Scritti in onore di A.Guarino, III, Napoli 1984, 1397-1402.

M.TORELLI, Aspetti storico-archeologici della romanizzazione della Daunia, in: A.Neppi Modona (ed.), La civiltà dei Dauni nel quadro del mondo italico, Atti del XIII Convegno di Studi Etruschi e Italici, Manfredonia 21-27 giugno 1980, Firenze 1984, 325-336.


1983

J.ANDREAU, À propos de la vie financière à Pouzzoles: Cluvius et Vestorius, in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983, 9-20.

V.BRACCO, Il macellum di Bussento, Epigraphica 45, 1983, 109-115.

M.BUONOCORE, Un’iscrizione latina inedita da S. Pietro Avellana (Isernia) pertinente al municipium di Aufidena, Archivio Storico Molisano 7, 1983-1984, 125-133.

P.CASTRÉN, Cambiamenti nel gruppo dei notabili municipali dell’Italia centro-meridionale nel corso del I secolo a.C., in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983, 91-97.

M.CÉBEILLAC-GERVASONI (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983.

M.CÉBEILLAC-GERVASONI, Le notable local dans l’épigraphie et les sources littéraires latines: problèmes et équivoques, in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983, 51-58.

F.COARELLI, I santuari del Lazio e della Campania tra i Gracchi e le guerre civili, in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983, 217-240.

M.H.CRAWFORD, Le monete romane nelle regioni d’Italia, in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983, 47-50.

L.CURCHIN, Personal Wealth in Roman Spain, Historia 32, 1983, 227-244.

J.-M.DAVID, Les orateurs des municipes à Rome: intégration, réticences et snobismes, in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983, 309-323.

L.DEL TUTTO PALMA, La tavola Bantina (sezione osca): proposte di rilettura, Padova-Urbino 1983.

S.DEMOUGIN, Notables municipaux et ordre équestre à l’époque des dernières guerres civiles, in: M.Cébeillac Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Paris – Naples 1983, 279-298.

E.DENIAUX, Le passage des citoyennetés locales a la citoyenneté romaine et la constitution de clientèles, in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983, 267-277.

I.Didu, I Praefecti come sostituti di imperatori, cesari e altri notabili eletti alle più alte magistrature municipali, AFLC 5, 1983-1984, 53-92.

A.D’ORS, La nueva copia irnitana de la lex Flavia municipalis, AHDE 53, 1983, 5-15.

A.D’ORS, Nuevos datos de la ley Irnitana sobre jurisdicción municipal, SDHI 49, 1983, 18-50.

J.C.DUMONT, Les gens de théâtre originaires des municipes, in: M.Cébeillac Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Paris – Naples 1983, 333-345.

J.-M.FLAMBARD, Les collèges et les élites locales à l’époque républicaine d’après l’exemple de Capoue, in: M.Cébeillac Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque Internationaux, Naples, 7-10 décembre 1981, Paris – Naples 1983, 75-89.

E.GABBA, Strutture sociali e politica romana in Italia nel II sec. a.C., in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983, 41-45.

M.GAGGIOTTI, Tre casi regionali italici: il Sannio Pentro, in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983, 137-150.

H.J.GEHRKE, Zur Gemeindeverfassung von Pompeji, Hermes 111, 1983, 471-490.

L.GIARDINO, La viabilità nel territorio di Grumentum in età repubblicana ed imperiale, in: Studi in onore di Dinu Adamesteanu, Galatina 1983, 195-217.

T.GIMÉNEZ CANDELA, Lex Irnitana. Una nouvelle loi municipale de la Bétique, RIDA 30, 1983, 125-140.

J.L.GÓMEZ-PANTOJA, El conventus iuridicus Caesaraugustanus: Personas y ciudades (a. 45-a.D. 192), Diss, Universidad de Navarra 1983.

T.HANTOS, Das römische Bundesgenossensystem in Italien, München 1983.

F.HINARD, La proscription de 82 et les Italiens, in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983, 325-331.

G.W.HOUSTON, CIL XI: Index apparitorum et officialium magistratuum, imperatoris, vectigalium, Epigraphica 45, 1983, 158-162.

F.JACQUES, Les curateurs des cités dans l’Occident Romain de Trajan à Gallien, Paris 1983.

L.J.F.KEPPIE, Colonisation and Veteran Settlement in Italy 47- 14 B.C., London 1983.

U.LAFFI, I senati locali nell’Italia repubblicana, in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983, 59-74.

E.LEPORE, Roma e le città greche o ellenizzate nell’Italia meridionale, in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983, 347-354.

B.LEVICK, The Senatus Consultum from Larinum, JRS 73, 1983, 97-115.

J.LINDERSKI, Natalis Patavii, ZPE 50, 1983, 227-232 [= J.LINDERSKI, Roman Questions. Selected Papers, Stuttgart 1995, 369-374].

G.LURASCHI, Sulle magistrature nelle colonie latine fittizie (a proposito di Frag.Atest. linn. 10-12), SDHI 49, 1983, 261-329.

N.MACKIE, Local Administration in Roman Spain A.D. 14-212, Oxford 1983.

G.MANCINETTI SANTAMARIA, La concessione della cittadinanza a Greci e Orientali nel II e I sec.a.C., in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983, 125-136.

D.MANCONI (ed.), Ville e insediamenti rustici di età romana in Umbria, Perugia 1983.

P.MOREAU, Structures de parenté et d’alliance à Larinum d’après le pro Cluentio, in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983, 99-123.

J.-P.MOREL, Les producteurs des biens artisanaux en Italie à la fin de la Républic, in: M.Cébeillac Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Paris – Naples 1983, 21-39.

E.PIANEZZOLA, Nota di lettura. Fest., s.v. Praefecturae, 262 Linds., in: P.Händel – W.Meid (eds.), Festschrift für R.Muth zum 65. Geburtstag, Innsbruck 1983, 357-360.

J.RICHARDSON, The Tabula Contrebiensis: Roman Law in Spain in the Early First Century BC, JRS 73, 1983, 33-41.

D.B.SADDINGTON, The auxiliary prefect Glabrio and the introduction of the duovirate at Perusia, Athenaeum 61, 1983, 264-266.

M.SARGENTI, La disciplina urbanistica a Roma nella normativa di età tardo-repubblicana e imperiale, in: La città antica come fatto di cultura, Atti del Convegno di Como e Bellagio, 16-19 giugno 1979, Como 1983, 265-284.
Nello statuto municipale di Taranto, in quello di Urso ed in quello di Malaga si dispone, con quasi assoluta identità di formulazione e di tecnica, sul divieto di distruggere e demolire edifici nel contesto urbano. L’uniformità di tali disposizioni, che si diversificano solo per quanto riguarda le deroghe al divieto, più che con una derivazione da un modello statutario generale e comune, va spiegata con la fondamentale identità dei problemi. Tali disposizioni, autorizzando l’intervento ed il controllo dei poteri pubblici sulla proprietà edilizia, limitano la disposizione teoricamente illimitata del dominus, ossia la sua libertà teoricamente illimitata di disposizione dei propri edifici. L’A. evidenzia i connotati privatistici degli strumenti processuali (iudicia recuperatoria) e delle sanzioni pecuniarie a contenuto estimatorio previste nei tre statuti [pp. 267-269]. La normativa statutaria locale, in Italia e nelle province, che a partire dalla prima metà del I sec. a.C. disciplina l’attività edilizia in municipi e colonie, precede di circa un secolo provvedimenti legislativi in materia analoga e validi per l’Urbs e per l’Italia emanati in età giulio-claudia, come i due senatoconsulti Osidiano e Volusiano trasmessi in CIL X 158, ora perduta (cfr. Dig. 18.1.52) [pp. 271-273]. Sullo sfondo politico e socio-economico dei due senatoconsulti [pp. 274-276]. Contenuto del s.c. Hosidianum (44-46 d.C.), che vietava di vendere e comprare edifici a fini speculativi [pp. 276-278]. Contenuto del senatusconsultum Volusianum (56 d.C.), che vietava esplicitamente anche al proprietario di un edificio la demolizione dello stesso a fini speculativi [pp. 279-281]. Sui successivi provvedimenti imperiali – di Vespasiano, Adriano, Marco Aurelio, Alessandro Severo, Diocleziano, Costantino – disciplinanti la stessa materia, e quindi in sostanza diretti a reprimere ed impedire ogni forma di speculazione edilizia [pp. 281-284]. [L. Cappelletti]

L.SENSI, Assisi: aspetti prosopografici, in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983, 165-173.

H.SOLIN, Lucani e Romani nella valle del Tanagro, in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983, 411-414.

M.J.STRAZZULLA, Assisi: problemi urbanistici, in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983, 151-164.

M.TORELLI, Edilizia pubblica in Italia centrale tra guerra sociale ed età augustea: ideologia e classi sociali, in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983, 241-250.

T.P.WISEMAN, Domi nobiles and the Roman cultural élite, in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983, 299-307.

P.ZANKER, Zur Bildnisrepräsentation führender Männer in mittelitalischen und campanischen Städten zur Zeit der späten Republik und der julisch-claudischen Kaiser, in: M.Cébeillac-Gervasoni (ed.), Les “bourgeoisies” municipales italiennes aux IIe et Ier siècles av.J.-C., Colloque internationaux, Naples 7-10 décembre 1981, Centre J.Bérard, Paris-Naples 1983, 251-266.


1982

F.M.AUSBÜTTEL, Untersuchungen zu den Vereinen im Westen des Römischen Reiches, Frankfurt 1982.

I.M.BARTON, Capitoline Temples in Italy and the Provinces (especially Africa), ANRW II. 12. 1, 1982, 259-342.

R.BERNHARDT, Immunität und Abgabenpflichtigkeit bei römischen Kolonien und Munizipien in den Provinzen, Historia 31.3, 1982, 343-252.

E.BIAGETTI – G.FORNI, Stele funeraria iscritta e autonomia municipale di Forum Flaminii, Bollettino della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria 79, 1982, 13- 16.

G.CAMODECA, Ascesa al Senato e rapporti con i territori d’origine. Italia: regio I (Campania, esclusa la zona di Capua e Cales), II (Apulia et Calabria), III (Lucania et Bruttii), in: Epigrafia e ordine senatorio, Atti del Colloquio internazionale AIEGL, Roma, 14-20 maggio 1981, II, Roma 1982, 101-163.

I.DI STEFANO MANZELLA, Iscrizioni latine municipali, Ostia esclusa, conservate nei Musei vaticani, Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie. Bollettino 3, 1982, 23-41.

M.DUBUISSON, Y a-t-il une politique linguistique romaine?, Ktema 7, 1982, 187-210.

Epigrafia e ordine senatorio, Atti del Colloquio internazionale AIEGL, Roma, 14-20 maggio 1981, I-II, Roma 1982.

E.FERENCZY, Rechtshistorische Bemerkungen zur Ausdehnung des römischen Bürgerrechts und zum ius Italicum unter dem Prinzipat, in H.Temporini (ed.), ANRW II.14, Berlin-New York 1982, 1017-1058.

M.GAGGIOTTI – L.SENSI, Ascesa al senato e rapporti con i territori di origine. Italia: Regio VI (Umbria), in: Epigrafia e ordine senatorio, Atti del Colloquio Internazionale AIEGL, Roma, 14-20 maggio 1981, Tituli 4 – 5, Roma 1982, 245-274.

J.GONZÁLEZ, Inscripciones romanas de la provincia de Cádiz, Cádiz 1982.

U.LAFFI, Prospettive di ricerca sull’Italia romana per gli studiosi locali non professionisti, in: C.Violante (ed.), La storia locale. Temi, fonti e metodi della ricerca, Bologna 1982, 41-49.

M.LEIWO, The Mysterious PHOLARCHOS, Arctos 16, 1982, 45-55.

P.LE ROUX, L’armée romain et l’organisation des provinces ibériques d’Auguste à l’invasion de 409, Paris 1982.

E.T.SALMON, The Making of Roman Italy, London 1982.

F.SARTORI, La legge Petronia sui prefetti municipali e l’interpretazione del Borghesi, in: Bartolomeo Borghesi. Scienza e libertà, Atti del Colloquio Internazionale AIEGL, Bologna 1982, 211-222 [= in: F.SARTORI, Dall’Italía all’Italia, Padova 1993, 533-546].

A.N.SHERWIN-WHITE, The Lex Repetundarum and the Political Ideas of Gaius Gracchus, JRS 72, 1982, 18-31.

H.SOLIN, Die griechischen Personennamen in Rom. Ein Namenbuch, I-III, Berlin 1982.

M.TORELLI, Ascesa al senato e rapporti con i territori d’origine. Italia: Regio VII (Etruria), in: Epigrafia e ordine senatorio, Atti del Colloquio Internazionale AIEGL, Roma, 14-20 maggio 1981, II, Roma 1982, 275-299.

C.VIOLANTE (ed.), La storia locale. Temi, fonti e metodi della ricerca, Bologna 1982.

A.VITI, Res publica Aeserninorum, Isernia 1982.


1981

M.BALICE, Iscrizione latine di Lucera, ASP 34, 1981, 3-39.

V.BRACCO, Il foro di Buxentum, in: L.Gasperini (ed.), Scritti in onore di F.Grosso, Roma 1981, 77-84.

G.CIAMPOLTRINI, Note sulla colonizzazione augustea nell’Etruria settentrionale, SCO 31, 1981, 41-55.

E.DENIAUX, Civitate donati: Naples, Héraclée, Côme, Ktema 6, 1981, 133-141.
Su Filostrato d’Ascalona, banchiere residente a Delo e cittadino onorario di Napoli, intorno al 100 a.C. Sul poeta A. Licinius Archia di Antiochia, cittadino onorario di Napoli, Reggio, Locri, Taranto ed Eraclea prima del 102 a.C. e residente a Roma. Su L. Manlius Sosis, greco di Catania, cittadino romano e decurione di Napoli [pp. 133-135]. La proxenia in Magna Grecia [p. 136]. Sulla lex Plautia Papiria (89 a.C.) e l’adscriptio [pp. 137-138]. Sulla lex Vatinia (59 a.C.), Cesare e i 500 Greci di Como [pp. 138-139]. [L. Cappelletti]

H.DEVIJVER – F.VAN WONTERGHEM, Il campus nell’impianto urbanistico delle città romane. Testimonianze epigrafiche e resti archeologici, Acta Archaeologica Lovaniensia 20, 1981, 33-68.

R.DUTHOY, Quelques observations concernent la mention d’un patronat municipal dans les inscriptions, AC 50, 1981, 295-305.

E.FRÉZOULS, Rome et les Latins dans les premières décennies du IIe siècle av. J.-C., Ktema 6, 1981, 115-132.

P.GAUTHIER, La citoyenneté en Grèce et à Rome: participation et intégration, Ktema 6, 1981, 167-179.

S.GÉLY, Notion et réalité de la region en Italie de Varron à Pline l’Ancient, in: Atti del Congresso Internazionale di Studi Vespasianei, Rieti settembre 1979, Rieti 1981, 411-430.

A.GIARDINA, Allevamento ed economia della selva in Italia meridionale: trasformazioni e continuità, in: A.Giardina – A.Schiavone (eds.), Società romana e produzione schiavistica , I. L’Italia: insediamenti e forme economiche, Roma-Bari 1981, 87-113.

T.GIMÉNEZ CANDELA, Una contribución al estudio de la ley Irnitana: la manumisión de esclavos públicos municipales, Iura 32, 1981, 37-56.

P.G.GUZZO, Il territorio dei Bruttii, in: A.Giardina – A.Schiavone (eds.), Società romana e produzione schiavistica. III. Modelli etici, diritto e trasformazioni sociali, Bari 1981, 115-135.

M.HUMBERT, Le droit latin impérial: cités latines ou citoyenneté latine?, Ktema 6, 1981, 207-226.
Der A. versucht der Frage nachzugehen, ob das ius Latinum an das Individuum oder an Städte verliehen worden ist. Er beginnt seine Untersuchung mit der Analyse des Rechts der junischen Latiner, die als Freigelassene ein eigenes Recht bekamen. Dieses ist laut A. vom Recht der latinischen Kolonisten, mit dem es oft verglichen wird, zu unterscheiden [pp. 207-212]. Da die junischen Latiner nicht an Rom oder an eine Gemeinde gebunden waren, hatten sie keine Rechte des ius civitatis (wie connubium, commercium, etc.), jedoch Grundfreiheiten wie das Recht Besitz zu haben und anzuhäufen [pp. 212-216]. Der A. kommt zu dem Schluss, dass es kein individuelles latinisches Bürgerrecht in den Provinzen gab, sondern dass die Latinität nur mit der Bindung an die mit diesem Bürgerrecht ausgestatteten Gemeinden ihre volle Wirkung entfalten konnte [pp. 216-217]. Die Latiner blieben de iure Peregrine, jedoch war das an Städte gebundene ius Latinum ein wichtiger Mechanismus, um römische Institutionen in den Provinzen zu verbreiten und eine städtische Elite an das römische Bürgerrecht heranzuführen. Der Vorgang konnte sich von Provinz zu Provinz unterscheiden: So konnte in Spanien, wo schon mehrere städtische Zentren existierten, dem gesamten Gebiet die Latinität verliehen werden, wohingegen in den gallischen Provinzen erst solche Zentren von den Römern geschaffen werden mussten. In diesem Fall wurde das Ius Latinum einem Stamm verliehen (etwa den Senones), ein nach römischem Vorbild geschaffenes Duovirat-Kollegium übergeordnet, und die schrittweise Herausbildung eines Stadtstaaten-Systems samt munizipaler Elite gefördert [pp. 218-226]. [N. Rafetseder]

U.LAFFI, Cavalieri e senatori di Aquileia in Occidente, Antichità Altoadriatiche 19, 1981, 139-161.

A.LINTOTT, What was the ‘imperium Romanum’, G&R 28, 1981, 58-61.

L.NEESEN, Die Entwicklung der Leistungen und Ämter (munera et honores) im römischen Kaiserreich des zweiten bis vierten Jahrhundert, Historia 30, 1981, 205-216.

M.PAGANO, Tracce di centuriazione e altri contributi su Sinuessa e Minturnae, RAAN 56, 1981, 105-124.

J.F.RODRÍGUEZ NEILA, Sociedad y administración local en la Bética romana, Córdoba 1981.

J.-P.VALLAT, Structures agraires en Campanie septentrionale, IVe av. – Ier ap. J.-C., Besançon 1981.

G.VILLE, La gladiature en Occident des origines à la mort de Domitien, Roma 1981.


1980

L.AMIRANTE, Per una interpretazione di Strabone V 3, 4, PP 35, 1980, 376-380.

R.BERNHARDT, Die Immunitas der Freistädte, Historia 29.2, 1980, 190-207.

G.CAMODECA, Ricerche sui curatores rei publicae, in: ANRW II.13, 1980, 453-534.

M.CHELOTTI, Nuove testimonianze di Augustali a Canosa, in: P.Moreno (ed.), Canosa, 1, Bari 1980, 67-78.

S.DYSON, The Distribution of Roman Republican Family Names in the Iberian Peninsula, AncSoc 11-12, 1980-1981, 257-299.

A.M.ECKSTEIN, Unicum subsidium populi Romani: Hiero II and Rome 263 B.C. – 215 B.C., Chiron 10, 1980, 183-203.

P.FLOBERT, A propos de l’inscription d’Isernia (CIL IX 2689), in: Mélanges de littérature et d’épigraphie latines, d’histoire ancienne et d’archéologie. Hommage à la mémoire de Pierre Wuilleumier, Paris 1980, 121-128.

G.FORNI, Sicilia romana tributim discripta, in: Φιλίας χάριν. Miscellanea di studi classici in onore di Eugenio Manni, Roma 1980, 949-961.

J.L.FRANKLIN, Pompeii: the electoral programmata, campaign and politics, AD 71-79, Rome 1980.

V.GIUFFRÈ, Un senatoconsulto ritrovato: il “Sc. de matronarum lenocinio coercendo”, AAN 91, 1980, 7-49.

P.A.HOLDER, Studies in the auxilia of the Roman army from Augustus to Trajan, Oxford 1980.

M.HUMBERT, Domination et administration de l’Italie romaine à l’époque républicaine, RD 58, 1980, 609-627.

L.JAPELLA CONTARDI, Propaganda imperiale e protezionismo commerciale nelle iscrizioni dei collegia professionali di Roma e di Ostia da Augusto ad Aureliano, Torino 1980.

P.C.KNAPP, Festus 262 L and Praefecturae in Italy, Athenaeum 58, 1980, 14-38.

E.LO CASCIO, Curatores viarum, praefecti e procuratores alimentorum: a proposito dei distretti alimentari, Studi di Antichità 1, 1980, 237-245.

J.NICOLS, Pliny and the Patronage of Communities, Hermes 108, 1980, 365-385.

J.NICOLS, Tabulae patronatus: a Study of the Agreement between Patron and Client-Community, in: ANRW II.1, Berlin – New York 1980, 535-561.

P.POCCETTI, Su una caratteristica del formulario epigrafico latino di età repubblicana, MD 5, 1980, 177-182.


1979

L.BITTO, CIL 3805. L’auctoritas dei Centumviri: momento dell’organizzazione municipale, AAPel 55, 1979, 91-141.

G.P.BURTON, The curator rei publicae: towards a reappraisal, Chiron 9, 1979, 465-488.

G.CAMODECA, La gens Annia puteolana in età giulio-claudia: potere politico e interessi commerciali, Puteoli 3, 1979, 17-34.

E.CAMPANILE – C.LETTA, Studi sulle magistrature indigene e municipali in area italica, Pisa 1979.

J.-M.DAVID, Promotion civique et droit à la parole: L.Licinius Crassus, les accusateurs et les rhéteurs latins, MEFRA 91, 1979, 135-181.

S.DIEBNER, Aesernia – Venafrum. Untersuchungen zu den römischen Steindenkmälern zweier Landstädte Mittelitaliens, Roma 1979.

M.DONDIN, Les Acilii Glabriones de Pérouse: ascension sociale et relations sénatoriales de magistrats municipaux, MEFRA 91, 1979, 651-670.

E.GABBA, Gaio Flaminio e la sua legge sulla colonizzazione dell’agro Gallico, Athenaeum 47, 1979, 159-163.

E.GABBA – M.PASQUINUCCI, Strutture agrarie e allevamento transumante nell’Italia romana (III-I sec. a.C.), Pisa 1979.

W.V.HARRIS, War and Imperialism in Republican Rome, 327-70 B.C., Oxford 1979.

J.LINDERSKI, Legibus praefecti mittebantur (Mommsen and Festus 262, 5, 13 L), Historia 28, 1979, 247-250 [= Roman Questions, Stuttgart 1995, 143-146].

G.LURASCHI, Foedus, ius Latii, civitas. Aspetti costituzionali della romanizzazione in Transpadana, Padova 1979.

J.NORTH, Religious Toleration in Republican Rome, PCPhS 25, 1979, 85-103.

M.PANI, Sulla costituzione del municipio tarantino, in: Studi in memoria di G.Marzano, Ricerche e Studi 12, 1979[1983], 93-104.
Nuova interpretazione e traduzione [p. 98] delle linee 7-14 della lex Tarentina (CIL I2, 1918, 590 = Dessau, ILS 6086 = M.H. Crawford (ed.), Roman Statutes, London 1996, nr. 15) relative al primo collegio magistratuale presente e/o arrivato a Taranto ed alle operazioni di prestazione, accettazione e trascrizione delle garanzie da parte dei magistrati municipali. L’espressione quei eorum Tarentum venerit (l. 7) si riferisce secondo l’A. all’unico IIIIvir nominato e inviato da Roma, e in tal modo costui viene identificato rispetto a chi si trovava già sul posto [pp. 96-97]. Nell’espressione quei (eorum) pro se praes stat (l.9) sarebbe indicato un magistrato o futuro magistrato che garantisce per se stesso presso quei eorum Tarentum venerit [pp. 94-95]. Sulle analogie tra legislazione municipale, leges provinciali e deduzioni coloniarie [pp. 98-99]. Specificazione di origine, nomina e competenze del magistrato/commissario costituente [pp. 100-104]. [L. Cappelletti]


1978

G.ASDRUBALI PENTITI, Agricoltura e vita economica in Umbria in età imperiale romana, in: Orientamenti di una regione attraverso i secoli: scambi, rapporti, influssi storici nella struttura dell’Umbria, Atti del X Convegno di Studi Umbri, Gubbio, 23-26 maggio 1976, Perugia 1978, 247-254.

F.BELTRÁN LLORIS, Los magistrados monetales en Hispania, Numisma 28, 1978, 169-211.

D.A.BULLOUGH, Dalla romanità all’alto medioevo: l’Umbria come crocevia, in: Orientamenti di una regione attraverso i secoli: scambi, rapporti, influssi storici nella struttura dell’Umbria, Atti del X Convegno di Studi Umbri, Gubbio, 23-26 maggio 1976, Perugia 1978, 177-192.

R.DUTHOY, Les *Augustales, in: ANRW 2.16/2, 1978, 1254-1309.

J.FRANCÍSCO MARTÍN, Los magistrados municipales en Lusitania durante el Alto Imperio, in: Estructuras sociales durante la Antigüedad, Oviedo 1978, 227-245.

F.GALLI, La raccolta epigrafica sestinate, Urbino 1978.

M.HUMBERT, Municipium et civitas sine suffragio. L’organisation de la conquête jusqu’à la Guerre Sociale, Roma 1978.

M.JACZYNOWSKA, Les associations de la jeunesse romaine sous l’Haut-Empire, Wroclaw 1978.

G.LURASCHI, Per l’identificazione della ‘Lex Pompeia’: Plin.’n.h.’ 3, 20, 138, SDHI 44, 1978, 472-487.

G.LURASCHI, Sulle ‘leges de civitate’ (Iulia, Calpurnia, Plautia Papiria), SDHI 44,1978, 321-370.

M.MALAVOLTA, A proposito del nuovo s.c. da Larino, Miscellanea Greca e Romana VI, 1978, 347-382.

F.MUSUMECI, Statuae in publico positae, SDHI 44, 1978, 191-203.

F.PASINI, Ostia antica. Insule e classi sociali. I e II secolo dell’Impero, Roma 1978.

J.F.RODRÍGUEZ NEILA, Las elecciones municipales en la Baetica Romana, in: Actas del I Congreso de Historia de Andalucía. Fuentes y Metodología. Andalucía en la Antigüedad, Cordoba 1978, 581-632.

E.RUOFF VÄÄNÄNEN, Studies on Italian fora, Historia 32, 1978, 1-81.


1977

F.BELTRÁN LLORIS, Una celebración de ludi en el territorio de Gallur, in: XIV Congreso Nacional de Arqueología, Vitoria 1975, Zaragoza 1977, 1061-1070.

P.A.BRUNT, Lex de Imperio Vespasiani, JRS 67, 1977, 95-116.

A.CHASTAGNOL, Le problème du domicile legal des senateurs romains a l’époque impériale, in: Mélanges offerts à Léopold Sédar Senghor: langues, littérature, histoire anciennes, Dakar 1977, 43-54.

W.DAHLHEIM, Gewalt und Herrschaft. Das provinziale Herrschaftssystem der römischen Republik, Berlin – New York 1977.

G.FATÁS – M.MARTÍN BUENO, Epigrafía romana de Zaragoza y su provincia, Zaragoza 1977.

G.FORNI, Resti dimenticati dell’antica via Flaminia, RAL 32, 1977, 633-639.

W.V.HARRIS, The Era of Patavium, ZPE 27, 1977, 283-293.

H.JOUFFROY, Le financement des constructions publiques en Italie: initiative municipale, initiative impériale, évergétisme privé, Ktema 2, 1977, 329-337.

F.G.B.MILLAR, The Emperor in the Roman World (31 BC – AD 337), London 1977.

F.SARTORI, I praefecti Capuam Cumas, in: I Campi Flegrei nell’archeologia e nella storia, Atti del Convegno Internazionale, Roma, 4-7 maggio 1976, Roma 1977, 149–171, 164 [= in: F.SARTORI, Dall’Italìa all’Italia, Padova 1993, 503–531.

H.C.Schneider, Das Problem der Veteranenversorgung in der späteren römischen Republik, Bonn 1977.

R.VÄÄNÄNEN, Praetors of the country towns, Arctos 11, 1977, 103-115.


1976

P.CIPRIOTTI, Il nome e la legge di Pompei colonia romana, Cronache Pompeiane 2, 1976, 21-28.

G.CLEMENTE, Esperti, ambasciatori del Senato e la formazione della politica estera romana tra il III e il II secolo a.C., Athenaeum 64, 1976, 319-352.

F.COSTABILE, Municipium Locrensium. Istituzioni ed organizzazione sociale di Locri Romana, Napoli 1976.

J.H.D’ARMS, Notes on municipal notables of Imperial Ostia, AJPh 97, 1976, 387-411.

R.DUTHOY, Recherches sur la repartition géographique et chronologique des termes sevir Augustalis, Augustalis et sevir dans l’Empire romain, Epigraphische Studien 11, 1976, 143-214.

E.GABBA, Considerazioni politiche ed economiche sullo sviluppo urbano in Italia nei secoli II e I a.C., in: P.Zanker (ed.), Hellenismus in Mittelitalien. Kolloquium in Göttingen vom 5-9 Juni 1974, I, Göttingen 1976, 315-326.

H.GALSTERER, Herrschaft und Verwaltung im republikanischen Italien. Die Beziehungen Roms zu den italischen Gemeinden vom Latinerfrieden 338 v.Chr. bis zum Bundesgenossenkrieg 91 v.Chr., München 1976.

H.GALSTERER, Urbanisation und Municipalisation Italiens im 2. und 1. Jh. v.Chr., in: P.Zanker (ed.), Hellenismus in Mittelitalien, Kolloquium in Göttingen vom 5-9 Juni 1974, Göttingen 1976, 327-333.

L.GASPERINI, Dedica dei Plestini a Costantino, AFLM 9, 1976, 391-401.

A.R.HANDS, Land and Citizenship, 125-122 B.C., Mnemosyne 24, 1976, 176-180.
L’A. è a favore dell’interpretazione “restrittiva” della proposta di M. Fulvio Flacco, cos. 125 a.C.: l’offerta di civitas/provocatio sarebbe stata diretta non a comunità ma ad individui [pp. 176-177]. Molto più estesa, a confronto, sarebbe la proposta de civitate di C. Gracco, tr.pl. 122, come lo era anche il suo programma di colonizzazione, che diviene più importante rispetto a quello di redistribuzione di ager publicus [pp. 178-180]. [L. Cappelletti]

W.JOHANNOWSKY, La situazione in Campania, in: P.Zanker (ed.), Hellenismus in Mittelitalien, Kolloquium in Göttingen vom 5-9 Juni 1974, Göttingen 1976, 267-299.

E.LO CASCIO, Mazzocchi e la questione della Tabula Heracleensis, in: Studi Lucani, Galatina 1976, 77-107.

G.LURASCHI, Sulla data e sui destinatari della lex Minicia de liberis, SDHI 42, 1976, 431-443.

K.MEISTER, Die Bundesgenossengesetzgebung des Gaius Gracchus, Chiron 6, 1976, 113-125.
L’A. ritiene che tra le fonti relative al contenuto della legislazione de sociis et nomine Latino ideata da C. Gracco nel 122 a.C. vadano senz’altro rivalutate Cic. Brut. 26.99 e ORF2 fr.3 = Aur.Victor 6.4 [pp. 113-116]. Contro l’opinione tradizionale che identitifica lo ius suffragii previsto da C. Gracco per gli Italici con lo ius Latii, l’A. ritiene invece che la proposta graccana prevedesse la concessione agli Italici del diritto di voto proprio del cittadino romano, da esercitare in tutte le 35 tribù, ma “sradicato” dalla civitas Romana [pp. 117-118]. Secondo l’A. ci fu un’unica rogatio de sociis presentata da C. Gracco prima della metà del 122 a.C. e fallita all’incirca nel luglio dello stesso anno [pp. 118-119]. Argomentazioni contro la tesi moderna, basata spec. sui passi plutarchei C.Gr. 5.2; 8.2-3; 9.5, di due rogationes de civitate presentate da Gracco in tempi diversi e con diversi destinatari [pp. 120-124]. [L. Cappelletti]

R.S.RICHARDSON, Roman Provincial Administration, 227 B.C. – A.D. 117, London 1976.


1975

N.ALFIERI, Alla ricerca della via Flaminia minore, RAIB 64, 1975-1976, 51-67.

G.ALFÖLDY, Die römischen Inscriften von Tarraco, Berlin 1975.

P.BRUUN ET ALII, Studies in the Romanization of Etruria, Roma 1975.

P.CASTRÉN, Ordo Populusque Pompeianus. Polity and Society in Roman Pompeii, Roma 1975[1983].

F.DE MARTINO, Note sull’Italia augustea, Athenaeum 53, 1975, 245-261.

S.DEMOUGIN, Les juges des cinq décuries originaires d’Italie, AncSoc 6, 1975, 143-202.

E.GABBA, Mercati e fiere nell’Italia romana, SCO 24, 1975, 141-166.

P.GARNSEY, Descendants of Freedmen in Local Politics: Some Criteria, in: B.Levick (ed.), The Ancient Historian and His Materials. Essays in Honour of C.E.Stevens on His Seventieth Birthday, Westmead 1975, 167-180.

D.HOYOS, Civitas and Latium in Provincial Communities: Inclusion and Exclusion, RIDA 3.22, 1975, 243–77.

L.JAPELLA, Lo “status” giuridico di alcune comunità italiche, RSC 23, 1975, 23-26.

W.JOHANNOWSKY, Problemi archeologici campani: ager Falernus, RAAN 50, 1975, 3-38.

E.LO CASCIO, Praeconium e dissignatio nella Tabula Heracleensis, Helikon 15-16, 1975-1976, 351-371.

R.T.PRITCHARD, Perpaucae Siciliae civitates: notes on Verr. 2, 3, 6, 13, Historia 24, 1975, 33-47.

J.F.RODRÍGUEZ NEILA, Notas sobre las annonae municipales de Hispania, Hispania antiqua 5, 1975, 315-326.

M.VOLPONI, Lo sfondo italico della lotta triumvirale, Genova 1975.

V.WEBER, Entstehung und Rechtsstellung der römischen Gemeinde Pompeji, Klio 57, 1975, 179-206.

V.WEBER, Zum Problem der Entwicklung des römischen Rechts, Klio 57, 1975, 271-274.


1974

J.Andreau, Les affaires de Monsieur Jucundus, Roma 1974.

P.CATALANO, Populus Romanus Quirites, Torino 1974.

M.CORBIER, L’aerarium Saturni et l’aerarium militare. Administration et prosopographie sénatoriale, Roma 1974.

J.H.D’ARMS, Puteoli in the Second Century of the Roman Empire: A Social and Economic Study, JRS 64, 1974, 104-124.

I diritti locali nelle province romane con particolare riguardo alle condizioni giuridiche del suolo, Atti del Convegno Internazionale, Roma, 26-28 ottobre 1971, Roma 1974.

R.DUTHOY, La fonction sociale de l’Augustalité, Epigraphica 36, 1974, 134-154.

G.FATÁS CABEZA, Los sedetanos como instrumento de Roma: la importancia y significación de la Salduie ibérica en la romanización de la Cuenca del Ebro, in: Homenaje a D.Pio Beltrán, Madrid 1974, 105-119.

E.GABBA, Storiografia greca e imperialismo romano (III-I sec.a.C.), RSI 86, 1974, 625-642.

F.GALLI, Cambi di tribù per domicilii translationem nelle regioni augustee VI, VII, VIII, QUCC 18, 1974, 133-148.

C.GATTI, Sull’ordinamento istituzionale di Pompei dopo la conquista romana, in: Atti Ce.S.D.I.R. [= Centro Studi e Documentazione sull’Italia romana] 6, 1974-1975, 165-178.

F.GRELLE, La giurisdizione municipale in età repubblicana, Labeo 20, 1974, 125-132 [= in: F.GRELLE, Diritto e società nel mondo romano, a cura di L.Favizza, Roma 2005, 131-140].

G.HERMANSEN, The Roman inns and the law. The inns of Ostia, in: J.A.S.Evans (ed.), Polis and imperium. Studies in honour of Edward Togo Salmon, Toronto 1974, 167-181.

F.T.HINRICHS, Die Geschichte der gromatischen Institutionen. Untersuchungen zu Landverteilung, Landvermessung, Bodenverwaltung und Bodenrecht im römischen Reich, Wiesbaden 1974.

H.J.MASON, Greek Terms for Roman Institutions. A Lexicon and Analysis, Toronto 1974.

E.RATTI, I praefecti iure dicundo e la praefectura come distinzione gromatica, Atti Centro Studi e Documentazione Italia Romana, 6, 1974-1975, 251-264.

F.SARTORI, Le condizioni giuridiche del suolo in Sicilia, in: I diritti locali nelle province romane con particolare riguardo alle condizioni giuridiche del suolo, Atti del Convegno Internazionale, Roma, 26-28 ottobre 1971, Roma 1974, 225-248.


1973

B.ALBANESE, Osservazioni sull’istituto del fundus fieri e sui municipia fundana, in: Studi in onore di G.Donatuti, I, Milano 1973, 1-24 [= Scritti giuridici, II, Palermo 1991, 1191-1214].
L’A. propone una rassegna critica di tutte le fonti letterarie rilevanti per la definizione e la conoscenza dell’istituto del fundus fieri e del regime dei populi fundi facti. Sui passi ciceroniani nella pro Balbo e loro (ri)valutazione per la definizione dell’istituto. Il dato essenziale dell’istituto consiste nell’accettazione espressa da parte di popoli non romani di una lex populi Romani, accettazione che determina due applicazioni pratiche fondamentali: volontà di recepire una singola legge oppure volontà di voler fruire di un vantaggio (commodum/beneficium) offerto da una legge romana [pp. 2-7]. Sull’espressione populus fundus factus in Gell. NA 16.13.6, nell’ambito della definizione di municipes e municipium risalente molto probabilmente all’imperatore Adriano. Il valore tecnico-giuridico di fundus fieri rispetto ad una lex è confermato anche in Gell. NA 19.8.12, seppure in contesto metaforico [pp. 7-10]. L’espressione fundus esse in Plauto Trin. vv. 1122-1123, rinvia all’idea dell’accettazione, nello specifico di un impegno altrui [pp. 10-11]. L’esistenza di una locuzione tecnica populus fundus è confermata da Paolo-Festo, s.v. fundus, 79 L., ma nel suo complesso il testo è confuso e non è utilizzabile per la comprensione dell’istituto [pp. 12-13]. Argomentazioni dell’A. contro l’etimologia di fundus da *fendere = “legare” proposta da G. Beseler [pp. 14-17]. Ammessa la connessione con l’istituto del fundus fieri delle espressioni municipia fundana/municipes fundani nella Tavola di Heraclea (ll. 159ss.). Si tratterebbe di municipi che si fanno fundi, che accettano cioè, una qualsiasi legge (e quindi non solo quella de civitate) elaborata da Roma [pp. 18-24]. [L. Cappelletti]

G.ALFÖLDY, Flamines provinciae Hispaniae Citerioris, Madrid 1973.

L.CRACCO RUGGINI, Stato e associazioni professionali nell’età imperiale romana, in: Akten des VI. Internationalen Kongresses für griechische und lateinische Epigraphik, München 1972, München 1973, 271-311. [= EAD., La società del Basso Impero. Guida storica e critica, Bari 1983, 5-23]

F.M.DE ROBERTIS, Storia delle corporazioni e del regime associativo nel mondo romano, II. Collegia sodalicia. Functio publica e obnoxietas. Organizzazione interna e capacità giuridica, Bari 1973.

B.D.HOYOS, Lex Provinciae and Governor’s Edict, Antichton 7, 1973, 47-53.

U.LAFFI, Sull’organizzazione amministrativa dell’Italia dopo la guerra sociale, in: Akten des VI. Internationalen Kongresses für griechische und lateinische Epigraphik, München 1972, München 1973, 37-53 [= U.LAFFI, Studi di storia romana e di diritto, Roma 2001, 113-142].

W.LANGHAMMER, Die rechtliche und soziale Stellung der Magistratus municipales und der Decuriones in der Übergangsphase der Städte von sich selbstverwaltenden Gemeinden zu Vollzugsorganen des spätantiken Zwangsstaates (2.-4. Jh. der römischen Kaiserzeit), Wiesbaden 1973.

E.J. PHILLIPS, The Roman Law on the Demolition of Buildings, Latomus 32, 1973, 86-95.

A.N.SHERWIN WHITE, The Roman Citizenship, Oxford 19732.

W.SIMSHÄUSER, Iuridici und Munizipalgerichtsbarkeit in Italien, München 1973.

G.TIBILETTI, Diritti locali nei municipi d’Italia e altri problemi, RSA 3, 1973, 171-195 [= G.TIBILETTI, Storie locali dell’Italia romana, Pavia 1978, 347-371].


1972

P.BRUUN, Evocatio deorum. Some notes on the romanization of Etruria, in: H.Biezais (ed.), The Myth of the State. Based on papers read at the Symposium on the myth of the state held at Åbo on the 6th-8th September 1971, Stockholm 1972, 109-120.

M.CÉBEILLAC, Les quaestores principis et candidati aux Ier et IIe siècles de l’Empire, Milano 1972.

G.CLEMENTE, Il patronato nei collegia dell’Impero romano, SCO 21, 1972, 142-229.

J.H.D’ARMS, A new inscribed base from 4th century Puteoli, PP 27, 1972, 255-270.

E.GABBA, Urbanizzazione e rinnovamenti urbanistici nell’Italia centro-meridionale del I sec.a.C., SCO 21, 1972, 73-112.

J.GASCOU, La politique municipale de l’Empire Romain en Afrique Proconsulaire de Trajan á Septime-Sévére, Roma 1972.

F.GRELLE, L’autonomia cittadina fra Traiano e Adriano. Teoria e prassi dell’organizzazione municipale, Napoli 1972.

W.V.HARRIS, Was Roman Law imposed on the Italian Allies?, Historia 21, 1972, 639-645.
I casi di imposizione agli alleati Italici di legislazione romana in materia penale sono quelli elencati in Polibio 6.3.4 [pp. 639-640]. La lex Sempronia del 193 a.C. (Liv. 35.7.4-5) è l’unico caso certo di legge romana di diritto privato imposta agli alleati. Le leges Appuleia e Furia entrambe de sponsu (Gaio, Inst. III 121-122) vennero applicate a stipulationes tra cittadini romani in Italia e in ambito provinciale. Le leggi sumptuarie Fannia (161 a.C.) e Didia (143 a.C.), su cui Macr. Sat. 3.17.6, furono applicate a tutti i Romani in Italia [pp. 640-645]. [L. Cappelletti]

A.N.SHERWIN-WHITE, The Roman Citizenship. A survey of its development into a world franchise, in: H.Temporini (ed.), ANRW I.2, Berlin-New York 1972, 23-58.

E.S.STAVELEY, Greek and Roman Voting and Elections, London 1972.


1971

L.BITTO, Municipium Augustum Veiens, RSA 1, 1971, 109-117.

P.A.BRUNT, Italian Manpower, 225 B.C. – A.D. 14, Oxford 1971.

L.CRACCO RUGGINI, Le associazioni professionali nel mondo romano-bizantino, in: Artigianato e tecnica nella società dell’Alto Medioevo occidentale, Spoleto, 2-8 aprile 1970, I-II, Spoleto 1971, 59-193.

A.DEGRASSI, L’amministrazione delle città, in: A.Degrassi, Scritti vari di antichità, IV, Trieste 1971, 67-98.

F.M.DE ROBERTIS, Storia delle corporazioni e del regime associativo nel mondo romano, I. Le origini. La disciplina associativa. I collegi leciti, Bari 1971.

A.DONATI, Coh(ors) I Morinor(um) et Cersiacor(um), Epigraphica 33, 1971, 70-74.

E.GABBA, The Perusine War and triumviral Italy, HSPh 75, 1971, 139-160.

H.GALSTERER, Die Lex Osca Tabulae Bantinae. Eine Bestandsaufnahme, Chiron 1, 1971, 191-214.

H.GALSTERER, Untersuchungen zum römischen Städtewesen auf der iberischen Halbinsel, Berlin 1971.

I.GARNSEY, Honorarium decurionatus, Historia 20, 1971, 309-325.

L.GASPERINI, Il municipio tarentino. Ricerche epigrafiche, MGR 3, 1971, 143-209.

S.MROZEK, Primus omnium sur les inscriptions des municipes italiens, Epigraphica 33, 1971, 60-69.

H.SOLIN, Beiträge zur Kenntnis der griechischen Personennamen in Rom, Helsinki 1971.

M.TORELLI, Per la storia dell’Etruria in età imperiale, RFIC 99, 1971, 489-501.

T.P.WISEMAN, New men in the Roman Senate. 139 BC – AD 14, Oxford 1971.


1970

E.BADIAN, Roman Politics and the Italians, DArch 4-5, 1970-1971, 373-409.

J.H.D’ARMS, Romans on the Bay of Naples. A Social and Cultural Study of the Villas and Their Owners from 150 B.C. to A.D. 400, Cambridge/Mass. 1970.

G.FABRE, Le tissu urbain dans le nord-ouest de la Péninsule Ibérique, Latomus 29, 1970, 314-339.

P.FUENTESECA, Reflexiones sobre la tricotomía “actio petitio persecutio”, AHDE 40, 1970, 139-226.

R.T.PRITCHARD, Cicero and the Lex Hieronica, Historia 19, 1970, 352-368.

F.SARTORI, Città e amministrazione locale in Italia meridionale: Magna Grecia, in: Atti del Convegno Internazionale sulla città antica in Italia, Milano – Varenna – Brescia 1970, Milano 1970, 43-60 [= ID., Dall’Italía all’Italia, I, Padova 1993, 235-272].

R.K.SHERK, The Municipal Decrees of the Roman West, Buffalo 1970.

L.TANFANI, Contributo alla storia del municipio romano, Roma 19702.

A.TORRENT, La iurisdictio de los magistrados municipales, Salamanca 1970.

T.P.WISEMAN, Roman Republican Road Building, PBSR 38, 1970, 122-152.


1969

D.ADAMESTEANU – M.TORELLI, Il nuovo frammento della Tavola Bantina, ArchClass 21, 1969, 1-17.

A.DEGRASSI, Epigraphica IV. 3. Un’iscrizione di Vibo Valentia e i supposti commissari della legge Livia Agraria del 91 av.Chr., Atti Accademia Nazionale dei Lincei 14, 1969-1970, 129-133.

A.DEGRASSI, Epigraphica IV. 4. L.Vettius L.f. Vel(ina), Atti Accademia Nazionale dei Lincei 14, 1969-1970, 133-136.

A.DEGRASSI, Epigraphica IV. 5. Le nuove tavolette cerate di Pompei, Atti Accademia Nazionale dei Lincei 14, 1969-1970, 136-140.

Y.JANVIER, La législation du Bas-Empire sur les édifices publics, Aix en Provence 1969.

J.K.KOLOSOVKAJA, On the Structure of Roman Society in the First Three Centuries A.D.: Collegia Veteranorum, Vestnik Drevnej Istorii 4, 1969, 122-129.

E.T.SALMON, Roman colonization under the Republic, London 1969.

M.TORELLI, Un nuovo cursus honorum senatorio da Trebula Mutuesca, MEFRA 81, 1969, 601-627.

M.TORELLI, Senatori etruschi della tarda repubblica e dell’impero, DArch 3, 1969, 285-363.

S.TREGGIARI, Roman Freedmen during the Late Republic, Oxford 1969.


1968

W.DAHLHEIM, Struktur und Entwicklung des römischen Völkerrechts im dritten und zweiten Jahrhundert v.Chr., München 1968.

L.GASPERINI, Su alcune epigrafi di Taranto romana, MGR 2, 1968, 379-398.

T.KAJANTO, The Significance of the Non-Latin Cognomina, Latomus 22, 1968, 517-534.

D.KIENAST, Entstehung und Aufbau des römischen Reiches, ZRG 85, 1968, 330-368.

T.KOTULA, Les curies municipales en l’Afrique Romaine, Wroclaw 1968.

R.G.LEWIS, Appian B.C. I, 49, 214 δεκατεύοντες: Rome’s new Tribes 90-87 B.C., Athenaeum 46, 1968, 273-291.

J.LINDERSKI, Der Senat und die Vereine, in: M.N.Andreev et alii (eds.), Gesellschaft und Recht im griechisch-römischen Altertum. Eine Aufsatzsammlung, Berlin 1968, 94-132.

M.MELLO – G.VOZA, Le iscrizioni latine di Paestum, Napoli 1968.

T.PEKÁRY, Untersuchungen zu den römischen Reichsstrassen, Bonn 1968.

H.G.PFLAUM, Les juges des cinq décuries originaires d’Afrique romaine, Antiquités Africaines 2, 1968, 153-195.


1967

L.BOVE, Due iscrizioni da Pozzuoli e Cuma, Labeo 13, 1967, 22-48.

R.DUNCAN-JONES, Equestrian Rank in the Cities of the African Provinces under the Principate: An Epigraphic History, PBSR 35, 1967, 147-186.

R.FREI STOLBA, Untersuchungen zu den Wahlen in der römischen Kaiserzeit, Zürich 1967.

A.R.HANDS, Fulvius Flaccus, Caius Gracchus and the Italian enfranchisement question, BICS 14, 1967, 110.
Nella rogatio di M. Fulvio Flacco del 125 a.C. l’offerta della civitas si sarebbe indirizzata solo ad un numero limitato di Italici possessori di ager publicus (App. 1.21.86) e si offriva civitas/provocatio viritim (Val.Max. 9.5.1). La rogatio di C. Gracco avrebbe offerto la cittadinanza Romana a Latini ed Italici coinvolti nelle fondazioni coloniarie. [L. Cappelletti]

M.LEMOSSE, Le régime des relations internationales dans le haut-empire romain, Paris 1967.

A.PANUCCIO, Un’iscrizione di Cesare a Vibo Valentia, Athenaeum 45, 1967, 158-159.

A.N.SHERWIN WHITE, Racial Prejudice in Imperial Rome, London 1967.


1966

L.BOVE, Due nuove iscrizioni di Pozzuoli e Cuma, RAAN 41, 1966, 207-243.

A.GUARINO, Actio petitio persecutio, Labeo 12, 1966, 129-136 [= ID., Pagine di diritto romano, VII, Napoli 1995, 12-20].

U.LAFFI, Adtributio e Contributio. Problemi del sistema politico-amministrativo dello stato romano, Pisa 1966.

A.PASQUALINI, Isernia, in: U.Cardarelli (ed.), Studi di urbanistica antica, Roma 1966, 79-84.

M.TORELLI, Un templum augurale di età repubblicana a Bantia, RAL s.VIII, 21, 1966, 293-315.


1965

T.R.S.BROUGHTON, Municipal Institutions in Roman Spain, Cahiers d’Histoire Mondiale 9, 1965-1966, 126-142.

P.CATALANO, Linee del sistema sovrannazionale romano, I, Torino 1965.

J.DEININGER, Die Provinziallandtage der römischen Kaiserzeit von Augustus bis zum Ende des dritten Jahrhunderts n.Chr., München 1965.

A.DONATI, I Romani nell’Egeo: i documenti dell’età repubblicana, Epigraphica 27, 1965, 3-59.

M.W.FREDERIKSEN, The Republican Municipal Laws: Errors and Drafts, JRS 55, 1965, 183-198.

C.HARDIE, The Origin and Plan of Roman Florence, JRS 55, 1965, 122-140.

T.KAJANTO, The Latin Cognomina, Helsinki 1965.

A.J.TOYNBEE, Hannibal’s Legacy. The Hannibalic War’s Effects on Roman Life, I-II, London 1965.


1964

T.DOHRN, L’Arringatore, nato etrusco, cittadino romano, in: Problemi di storia e archeologia dell’Umbria. Atti del Convegno di Studi Umbri, Gubbio, 26-31 maggio 1963, Perugia 1964, 197-211.

S.MAZZARINO, La regione umbra nella cultura romana, in: Problemi di storia e archeologia dell’Umbria. Atti del Convegno di Studi Umbri, Gubbio, 26-31 maggio 1963, Perugia 1964, 224-248.

R.SYME, Senators, Tribes and Towns, Historia 13, 1964, 105-125.


1963

A.LA PENNA, Orazio e l’ideologia del principato, Torino 1963.

M.A.LEVI, Iscrizioni relative a collegia dell’età imperiale, Athenaeum 41, 1963, 384-405.

D.NÖRR, Origo. Studien zur Orts-, Stadt- und Reichs-Zugehörigkeit in der Antike, TR 31, 1963, 525-600. [= ID., Historiae iuris antiqui. Gesammelte Schriften, hrsg. von T.J.Chiusi, W.Kaiser, H.-D.Spengler, I, Goldbach 2003, 307-382]

F.NUTI, La colonia Iulia Eugubia e un passo del “Bellum
civile”
, A&R 8, 1963, 62-65.


1962

E.BADIAN, Forschungsbericht. From the Gracchi to Sulla (1940-1959), Historia 14, 1962, 197-245.

A.DEGRASSI, Quattuorviri in colonie romane e in municipi retti da duoviri, in: A.Degrassi, Scritti vari di antichità, I, Roma 1962, 99-177.

A.DEGRASSI, Duoviri aedilicia potestate, duoviri aediles, aediles duoviri, in: A.Degrassi, Scritti vari di antichità, I, Roma 1962, 179-183.

A.DEGRASSI, Sul duovirato nei municipi italici, in: A.Degrassi, Scritti vari di antichità, I, Roma 1962, 185-192.

J.LINDERSKI, Suetons Bericht über die Vereinsgesetzgebung unter Caesar und Augustus, ZRG Rom.Abt. 79, 1962, 322-328.

M.TORELLI, Laberia Crispina e un praefectus castrorum in due epigrafi inedite di Trebula Mutuesca, Epigraphica 24, 1962, 55-77.


1961

F.GRELLE, Munus publicum. Terminologia e sistematiche, Labeo 7, 1961, 308-329 [= ID., Diritto e società nel mondo romano, Roma 2005, 39-64]

J.LINDERSKI, Ciceros Rede pro Caelio und die Ambitus- und Vereinsgesetzgebung der ausgehenden Republik, Hermes 89, 1961, 106-119.


1960

U.KAHRSTEDT, Die wirtschaftliche Lage Grossgriechenlands in der Kaiserzeit, Wiesbaden 1960.

A.PANTONI, L’editto augusteo sull’acquedotto di Venafro e una sua replica alle fonti del Volturno, RPAA 33, 1960-1961, 155-171.

H.G.PFLAUM, Les carrières procuratoriennes équestres sous le Haut-Empire Romain, I-IV, Paris 1960-1982.

L.R.TAYLOR, The Voting Districts of the Roman Republic. The Thirty-five Urban and Rural Tribes, Rome 1960.


1959

E.BLAKE, Roman Construction in Italy from Tiberius through the Flavians, Washington 1958.

P.DE FRANCISCI, Quelques remarques sur la «creatio» des magistrats, in: Droits de l’antiquité et sociologie juridique. Mélanges Henri Lévy-Bruhl, Paris 1959, 119-128.

M.W.FREDERIKSEN, Republican Capua: A Social and Economic Study, PBSR 27, 1959, 80-130.

E.GABBA, Sui senati delle città siciliane nell’età di Verre, Athenaeum 37, 1959, 304-320.
Partendo dall’analisi dei paragrafi 120-125 del secondo libro dell’actio secunda in Verrem, l’A. svolge alcune considerazioni relative all’accesso ai senati locali in tre città siciliane menzionate da Cicerone nei passi citati, Agrigentum, Halaesa e Heraclea. L’A. mette in risalto come Cicerone, pur specificando quali siano i fattori che possono impedire o favorire l’accesso al senato, non spieghi in realtà le relative modalità di ammissione ai senati locali [pp. 305-307]. In altre parole, non è chiaro se l’ammissione al senato avvenisse per cooptatio, lectio censoria o suffragium popolare. L’A. esclude che l’accesso avvenisse per lectio censoria, poiché il censimento, in Sicilia, avrebbe avuto uno scopo esclusivamente fiscale [p. 306]. La cooptatio e il suffragium sono testimoniati da Cicerone nei passi analizzati; l’A. vuole dimostrare che l’applicazione di questi due diversi metodi di ammissione al senato doveva dipendere dalla forma giuridica delle città in questione [p. 308]. I primi due casi presi in esame sono quelli di Agrigentum e Heraclea, che all’A. appaiono per molti versi analoghi [p. 310]. Le leges de senatu cooptando furono verosimilmente date agli Agrigentini da L.Cornelio Scipione Asiageno, pretore di Sicilia nel 193 a.C., e prevedevano un assetto tale da preservare per gli Agrigentini una posizione di favore all’interno del senato rispetto ai nuovi coloni. In base a quanto si può desumere da Cicerone [p. 311], l’A. ipotizza che spettasse al pretore cooptare i nuovi senatori (sebbene nel caso specifico si abbia traccia di una pressione, commendatio, di Verre sul pretore). Il caso di Heraclea è analogo a quello di Agrigento, con la differenza che le norme de cooptando senatu risalivano alle lex Rupilia del cos. P.Rupilio, del 132 a.C. Un fatto importante, nella ricostruzione dell’A., è che sia Agrigentum che Heraclea fossero civitates decumanae [p. 311]. Differente sarebbe il caso di Halaesa, poiché per l’ammissione al senato locale non era prevista cooptatio [p. 312]. Halaesa era una delle cinque città sine foedere liberae et immunes della Sicilia e, in quanto tale, godeva senza dubbio di uno status particolare nonché di una notevole indipendenza. Nel 95 a.C., gli Halaesini chiesero, suo iure, al senato romano di dirimere la controversia de senatu cooptando. Il senato decise che fosse il pretore C.Claudius Pulcro a stabilire delle leggi in merito. Il contenuto di tali leges viene ricostruito dall’A. [pp. 312-313] sulla base della lex Iulia municipalis e delle accuse di broglio elettorale rivolte da Cicerone a Verre. Di particolare importanza è che la cooptatio dei nuovi senatori avvenisse a Halaesa grazie ad un suffragium popolare; in questo centro dunque, a differenza di Agrigentum e Heraclea, il termine cooptatio avrebbe assunto un significato non tecnico, dal momento che l’ammissione al senato veniva decisa su base popolare. Non è un caso, a detta dell’A., che la cooptatio fosse in vigore per civitates decumanae e il suffragium per una civitas libera [p. 313]. Si passa poi ad analizzare un altro aspetto del problema [p. 314], che emerge proprio in relazione alle difficoltà sorte nel completamento dei senati locali delle tre città: i rapporti tra veteres e coloni (novi). Secondo una prima lettura del par. 123 delle Verrine, si potrebbe affermare che la legge introdotta da L.Cornelio Scipione volesse in qualche modo privilegiare i veteres, impedendo ai novi di ottenere la maggioranza in senato. E tuttavia, analizzando in dettaglio la fonte, l’A. fa notare come tale interpretazione, accolta anche da Cicerone, sia in realtà particolarmente problematica, soprattutto volendo applicare questo sistema all’età di Verre [pp. 314-316]. Per l’A. sarebbe risultato difficile distinguere, a distanza di decenni, tra veteres e novi, e ciò anche ipotizzando che rientrasse tra i compiti dei censori locali proprio quello di stabilire tale condizione [p. 316]. L’A. si pone poi un’ulteriore domanda, se cioè tale rigida ripartizione tra vecchi e nuovi cittadini valesse anche in altri campi della vita civica di Agrigento, come ad es. nell’elezione alle magistrature locali [p. 317]. La compresenza nella stessa città di due distinti gruppi di cittadini, spesso con diritti e doveri differenti, non è documentata solo nelle città siciliane menzionate, e l’A. infatti estende l’analisi ad altri casi analoghi, come ad es. le colonie sillane [pp. 317-318]. Cicerone (Pro Sull. 21) testimonia per Pompei una situazione di disparità, nella gestione della città, tra coloni sillani e cittadini veteres. Tale disparità avrebbe portato anche a tensioni espresse al momento delle elezioni locali. L’analisi dell’A. offre dunque importanti considerazioni su diversi aspetti della vita pubblica locale delle città siciliane al tempo di Verre, contribuendo nel contempo ad una migliore comprensione di problematiche analoghe in comunità italiche (ad es. la richiesta avanzata dai Latini nel 340 a.C. di avere un console latino e metà senato composto da Latini: p. 319).

U.KAHRSTEDT, Ager Publicus und Selbstverwaltung in Lukanien und Bruttium, Historia 8, 1959, 174-206.

F.SARTORI, La Magna Grecia e Roma, ASCL 28, 1959, 137-191. [= ID., Dall’Italía all’Italia, I, Padova 1993, 381-423]


1958

E.BADIAN, Foreign Clientelae (264-70 BC), Oxford 1958.

E.BADIAN, Notes on Provincial Governors from the Social War down to Sulla’s victory, The Proceedings of the African Classical Associations 1, 1958, 1-18.

H.NESSELHAUF, Ein neues Fragment der Fasten von Ostia, Athenaeum 36, 1958, 42-48.

Z.YAVETZ, The Living Conditions of the Urban Plebs in Republican Rome, Latomus 17, 1958, 500-517.


1957

J.BERANGER, La démocratie sous l’Empire romain: les opérations electorales de la Tabula Hebana et la destinatio, MH 14, 1957, 216-240.

L.HARMAND, Le patronat sur les collectivités publiques des origines au Bas-Empire: un aspect social et politique du monde romain, Paris 1957.

J.PINSENT, Municipes. II, CQ 7, 1957, 89-97.

L.VIDMAN, Fasti Ostienses, Praha 1957.


1956

F.CASTAGNOLI, Tracce di centuriazioni nei territori di Nocera, Pompei, Nola, Alife, Aquino, Spello, RAL 11, 1956, 373-378.

F.DE VISSCHER, La dualité des droits de cité et la “mutatio civitatis”, in: Studi in onore di P.De Francisci, I, Milano 1956, 39-62.

G.TIBILETTI, Sulle leges romane, in: Studi in onore di P.De Francisci, IV, Milano 1956, 593-645.


1955

F.DE MARTINO, Nota sulla lex Iulia municipalis, in: Studi in onore di U.E.Paoli, Firenze 1955, 225-238.

F.DE MARTINO, I «quadruplatores» nel Persa di Plauto, Labeo 1, 1955, 32-48.
Secondo l’A. in Plaut. Pers. 62-76 è riflesso lo stato del diritto romano e non ci sono trasposizioni e riferimenti al diritto attico [pp. 32-37]. Su origine e significato del termine quadruplator, che si spiega nell’ambito della storia delle azioni penali popolari: esse potevano essere intentate da qualsiasi cittadino, il quale in origine era il solo a trarre profitto dalla pena pecuniaria prevista, che quindi non andava in alcuno modo a vantaggio delll’erario pubblico [pp. 37-43]. La lex di Luceria CIL I2, 401 = IX 782 = ILLRP 504, da datare secondo l’A. nel III sec. a.C., la quale concede a chiunque la manus iniectio pro iudicato contro colui che avesse violato le norme di diritto latino (ma uniformi a quelle romane) fissate nel testo a tutela di un luogo pubblico, costituisce una delle più antiche attestazioni di azioni penali popolari promosse da privati a tutela di interessi pubblici e rese esecutive sia mediante l’uso della manus iniectio pro iudicato, coincidente con la damnatio, sia mediante multe irrogate dal magistrato [pp. 45-47]. [L. Cappelletti]

F.M.DE ROBERTIS, Il fenomeno associativo nel mondo romano dai collegi della Repubblica alle corporazioni del Basso Impero, Napoli 1955 [rist. Roma 1981].

F.DE VISSCHER, “Ius Quiritium”, “civitas Romana” et nationalité moderne, in: Studi in onore di U.E.Paoli, Firenze 1955, 239-251.

J.SEYFARTH, Φράτρα und φρατρία im nachklassischen Griechentum, Aegyptus 35, 1955, 3-38.


1954

K.OLIVECRONA, ‘Corpus’ and ‘Collegium’ in D.3.4.1, Iura 5, 1954, 181-190.

J.PINSENT, The Original Meaning of Municipes, CQ 4, 1954, 158-164.

D.SABBATUCCI, L’edilità romana: magistratura e sacerdozio, Atti della Accademia Nazionale dei Lincei. Memorie, ser. VIII, 6, 1954, 255-333.

F.SARTORI, Un praefectus iure dicundo di Druso Cesare in Verona, AAPat 67, 1954-1955, 234-240 [= in: F.Sartori, Dall’Italía all’Italia, Padova 1993, 219-225].

E.SCHÖNBAUER, Die Inschrift von Heraklea: ein Rätsel?, RIDA 1, 1954, 373-434.


1953

A.D’ORS, Epigrafía jurídica de la España romana, Madrid 1953.

E.GABBA, Sulle colonie triumvirali di Antonio in Italia, PP 8, 1953, 101-110.

F.SARTORI, Problemi di storia costituzionale italiota, Roma 1953.

G.TIBILETTI, Principe e magistrati repubblicani. Ricerca di storia augustea e tiberiana, Roma 1953.

G.TIBILETTI, La politica delle colonie e città latine nella guerra sociale, RIL 86, 1953, 45-63.


1952

A.DEGRASSI, L’amministrazione delle città, in: V.Ussani (ed.), Guida allo studio della civiltà romana antica, I, Napoli 1952, 303-330 [ = in: A.DEGRASSI, Scritti vari di antichità, I, Roma 1962, 67-98].

F.HAMPL, Zur römischen Kolonisation in der Zeit der ausgehenden Republik und des frühen Prinzipates, RhM 95, 1952, 52-78.

L.PARETI, Storia di Roma e del mondo romano, I-VI, Torino 1952-1961.

E.SCHÖNBAUER, Die Tafel von Heraklea in neuer Beleuchtung, AAWW, phil.-hist. Kl., 89, 1952, 109-132.


1951

A.BISCARDI, La questione italica e le tribù soprannumerarie, PP 6, 1951, 241-256.

F.VITTINGHOFF, Römische Kolonisation und Bürgerrechtspolitik unter Caesar und Augustus, Mainz 1951.


1950

V.ARANGIO RUIZ, Sul problema della doppia cittadinanza nella Repubblica e nell’Impero Romano, in: Scritti giuridici in onore di F.Carnelutti, I, Roma 1950, 54-77.

H.G.PFLAUM, Essai sur les procurateurs équestres sous le Haut-Empire romain, Paris 1950.

E.SCHÖNBAUER, Munizipien und Doppelbürgerschaft im Römerreiche, Iura 1, 1950, 124-149.


1949

M.LEMOSSE, L’affranchissement par le cens, RHD 26, 1949, 161-203.

G.H.STEVENSON, Roman Provincial Administration till the age of the Antonines, Oxford 1949.


1947

E.MANNI, Per la storia dei municipii fino alla guerra sociale, Roma 1947.

R.THOMSEN, The Italic Regions from Augustus to the Lombard Invasion, Copenhagen 1947.


1946

M.GRANT, From Imperium to Auctoritas. A historical Study of aes coinage in the Roman Empire, 49 B.C. – 14 A.D., Cambridge 1946.


1944

A.H.McDONALD, Rome and the Italian Confederation (200-186 B.C.), JRS 34, 1944, 11-33.


1942

S.ACCAME, La legislazione romana intorno ai collegi nel I secolo a.C., Bullettino del Museo dell’Impero Romano, 13, 1942, 13-48. [= in: S.ACCAME, Scritti minori, II, Roma 1990, 297-339].

A.AFZELIUS, Die römische Eroberung Italiens, Copenhagen 1942


1940

T.FRANK, An Economic Survey of Ancient Rome. Vol. V. Rome and Italy of the Empire, Baltimore 1940.


1939

F.BOZZA, La possessio dell’ager publicus, Milano 1939.

J.HEURGON, Les magistri des collèges et le relèvement de Capoue de 111 à 71 avant J.-C., MEFRA 56, 1939, 5-27.


1938

A.DEGRASSI, Problemi cronologici delle colonie di Luceria, Aquileia, Teanum Sidicinum, RFIC 66, 1938, 129-143 [= A.DEGRASSI, Scritti vari di antichità, I, Roma 1962, 79-97]

F.M.DE ROBERTIS, Il diritto associativo romano: dai collegi della Repubblica alle corporazioni del Basso Impero, Bari 1938.


1935

H.RUDOLPH, Stadt und Staat im römischen Italien. Untersuchungen über die Entwicklung des Municipalwesens in der republikanischen Zeit, Leipzig 1935.


1934

G.M.MONTI, Le corporazioni nell’evo antico e nell’alto medio evo. Lineamenti e ricerche, Bari 1934.


1931

M.L.GORDON,The Freedman’s Son in Municipal Life, JRS 21, 1931, 65-77.

E.PAIS, Storia interna di Roma e governo dell’Italia e delle provincie dalle guerre puniche alla rivoluzione graccana, Torino 1931.


1930

H.HORN, Foederati. Untersuchungen zur Geschichte ihrer Rechtsstellung im Zeitalter der römischen Republik und des frühen Prinzipats; Frankfurt am Main 1930.


1929

T.ASHBY – R.A.L.FELL, La rete stradale romana nell’Etruria meridionale in relazione a quella del periodo etrusco, SE 3, 1929, 171-185.

M.CARY, Notes on the Legislation of Julius Caesar, JRS 19, 1929, 113-119.


1928

A.M.DUFF, Freedmen of the Early Roman Empire, Oxford 1928. [rist. New York 1958]


1926

F.F.ABBOTT – A.CH.JOHNSON, Municipal Administration in the Roman Empire, Princeton 1926.


1925

E.Pais, Serie cronologica delle colonie romane e latine dall’età regia fino all’impero, II: dall’età dei Gracchi a quella di Augusto, Memorie Accademia Nazionale Lincei 6, 1925, 345–412.


1924

M.L.GORDON, The Nationality of Slaves under the Early Roman Empire, JRS 14, 1924, 93-111.


1923

E.PAIS, Storia della colonizzazione di Roma antica, Roma 1923.


1922

A.VON PREMERSTEIN, Die Tafel von Heraklea und die ‘Acta Caesaris’, ZSS 43, 1922, 45-152.


1921

T.ASHBY – R.A.L.FELL, The via Flaminia, JRS 11, 1921, 125-190.


1917

E.G.HARDY, Cicero’s Argument in Pro Balbo, VIII, 19-22, CR 31, 1917, 132-134.


1916

A.E.R.BOAK, The Magistri of Campania and Delos, CPh 11, 1916, 25-45.

J.ELMORE, Municipia fundana, TAPhA 47, 1916, 35-42.

T.FRANK, Race Mixture in the Roman Empire, American Historical Review 21, 1916, 689-708.

R.W.HUSBAND, On the Expulsion of Foreigners from Rome, CPh 11.3, 1916, 315-333.


1915

J.S.REID, The So-Called ‘Lex Iulia Municipalis’, JRS 5, 1915, 207-248.


1914

J.CARCOPINO, La loi de Hiéron et les Romains, Paris 1914 [ris.anast. Roma 1965]

E.G.HARDY, The Table of Heraclea and the Lex Iulia Municipalis, JRS 4, 1914, 65-110.


1912

E.G.HARDY, Roman Laws and Charters, Oxford 1912.

G.ROTONDI, Leges publicae populi Romani. Elenco cronologico con una introduzione sull’attività legislativa dei comizi romani, Milano 1912.


1913

D.ANZIANI, Les voies romaines de l’Etrurie méridionale, MEFRA 33, 1913, 169-244.

U.COLI, Collegia e sodalitates. Contributo allo studio dei collegi nel diritto romano, Bologna 1913.

J.S.REID, The Municipalities of the Roman Empire, Cambridge 1913.

A.ROSENBERG, Der Staat der alten Italiker. Untersuchungen über die ursprüngliche Verfassung der Latiner, Osker und Etrusker, Berlin 1913.


1909

F.POLAND, Geschichte des griechischen Vereinswesen, Leipzig 1909.


1907

H.LEGRAS, La table latine d’Héraclée, Paris 1907.


1906

J.CARCOPINO, La Sicile agricole au dernier siècle de la République, Vierteljahresschrift für Sozial- und Wirtschaftsgeschichte 4, 1906, 128-185.


1905

J.CARCOPINO, Les cités de Sicile devant l’impôt romain: Ager Decumanus et Ager Censorius, Mélanges d’archéologie et d’histoire 25, 1905, 3-53.

J.CARCOPINO, Decumani. Note sur l’organisation des sociétés publicaines sous la République, Mélanges d’archéologie et d’histoire 25, 1905, 401-442.

E.KORNEMANN, Polis und Urbs, Klio 5, 1905, 72-92.

T.MOMMSEN, Lex Municipii Tarentini, in: Gesammelte Schriften, I. Juristische Schriften, Berlin 1905, 146-161.


1904

C.BARDT, Zur Chronologie des Verrenprozesses, Hermes 39, 1904, 643-648.

W.SCHULZE, Zur Geschichte lateinischer Eigennamen, Berlin 1904.


1900

W.LIEBENAM, Städteverwaltung im römischen Kaiserreiche, Leipzig 1900.


1895

E.CICCOTTI, Il processo di Verre, un capitolo di storia romana, Milano 1895 [rist.anast. Roma 1965].

A.SCHULTEN, Die peregrinen Gaugemeinden des römischen Reichs, RhM 50, 1895, 489-557.

J.P.WALTZING, Étude historique sur les corporations professionelles chez les Romains depuis les origines jusqu’à la chute de l’Empire d’Occident, I-IV, Louvain 1895-1900 [rist. Roma 1968].


1894

A.SCHULTEN, Die Landgemeinden im römischen Reich, Philologus 53, 1894, 629-686.

P.WIEGAND, Die Puteolanische Bauinschrift sachlich erläutert, in: A.Fleckeisen (ed.), Jahrbücher für classische Philologie, 20. Supplementband, Leipzig 1894, 659-778.


1889

J.W.KUBITSCHEK, Imperium Romanum tributim discriptum, Vienna 1889.


1887

T.MOMMSEN, Die römische Tribuseintheilung nach dem Marsischen Krieg, Hermes 22, 1887, 101-106 [ = in: Gesammelte Schriften von Theodor Mommsen, V, Berlin 1908, 262-267].


1884

K.J.BELOCH, Der italische Bund unter Roms Hegemonie. Staatsrechtliche und statistische Forschungen, Leipzig 1880 [ediz.anast. Roma 1964].

G.FUSINATO, Dei Feziali e del diritto feziale. Contributo alla storia del diritto pubblico esterno di Roma, Reale Accademia dei Lincei. Memorie della Classe di Scienze Morali, Storiche e Filologiche 13, 1884, 451-590.


1883

T.Mommsen, Die italischen Bürgercolonien von Sulla bis Vespasian, Hermes 18, 1883, 161–213.


1879

W.T.ARNOLD, The Roman System of Provincial Administration to the accession of Constantine the Great, London 1870.

1861

H.DEGENKOLB, Die lex Hieronica und das Pfändungsrecht der Steuerpächter. Beitrag zur Erklärung der Verrinen, Berlin 1861.


1844

T.MOMMSEN, Die römischen Tribus in administrativer Beziehung, Altona 1844.


1843

T.MOMMSEN, De collegiis et sodaliciis Romanorum, Kiel 1843. [rist. Napoli 2006].


1817

M.ARDITI, La legge Petronia illustrata col mezzo di un’antica iscrizione rinvenuta nell’anfiteatro di Pompei, Napoli 1817.